403 IUDXX1V, GIUGNO. 404 Sier Zuan Nadal Salamon savio a lerraferma, qu. sier Toma. Sier Piero Boldù savio a terra ferma, qu. sier Lu- nardo. Sier Lorenzp Orio dolor e cavalier, savio a terra ferma, qu. sier Polo. Nolo. È cazadi Zorzi, Zustignani, Michieli, Do-nadi, Contarini. In questa terra fo diio, per alcuni cyprioli, a la Loza esser venuto uno navilio di Puia qual riporta esser zonto a . . . . uno gripo vien di Famagosla, partì a di 18 Aprii, sopra el qual era venuto do, i qual disseno clic a Famagosla era nova che Achmat bassi fato soldan dii Cayro bavia hauto Alexandria e tutto lo Egyplo, et venuto con exercilo di qua di deserti in la Soria. Di Verona, fo teiere di sier Polo Nani podestà et sier Marcho Gabriel capitanio, di 14. Dii zonzer lì lo illustrissimo signor dueha di Urbin governador noslro con persone tiO, et lui Podestà lo acolse in palazo et li disse il desiderio di la Signoria nostra che l’indusiase a venir a Ve-netia, perchè venendo di lochi sospeti etc. El qual sì dolse alquanto dicendo che Piuma li cariazi, et però harìa hauto a caro venir di longo ; pur che temporizaria et andana fino a Mantoa. a visitar il signor Marchese suo cugnado, poi tornerà, si che ’1 saria per il zorno di san Zuane in questa terra. È da saper. In questi zorni, a Padoa, per sier Nicolò Venier capitanio fu fato solennissime feste, videlicet a dì 12 Domenega, havèndo fato venir suso 22 dono soe parente con li mariti, poi altri parenti per far il sposalizio di una sua unica fìola mandala in sier Hironimo Morexini di sier Chri-stofolo ; fale le noze prima l’andasse in la capitaneria. Hor questo zorno di Domenega, nel domo honoratamente fu sposata. Era il padre dii novizo, so compare sier Alvixe Donado di sier Francesco el cavalier, etiam novizo di questo anno. Hor il Podestà, Camerlenghi, Reclori di scolari, Provedi-tor sora le fabriche, Castellali eie., cavalieri, do-tori e cittadini padoani, zenlilomeni nostri, lutti erano in Padoa ; e le done veneliane erano de lì et citadine padoane tulli veneno a pranso in palazo, preparate le tavole alorno il pozuol dove tulli sentono, et in la sala di Romani havìa belis-sime credenliere di arzenti, siebè a laola disnorono 337 persone. Poi altri numero infinito ; demani fo ballalo fin sera, futa colalion tuia in arzenti di presenti, numero .... El la sera etiam rimase assà persone a la cena, et poi el dì dii Santo pranso el cena bellissima et festa. La sera vi fu il magnifico Canzelier graudo con soa moglie a cena, et a la fesla fu falò certa comedia etc. Fo assaissimo persone di Venelia lì al Santo; siebè lulla Padoa iubiloe. A dì 16. Di sier Marco Antonio Venier el dotor, va orator al dueha de Milan, fo teiere date a Ponte S. Piero, mia . ... di Bergamo lontan, a dì li. Come il dueha di Milan havia scriplo voler venir a Trezo ; poi ha inteso esser morlo lì da peste il governador di le fabriche dii Dueha et uno ¡diro, siebè leniva il Dueha non fusse per venir. Da poi, à hauto lelere dii maeslro di le poste: come il Dueha veniva iì a Trezo et domino Hironimo Moron andava a Monza ; per il che ha mandato soi noncii fin su Ada per saper se in Trezo si moriva con effeelo el esser morlo quel gover-nador, per sapersi poi governar. Di sier Carlo Contarini orator a Milan, etiam fo letere di.....Come in Milan la pesto era grandissima, e lui si parliria et vegneria in Iri-vixana. Et cussi iusla la licentia haula si parli et vene a Caxal a le sue possessione, et zonse a dì. .. di P instante. Vene in Collegio Porator cesareo, et disse liaver lelere, come il dueha di Barbon a dì.....partiva per P impresa di Pranza' e andava^ Susa con lanze ...... 400 cavali lizieri et 14 milia fanti, et si aspedava li 5000 lanzinecli dieno venir di Germania, et che ’1 marchexe di Pescara con zente andava a Zenoa per dismontar eon P armada eh’ è li in Provenza c; tuor Marseia etc. Itemi, disse come il Badoer orator noslro apresso il Chrislianissimo re, di ritorno era zonlo a Turili, sichè presto l’avere-mo qua. Vene P orator dii re di Poiana, videlicet domino .....venuto di Bari per la maleria di la zoia per la qual Jaeob hebreo è relenuto, et parloe ; el qual zonse Domenega et fe’ lezer una scrilura riti-gratiando la Signoria esser sia inlerlenulo el dillo hebreo fino la sua venuta; richiede examinar alcuni lestimonii in favor dìi diamante dii Conte palatili, e il caso sia menato in Quaranlia. Fo leclo alcuni avisi di Mantoa dii Marchese, mandati al suo orator. Come ha nova di Sloehfor-dia, che il principe videlicet Archiducha è li, et la seda lulheriana andava drio più che mai, et havìa fato brusar do Ira li qual uno predichador che predicava che non era più Christo, perchè ogni 1500