1C7 MDXXIVj APRILE. 168 liG Copia di una lettera di sier Zuan Vituri prò- vedador di V armada, date in Corfù, a dì 13 Marzo 1524. Come a di 26 del passalo, dal Xante scrisse dii laiar di la testa clic ha fatto far el Signor turco al sanzaco de la Morea, et per sier Alvixe Polieta patron de gripo, el qual ho trovato in porlo di Viscar-do, et per molti altri che sono venuti da Lepanto dicono haver vista la dieta testa in diligentia portar per li ulaehi a la Porta. Et dicese che, inteso el Signor turco che Achmath che l’havea fatto Signor al Cayro liaveva occupato quella signoria per sè, et azò che esso Achmath non lese levar el suo fradello de la Morea et conzonzerse con lui, per esser valentissimo homo, mandò a tutti li passi et zerchar ogniuno che non portasse lettere al ditto sanzaco di la Morea, et per 1’ altra man mandò Curtogoli con alcune galle et fusto a la volta de Rodi per far lo efTecto che l’liaveva fatto per i passi da terra ; dove osso Curtogoli se ¡scontrò in una fusla che era mandala a posta da Achmeth signor del Cayro con lettere, che i avisava ditto suo fratello che ’1 se dovesse levar et venir a trovarlo al Cayro. Zertitìcato ol Signor turco do tal andamento, scrisse al sanzaco di la Morea mostrando haver inteso come le sue terre de la Morea, el maxime a Modon et Coron, erano mal in ordino, et che ’1 dovesse subito, visto el suo comandamento, andar a proveder a ditte terre. El scrisse al govemador de Modon, che quando el sanzacho vegnisse li, el non lasisse intrar salvo che 8 in 10 di soi. El subito zonto a Modon el dillo sanzaco, che fo a 23 dii passalo, el volse intrar in Modon cum tulli li sui ; et quel governador li disse che sua signoria non aeadeva che i sui intrasseno, el i Ire ulaehi clic erano venuti con l’ordine di la Porta lo persuaseno che '1 dovesse compiaser al ditto governador, et cussi se lassò conseiar et mirò solum con 8 over 10 de i soi ; et subito che fo dentro, et serate le porle, uno de quelli ulaehi presentò una lettera a quel governador di Modon, che 'I Signor li comandava che subilo fusse taiato la testa al ditto sanzaco. E inteso questo dillo sanzaco, dicesi, 96* che Irato un gran sospiro se vardò atorno et non vele alcuno di soi, et domandò de gratia a quelli ulaehi che li volesse indusiar tanto che potesse far testamento et aconzar le cose sue; li quali non li disscuo altro, salvo che li butorono un fazuol al collo el lo strangolarono, et poi li laiorono la lesta et la insalò et meseli certi odori et poi in un fazuol negro et in un laislro (?) et montono a cavallo el per stafeta la porlorono a la Porla. Et inteso li schiavi el servidori che lo aspedavano di fuora di Modon, i qual erano da 1500, tra li qual erano 300 schiopetie-ri, che al suo signor i era sta (aiata la testa, tulli se desfanlò, con andar chi in qua chi in là; sichè questa è una grandissima nova. Et el Signor lurco ha mandalo un comandamento, sotto pena de la vita, che lutti i sanzachi et timarati di queste bande cavalcano a la volta de Constantinopoli ; se dice per tuor P impresa conira sto Achmath che se ha fallo signor del Cayro, el qual se dice haver fatto etiam taiar la testa a 12 sanzachi, che erano in quel dominio per nome del Signor turco con molli altri turchi, el che ha inlelligentia con el Sophì et arabi ; sichè spera da quelle bande ne sarà da far per esser questo Achmath un valentissimo homo et savio, e non haverìa fallo una lai eossa senza gran fondamento; el tien cerio che loiando questa impresa, come si dice, el Signor (ureo farà una armata de 60 in 70 vele per condur monition el artella-rie, però sarà necessario che la Signoria arma fin 15 over 16 galle, et che lui Provedilor con 12 di quelle vadi a la volta de Cypri per ogni rispetto. Scrive, in quella mattina è zonto lì a Corfù et à trovato quel luogo sano ; è più de iorni 40 che non è innovato cosa alcuna. Item, rechiede remi, eie., et altre cose. Et scrive aver electo suo nipote Piero Vituri fo di sier Lorenzo, era suo nobile, vicesoracomito di la galìa che fo dii qu. sier Luca da cha’ da Pexaro, el prega voglia col Senato confirmarlo. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla ordinaria et a bore 22 quella fo licentiata senza far nulla, et restò Consejo di X semplice por expedir Jacob hebreo è in preson, che heri fo principiato il suo caxo et tocha a menarlo a sier Francesco Mo-resini P avogador. Di campo, a nona, vene tre man di lettere, di primo, 2, et 3, hore 14, dii provedador generai Pexaro, date a Oclnobianco. Prima, di haver ricevuto li ducati 10600. Et scrive di la vittoria haula contra francesi, et che de li presoni ne ha lassali da 100, toltoli le arme e cavalli, come voi la bona guerra. Li quali sono venuti da esso Provedilor, e tocatoli tutti la man sono partiti ben satisfali. Alcuni è reslà presoni ; ma quelli presoni di Paulo Luzasco capitauio di cavalli lizieri del marchese di Mantoa li ha dato taglia da ducati 15 milia. Scrive di consulti fatti col signor Viceré zerca mutar alo-