103 MOXX1V, MARZO. 104 lomeni, Procuratori et altri, quali sono 12 in tutto dii ditto hospcdal, con grande humilità lavorilo li piedi a li poveri infermi infranzozati, et le done zrntildone lavono i piedi a le done overo temine inferme dii dillo mal ; che fu assà persone a veder, et mosse molti a devution vedendo questi di primi di la terra far opera cussi pia. Il nome di qual scriverò qui sotto, et li absenli erano, barano un non avanti. Questo bospedal, è cossa meravigliosa in do anni sia venuto in tanto agumenlo, però che dii 1522 di quaresima fo principiato per do done una nominala Maria Malipiera Walipiero fo di sier Antonio da santa Maria Zubenigo et una dona Marina Orimana, quale tolseno tre povere erano a san Itoco impiagato di franzoso, per farle varir, el le condusseno in una caxa li dove è I’ bospedal apresso il Spirilo Santo, el intervenendo uno domino Caielan.....protonolario apostolico vicentino, dodo el bon servo di Dio, è venuto in questo au-gumento che al presente sono boche 80, vidclicet homini amallati numero . . . . , et femene amalate numero . . . . , poi medico et spicial et altri che serve el femene, e tulio si fa con elemosine, qual sono grandissime. E intesi veleno di spexa ducali 10 al zorno. Hanno comprato assà caxe, et fato fa-briche per ducati 1000, et non ha nulla de ¡Dirada, solum 00 cara di legne li lassò sier Lorenzo Capello qu. sier Michiel a l’anno e Pn 5 anni bavera ducati .... a l’anno li ha lassà sier Benelo Gabriel, qual era uno di ditti procuratori dii loco. Jl nome di pjociiratori dii ditto hospedal. Sier Vicenzo Grimani fò dii Serenissimo. Sier Sebastian Juslinian el cavalier. Sier Sebastian Coniarmi el cavalier. non Sier Zuan Antonio Dandolo è podestà a Chioza. Sier Piero lìadoer qu. sier Alberlin, dolor. Sier Nicolò Michiel el dotor. Sier Aguslin da Mula qu. sier Polo. Sier Antonio Venier qu. sier Marin procui'ator. Sier Piero Contarmi qu. sier Zacaria el cavalier. Francesco di Zuano da la seda. Domeiiego Onoradi telaruol. 58 A dì 25. Fo el Venere Santo. La malina, iusta 11 solito, el Principe vestilo con manto di scarlalo e barda di scarlalo fo a la messa con li oratori, non ( ra il cesareo, Procuratori et altri depulati scompagnar questi mexi. E da poi compilo l’officio, il Collegio lutto si re- duse a lezer le lettere di campo, venute dii prò-vedador Pexaro e sier Carlo Contarmi orator, date a Torrnello, a dì 21, hore......Come il duclia de Urbin governador nostro el esso Prove-ditor, siali in consulto con il Viceré el allri, haveu-no deliberato di levarsi a di . . . . , el andar ad alozar a Bellochio et altri lochi vicini mia......de li, et che haveano hauto aviso che ’1 campo inimico etiam era per levarsi et andar alozar a Novara per do cause, l’una per mancamento di vicluarie, 1* altra perchè nel campo dove alozavano sguizari lì a Vegevene ne erano morti alcuni di peste di essi sgnizari, et per non infelar il resto voleano partirsi di Vegevene et andar mia .... più in là a Novara. Altre parlicularità scriveno, ut in litteris. Da poi disnar, iusta il solilo, predicò a san Mar co fra’ Bonaventura di Veniexia di I’ ordine di san Francesco Observanle, predica la festa a 1’ bospedal novo de li Incurabeli, è persona molto bona e fruttifera a le anime. Era col Serenissimo li oratori tutti exceplo il cesareo, qual è indisposto alquanto, el Procuratori : sier Domenego Trivixan, sier Lorenzo Loredan, sier Alvise Pixani, sier Hironimo Juslinian, sier Andrea Gusoni, eravi etiam sier Polo Malipie-ro fradello dii Serenissimo di sora di Avogadori. Et poi con gran luminarie solite fu posto il Signor in sepurchio, et dillo l’oficio, qual compite mollo tardi. El hozi, essendo venuto il Doxe in chiexia avanti si principiasse la predica, fo desnudato arme per alcuni piasenlini foraussili conira alcuni de la l'ameia di l’oralor dii ducha di Milan, et si feriteno in la ca-pella di san Zuane el fo gran rumor. Li capitani et officiali andono drio et preseno .... verso san Zuminian, et li messeno in prexon ; sichè domati si sagrerà la chiexia. In questa sera, secondo il consueto, fu messo con gran luminarie il nostro Signor in sepurchio ; et per tutta la Marzaria vidi cossa nolanda e non più vista, che erano conze le botege di sora, qual erano serrale, con tele negre et candele di zera, lor-zi et goti con luminarie de oio, sichè pareva la sera bel zorno ; el non solum questo in Marzaria, ma quasi per tutta la terra; che fu bellissima cosa, et mollo devotissima a veder. Da poi compito I’ officio, il Serenissimo con il Collegio si reduseno per lezer le lettere venule di le poste, il summario è questo. Di campo, dii provedador Pexaro e sier Carlo Contarmi orator, date a Torrnello, a dì 22, hore 3 di note. Per le qual avisavano che in campo de francesi erano zonti ducati 10 milia. liem