145 MDXXtV, aprili:. 146 nuniio, stalo in terra de grisoni, il qual è questo ad luterani. 11 nuntio ritornalo referisse, esser stato a Chia-vena el giorno de Pasqua et el Luni fino ad hore 18, dove ha inleso da molti homeni de Chiavena el specialmente da domino Filippo Stoppa citadin de Chiavena, el da uno nominato lanella todesco, cu-gnato de uno de li capilanei grisoni, come el Mer-core Santo domino Raphael da Palazol cum uno lesoriero francese havevano dillo 4000 scudi a circa 10 capitani de grisoni per levar 4000 grisoni; li qual capitani sono andati ne li loro comuni per levar 11 dicli 4000 grisoni; el volseno dar danari a doi altri capitani, li quali non li volseno locar. Che ha inteso da li sopranominali, che hozi se coutenza una dieta a Coyra, el questo perchè li signori principali de grisoni hanno mandalo comandamento per tulli li comuni che alcuno non debbia tochar soldo, se non hanno li danari secondo li capitoli hanno cum il Re; li quali capitoli sono, che nel levare li debano dare una paga, et subito gionli in campo doi allre page; el però si fa la prefala dieia: ma li capitani de li dicli grisoni fanno ogni suo poter per levarli cum promissione assai, non obslante alcun comandamento. Che ha inteso, che li 4000 scudi dati a li capitani sono stati tolti ad impresiedo In Chiavena da più persone, e maxime da un zenthilomo comasco fora-ussito, che sta ora in Chiavena. Che ha inteso da un suo amico, bon merendante, qual era Venuto de paese de sguizari, come a Zoch (?) era il gran .... francese, quale faceva grande instantia de levar 10 mila sguizari per mandarli in campo, ma ancora non li era corso danaro alcuno, el ad ogni modo li era qualche movesla el se li fusse li danari, subito 83 essi sguizari sarebbeno in essere. Item, se diceva, che una parie de li IO milia sguizari se congionge-riano cum essi grisoni, videlicet da 2 in 3000 sguizari; ma ancoi a non erano gionli li danari : che calando li dicli grisoni veneriano per vai Saxena per venir a refferir a Leco et andar a Lodi. Che è sialo in Vallolina, dove li sono do de dicti capitani, che fanno fcenle et fanno le scripliono de li sui fanti. Ta-nten ancora non li hanno dato li danari. • Nomina capitaneorum. El capilanio Tegen, capilaliio. Missier Andrea suo fratello. Tegenin suo nepote. Missier Polo da Castelmur. Missier Antonio da Vilsoram. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXXVI. Ministrai Tagion de Bevi. Ministrai Silvestro. Missier Zuan de Az. Missier Rodolfo Ilean da Soz. Missier Iseppo da Sco. Missier Aguslin da Seo. Nolo. Fo diio in queslo zorno una nova, si dice vien per via di Coron. Come Achmat bassa fallo Soldan al Cairo havia messo a saco li fontegi in Alexandria di franchi el zudei ; tamen non zè lettere. El sier Nicolò Bragadin qu. sier Andrea, qual A intelligenlia con sier Mafio Bernardo dal Banco, eh’ è grosso de lì el ha sier Beneto Bernardo suo fradello, dele una scrittura fora di volersi ase-gurar di ducali IO milia in Alexandria, ha vendo esso montar et nostro .... ? dando (Uora 10 per cento a quelli il segurava ; per il che fo dito questa nova è certa. Et è grossi mercadanti de lì sier Antonio di Prioli e figli dal Banco, sier Santo Coniarmi e figli qu. sier Stefano è cuxini, sier Ferigo Contarmi e figli Minoti, et esso sier Mafio e Beneto Bernardo ; tamen in Collegio non è alcun aviso. A dì 2. La malina, introno Sa vii di tehn firma 9ier Piero Boldù, stato allre fiale', Pi s.ier Mi-chini Morexini qu. sier Piero, nuovo, qual fo di Pregadi per danari. Vene in Collegio molti maranesi marclieschi fora ussiti, dolendosi, che volendo tornar in Mattiti, quel vicecapitanio è lì, chiamalo.....spdgnol, non ha voluto darli il suo, nè che stagino lì; ch’è conira li capitoli di l'acordo, el si proVedi. Vene l’oralor dii marchese di Mantoa per cose 83 * privale. Di Crema fono lettere di 31, di sier Alvise Foscari podestà et capitanio. Come sier Carlo Contarmi oralor nostro a Milan havia aviali li ducali 10 milia nel campo nostro; li quali andarono con bona scorta et seCuri per la via de ... . Item, a Lodi era pur la peste etiam sul cremaste. Di sier Zuan Moro provedador cenerai in brexana, date a Martinengo, a dì 30. Con avisi de grisoni. Si tien non venirano perché voleno Ire page, eie. Da poi disnar, fo Collègio di Savii ad consu-lendim. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà vidi lettere, di 31, hore 4, et di primo, hore .... Qual manda do lettere aule di campo et una di Cremona ; il sumario e copia è queste. 10