417 UDXXIV, C1U0N0. 418 no a la zornala. Io desideroso di veder sinici cose, montai a cavallo et veni lì, fu Mercore a dì 15 de l’instante, dove azonto li Irovai facevano predicar in chiesia a uno valente frate, fato venir a posta per questo. Con el vicario de lo episcopo et el podeslà del Iodio hanno develato che simel congregatimi più se fazino, con pene el stricture grande, et hanno sento el moneslier et chiexia de le monache con gran scomunege che alcuno non li parli. Et facendo predicar, non obstanle dille prohibition, se levò uno su 243* infuriato ut supra et comenzò a cridar misericordia el fede, et el predicator li comandò da parie de Dio dovese laser; e li»i respondendo che Idio lo faceva el voleva el parlasse; et pur cl predicator li comandò devese laser et aldir el verbo de Dio e lasar aldir ad altri. Pur tacete, ma con diflcullà; al qual poi subito ho parlalo io fluita la predicha. Dice et sta constante che Idio lo fa parlare, et ben, mi ha dillo, se voleva tener, ma forzato da non sa che dentro li fu forzo far quel el fece. Et ho parlato con molti altri 11 de simel infuriati, quali dicono bone parole tulle de Dio, el parlano mollo caldo: persone de bono inlellecto, non zà de con-dition troppo, et certamente monslrano haver bono inlellecto, tamen la più parie dicono non si are-cordar quel hanno visto, nè quel hanno fallo quando erano in quello furore, et alcuni me hanno dito havevano gran contento et apiacer, et alcuni altri me hanno dito haver habulo non sa che, salvo uno gran affanno. Tamen non restano sempre de dir parole sante et de Dio et de sua volontà; si fanno croce, tuono aqua santa, dicono oralion, basano croce et santi, et come menzonano el nome de Jesù se inchinano; cossà stupenda nè cussi da intender de facili. Ne sono raxon da uno et l’altro canto, overo sia furor bono overo calivo. Deus sit. Io per me non lo voglio determinar ; ho visto el prete lì: non ha voluto parlar, tamen tulli dicono Dio li fa far quel fano; quando sono in quel raplo non atendemo ad alcuno salvo parlano in modo di raplo, et dicono : Vedi el dracone, el diavolo, et parlano con lui el li spula et dicono: Vedi l’anima del tale e tale, e par vedino tulio l’inferno e dicono assai parlicularilà de esso. Poi parelio veder el paradiso, santi, la Verzene et Idio, li anzoli, con assai bone et perfele parole, e tutte parole de documento; et dicono che la ebristianilà è mollo per patir per li gran peccali et per non esser in bona fede; el Papa non ha fede ne la christianità, et che tutta die andar sotto sopra. Se uno me scrivesse tal cossa dubitaria a crederlo; 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom, XXXVI. ma in assai bona parte ho visto et certificatomi, et è vero ; nè io non scriverla de mia mano cl falso per assai respecli: prima uno homo da bene non lo furia ; poi el padre non dia scriver el falso al proprio fio! ; poi so mostrerai questa ad altri. Se non fusse vero tutto queste cosse, me faria tralar da pazo; ma sono tutto vere, et non è cosa scosa nè tata una volta sola solo una scala, ma ogni zorno più de uno mexe de longo cl ancora continuano, et in presenlia de uno popolo; che sempre è sialo presenle SUO persone, tutta la terra, cl infiniti forestieri che ogni zorno concorseno, el ho (tarlato con tanti, clic s’io non lo credesse saria pazo publico, et chi non lo crede vegni qui perchè se certifichcrano. lo ho voluto parlar con el podeslà del loco, con el vicario del vescovo, con quel predicalo!’, e tanti e tanti quali tulli confermano quanto è soprascritto, ma molle cosse de più clic non si poi scriver per non esser tedioso; et a la mia venuta intenderai. Unum est, per sta cossa tutta questa Romagna è sottosopra el le persone zè smanie de tanta cosa. Non voglio zà restar de dirli questo, che par che in questo loco sia venuto zà doi zorni uno descalzo a modo de contadino nominalo Lazaro, quale dicono questi de la terra lui haver deliberato due donne erano inspirilate qui, el per signal hanno li spirili morzalo uno lume nel partirsi. Io ho ben visto tal ditto sconzurar uno puto, qual dicono esser in-spiritalo, de anni 16, tamen finora non l’à deliberato ; tuttavia quel puto fa de molli alti. Et dicono ogni zorno in questa terra resorze quulche inspiri- 244 tato; ma io (infiora non ho vislo cossa in questi mi parano inspiritati, el quel puto mi par più presto debilitato de membri et di cervello che altramente. Tuttavia si vederà per zornata come la cossa anderà, et per questa non ti dirò altro, eie. A dì 21. La malina, sier Francesco Bolani qu. sier Candian fo avogador di comun, essendo stà 245u chiamalo dal Collegio deputalo dii Conscio di X, vene et il Collegio ,redulto ai Signori di note lo examinoe et tolto il suo conslitulo fu posto in cha’ dii capitanio di le prexon Loredan. Ancora il Canzelier grondo vene a palazo, el mandò a dir al Collegio come era a sua requisitimi et se reduse di solo dii Conscio di X, et poi fu poslo dove era il Conseio di X, videlicet se reduceva i Cai: et fo fato venir in el Collegio ai Signori di noie vestito con vesta paonaza a manege dogai. (1) La caria 241* ó bianca. 27