45 MDXXIV, MARZO. 46 Sier Lorenzo Orio dotor e cavalier, savio a terra ferma, qu. sier Polo. . 108. 70 Sier Alvise d’Armer fo cao dii Consejo di X, qu. sier Simon.....72.113 Sier Hironimo Barbarico è podestà a Bergamo, qu. sier Andrea, qu. Serenissimo. ........ 72.108 22 ‘ Fu posto, per il Serenissimo, Consieri, Cai di XL, e Savii, una lansa a pagar questo Marzo proxi-mo 1525 ; la copia di la qual parte sarà scripta di sotto. Et questo fu facto, perchè la Signoria si voi servir di ducati 24 milia, eh’è di depositi dii sai di...... che erano obligali a la restitulion di le do decime 99 et 100, per potersi servir di quelli, videlicet nbligarli e aver danari, etc. Fu presa. Ave : 148, 44, 9. Et nota, in la parte era che chi pagava havesse di don 10 per 100. Et sier Gasparo Malipiero andò in renga, dicendo è iniusta cossa che quelli sconta non habbi il don. Et venuto zoso, il Serenissimo volse meller di levar il don, et cussi fo dispegazà la pai te dii don. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà mio fradello, vidi lettere, di 7. Il sumario scriverò di sotto cum la lettera scrive di campo Antonio di Castello a essi rectori, dii prender di caslel Garlasco. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL, e Savii, per compir la final expedition di li Savii sopra la taxa-tioii di la terra, che tuttavia si fa : atenlo la inobe-dientia di molti, che vien chiamali a dar la sua con-dition eie., però sia preso, che fato il secondo comandamento a questi è slà mandà a chiamar, venendo, o non, siano taxadi et expedili, non obstanle l’absentia loro, sollo pena al .... di ducali 100 per cadauna volta, da esser scossa per li Avogadori di comun e cadaun di Collegio, senza altro Consejo. Ave: 164, 10, 3. 23 Di Brexa, vidi lettere di sier Antonio Sanudo podestà, di 7, hore una di nocte. Come manda una lettera aula di Anlonio di Castello, qual è in campo di là da Texin, a loro drizata, Item, in questa hora prima hanno auto ledere di rectori di Bergamo, che li svisa che fanti 1500 et alcuni cavalli, che erano partiti di Lodi per intrar in Bia-grassa.da alcuni fanti dii Duca, insiti di Milano, sono sta assediati in uno loco chiamato Chiarella. Hanno etiam lettere dii provedador Pexarodi 6, cheavisa francesi esser passali Texino et allozati in Vegevene, et i nostri sono restretti assieme, adeo che i sono do mia lontani solamente uno dall’altro messi iu triangolo, lontani da inimici circa tre miglia. Si lien faranno giornala. Che Dio fazi siegua quello sia €l ben nostro ! Copia di la lettera di Antonio da Castello, scripta a li rectori di Brexa. Magnifici et clarissimi signori patroni mei observandissimi. Venere nocte, come a Dio piacque, andassemo a piantare cannoni 4 sotto Burlasco e altri pezi minimi ; dove nel chiarire del giorno comenzassemo a tirare a una porta, la quale Irovassemo ben fortificata, ma da le bande non tropo bene fornita. Item, che fra hore do vel zirca fessemo assai bona batteria, in modo che comenzó zente desordenaría a dare lo asalto a la terra ; et cosi infino a hore 19 poco de spalio hebberode reposarsi, per causa de li asalti se devano disordinatamente. E in questo intervallo noi atendevemo a levarli li fianchi e altre difese a noi nocive, ita che loro sempre se defesero gaiar-dernente. E per bavere noi informatione de algutii presoni forno presi da lo signor domino Zuan de Naldo et el signor conte Carlo da Sogliano quello esser loco debolissimo: del che se amirassemo esser el luoco più forte de quello se pensavenio, perchè de nostra......ne pareva ciò fosse de li più deboli, come da pò la presa senio certificati. E per- 23 * thè vostre signorie intenda bene la qualità del luoco, li minici havevano lì sopra abandonalo l’aqua de la fossa ordinaria, che andava sopra te strade della porta maistra più de uno bracio, et più sopra abondava per li borgi della dieta strada distante dal fosso uno (rare di mano, e per esser el ponte de la porta che s’entrava, per 1’ acqua grande e sì per la bataria facta e per essere el luoco stretto, che tulli quelli che andorno per altra via de sopra del ponte tulli andorno felicemente et quelli che andorno per altra via de sopra dal ponte, come de sotto, se anegavano tutti. Del che s’è anegato da 80 in 90 e forsi più, che ancora non se sono ritrovati 5 bandirari, homini da bene; de li quali anegali se ne sono tre, quali sono questi, el signor Baldissera Signorelli, el signor Ruberto Palavisino et el fradello del Contino da Martinengo. E nel tempo de hore 19, essendo ordinato in tale modo la battaglia: primo el colonello de lo illustrissimo signor Duca, acompagnalo da le genie d’arme del signor Janino e de fanti e de cavalli li-