333 MDXXIV, MAGGIO. 344 Iien dirà lo esercito di spagnoli passa Po per andar a la impresa de Alexandria, dove è denlro el signor Julio San Severi» con alcuni altri capitani et circa 50 homeni d’arme, alcuni cavalli lizieri, et zerca 2000 fanti, quali si existima, per esser priva de ogni speranza di soccorso, che non debia fare resistentia. Scrive, cri nostri arivono lì a Santo Angelo, loco distante da Lodi miglia 8, et havendo el signor duclia di Urbino rizercala la terra al signor Federico da Bozolo qual è dentro, et essendo venuti a parlamento, oggi se fanno li capitoli mollo honoreveli per il Ducila, et poi dimane si pensa si torrà il possesso di la terra, et esso signor Federico acompa-gnalo da li nostri fino a Turin, ch'è miglia 20 di là da Verzelli, se ne andarà in Pranza con molli altri foraussili, con quella contentezza che sogliono andare quelli che per forza abandonano le loro patrie, amici et roba, et vanno in paese alieno. Si che si ha visto la fin di la guera da lui pronosticata già molti mesi inanzi. 205’1 Fu fato notar la commission di sier Marco Antonio Venier el dotor va oralor a Milan, per Collegio, et scrito a sier Carlo Contarmi, è oralor de lì, che ’I vadi a la sua legation, da poi informalo il suc-cessor di le occorrcnlie de lì, di l’archiduca de Austria con la commission qual se li fa zeneral per Collegio. Tamen, volendo venir in quesla terra per zorni, 4 senio contenti che ’1 possi venir e andar poi via. Da poi disnar fu Gran Consejo, fato ducha in Candia sier Nicolò Zorzi el cao dii Consejo di X....., qu. sier Bernardo, di 13 ballote da sier Priamo da Leze fo avogador; et altre 8 voxe fu fate. Fu posto una gratia di uno bandito di Vicenza qual sì vuol apresenlar non óbstantc lapsu lem-poris, et ballotà do volte non fu presa per non ha-ver haulo il numero di le ballote. Da poi Consejo, si reduse la Signoria con i Sa-vii in camera dii Principe per expedir una (etera in campo zerca concluder di acordi. Noto. Si intende el Viceré alozato tra Verzelli, Ivrea e quelli contorni, andavano sotto Alexandria di la Paia, et il ducha di Barbon voleva andar in Franza a recuperar il suo Stado, e far altro con li 8000 lanzenech, eie. A dì 17. La malina, Marti di Pasqua. Fo trato il palio a Lio di schiopeto, iusla la deliberalion fata nel Consejo dii 15 .... et sono palii numero .... IH campo fo letere dii proveditor Fexaro, (1) La carta 204* è bianca. da Sani' Anzolo, di lo, hore 16. Come si levavano per andar più propinqui a Lodi a San Martin ; el che quelli siati in Lodi, videlicet Alvise di Gonzaga, era ritornato et referisse il signor Federigo al tulio voi condur con lui le arlellarie; dii resto contenterà a li capitoli. Undc il Ducha sdegnalo havia manda in la terra li do obslagii dete, con dir verano col campo sotto, zurando non lo torà più in gratia con suo gran danno etc. Scrive el capelan dii dito Proveditor, a li Molini, come el Proveditor à mal, febre et fluxo di sangue, causata la febre per la bota l’have su la testa di la frasca li cazete adosso e li dè sul capo, essendo alozato .... che li fé’ gran doglia, tamen per questo non è restato di cavalchar; pur è in ledo, undc la cosa è pur di farne conto, et si (azi provisione. Undc li Molini soi nepoti et sier Andrea Diodo so’ cugnado fono in Collegio, pregando li fosse dà licenlia di andar a Crema. Et cussi fo scritto el potesse andar a Crema, restando sier Zuan Moro proveditor in campo, qual dia esser unito. Fo dito esser avisi di Syo in zenoesi, per lettere di 26 Marzo, come hanno aviso dì Alexandria de 14 Marzo, che Achinat bassà prosperava. Havia avuto il Farion, messo a sacho in Alexandria zudei e magrabini, e feva bona compagnia a chri-sliani. Item, che l’armada, di vele numero .... che ’1 Signor turcho per questo mandava in Alexandria, per fortuna si erano rote, et anegale nu- 205* mero .... sì che solum numero .... erano scapolade. Questo aviso vien in conformità di una letera a sier Mafio Bernardo di 25 Aprii, dii Zanle, di sier Alvise Sagredo qu. sier Piero è nierehadante de lì. Scrive come.......... Et è da saper. Ancora alcuni credono non sia vero la nova che a Achmat li sia stà taià la lesta, et venula la prima per lettere di 29 Marzo da Costantinopoli, sier Nicolo Bragadin qu. sier Andrea dete a raxon di 30 per 100 che la non era vera, e alcuni lochò. Eri mò, da poi il secondo aviso di 6 Aprii da Constantinopoli, vidi sier Zuan di Prioli qu. sier Piero procurator dar a raxon di 10 per 100 do ducati in chiesia di s. Marco a sier Daniel Dandolo fo di sier Andrea e sier Francesco Gra-denigo qu. sier Borlolomio : quello sarà scriverò. Da poi disnar, fo Collegio di Savii, ad con-sulendum. Di campo, vene ietcre dii proveditor De-