395 UDSXIV, GIUGNO. 396 ballotali molli secrelarii rimase Borlolomio Comin, cl qual la malina si scusò per non comportarli il mar; hor a la fin per la Signoria fo aceplà la sua scusa, et si elezerà uno altro secretano in loco suo. 232' j,di 8. La matina non fo alcuna lelera da conio. Vene in Collegio, mandati tulli fuora et mirali i Cai di X, maestro Simoncfo......di l’ordine di frati Menori, ritornato de Nurimberg, cl qual a requisition di questo Pontefice fo mandato per de-liberation fata nel Conscjo di X con la Zonla ivi à dilla dieta, che li si faceva, et questo per parlar conira Martin Luther si l’achadeva, et esser insieme con il Cardinal Carnpeze legalo; et essendo a dì.. . ritornato qua, referì di quelli successi, licet babbi etiam scripto per sue lctcre a li Capi di X, qual è sia lede nel Consejo di X. El disse, come tutti li popoli d le done sono lutheriane, e le done sanno i Evanzelii d le epistole di san Paulo come un prete ; nè altri libri di santi se curano ; che fo lira zoso di le chicsie certe anchone el roto Madonne di piera in alcune cblesie in.......per certe persone, et l’Archiduca l’ave a mal e fe relenir ..... di loro ; ma li popoli sisublevono eteonveneno lassarli fora. Disse che li signori e zenlhilomeni li dispiace queste cosse, et è sta messa a farla dieta questo .... a Spira, dove vegnirà Marlin Lutherio in persona, la donzela.....et il doclo Vilan. Ma lui lien si difinirà con le arme. Disse che esso Martin ha alcuni homini dodi che lo seguitano; ma che l’Archiducha ha pur fatto tanto, che Erasmo homo dodissimo e molto apreziato in la Germania, qual leniva la parte lutheriana, adesso si è rimosso. 233 Veneno li tre elecli sora i Bilichi, per i qual la Signoria mandoe, et li fo ditto andasseno a trovar loco in Riallo da sentar el deputar li nodari et fanti e luorla cassa a li Camerlenghi da logar li danari el comenzar a far l’oficiosuo; et cussi da malina dieno andar. Da poi drsnar fo Consejo di X con la Zonta ordinaria, et prima fo assa’ semplice sopra le cosse di Cinque di la paxe, cl il Collegio vene zoso a esaminar sier Zuan Francesco da Canal qu. sier Piero 1514 fo Cinque di la paxe, qual era in li andei e tulfi li parlava, el fo ditto lì fo dà corda. Questo è per aver fato asolver sier Gabriel Trivixan qu. sier Nicolò qu. sier Tomà jirocurator che amazò uno homo; el qual sier Gabriel è partito di questa terra dubitando esser retenuto. Da poi introe la Zonta et preseno che li dopioni mirandoleschi e ducati rnirandoleschi banditi, de’ quali la Signoria ne ha tra li Camerlenghi e Officii e per le camere nostre da ducati 30 milia, che siano posti in zecha e fati ducati veneliani; sichè volena star conslanti in lenirli banditi. Ancora feno tre di la Zonla ordinaria in loco di sier Alvise di Prioli, sier Zuan Miani c sier Marco Dandolo dotor et cavalier introno Consieri. Tolti numero .... rimaseno sier Luca Ti un fo Consier, sier Antonio Zustignan el dolor fo Consier, e sier Polo Valaresso fo Cao di X qu. sier Ferigo, el qual è di la Zonta di Roma: sotto sier Hironimo Juslinian procura tor. Nolo. Fo di ordine dii Collegio deputato, rete- nulo ozi per la materia di Cinque di la paxe..... Item, hanno mandalo a tuor uno Andrea..... fo capilanio ai Cinque, el qual è a Bergamo, e uno Alvise Venier era cao di guarda di Signori di noie, qual è a Cataro. Item, per avanti fo rdenulo Francesco di Morandi nodaro dii Palriarcha, per bolle false che ’1 facea. A dì 0. Vene in Collegio sier Piero da cha’ da Pesaro proeuralor stalo Provedilor zencrul in campo, vestito di veludo cremesin di varo con barba e tricsla ciera per il mal hanlo, e non è ben sano, acompagnulo da 4 Procuratori, sier Francesco Corner el cavalier, sier Francesco di Prioli, sier Marco da Molili el sier Marcilo Grimani, quali steleno dentro a la sua relalión ; et fo mollo longo. Non fu lelera alcuna nè nova da notar, salvo eri fo sposa una fia di sier Domenego Capello qu. sier Nicolò in sier Alvise Donado di sier Francesco el cavalier in chiesia di san Lorenzo con gran zente; poi fe’ pranso a più di 300 zenlhilomeni et da done 60 ; e tutto il dì si ballò ; etiam la sera fe’ cena a molle persone, et Io non ne fui. Da poi disnar, fo audientia publica di la Signo- 233 * ria et Collegio di Savii. Di Crema, fo lettre di sier Zuan Moro proveditor sanerai, di 5. Come in quel zorno a hore 13 el signor Federico di Bozolo si parli da Lodi per andar in Pranza, con 80 homini d’arme, 200 cavali lizieri, 1000 fanti el li chariazi et bagaie soe. El Governador nostro va con lui; el qual li ha dillo presto ritornerà et vegnirà a li piedi di la Signoria nostra. È da saper. In questa malina, reduto di novo il Collegio in camera per expedir sier Zuan Francesco da Canal, qual eri bave 2 scassi et una cavalella e non havia confessato, la qual corda li fo data per deliberalion dii Consejo di X, peroehé il Collegio haveano le cosse chiare ma non voleano indebelir il processo; hor fu preso di far experielia, e cussi fo fata