521 MDXXIV, AGOSTO. 522 29 a Brignola ; li quali loci quanto vengino a restar discosti da Marseglia, non sapemo jprime. Le guardie che habino francesi, se intende non passino, per quello che loro medemi dicono, da 7000 fanti tra italiani, et quelli del paese, et lanze 300. L’armata di mare cesarea si ritrova a Noli, et è quindici galere, tre nave et qunlro brigantini. La francese, poi d’esser stata alquanti di a Santo Spisi distante da Monaco 5 miglia, et tirata alla volta di Marseglia, et questo fu «Ili 15, sono 13 nave, 10 ga-. lere et due brigantini. Nè altro occorrendomi, me gli offero. In Genoa, a li 2 di Agosto 1524. De v. m. quanto fratello.' Antonio Adorno. 305 * A dì 11. Vene I’ orator di Ferrara et monstre« lettere haute dii suo signor, di 7. Qual accusa haver lettere di Rezo dii suo commissario, con avisi di Pranza, et due raporti di uno corier, parti da Lion a dì 11. Per uno, come il Chri-similissimo re veniva a Lion et in camino intese la serenissima Regina sua consorte sfava mal, et poi bave a viso di la morte di essa Regina, per il che Soa Maestà volendo ritornar a Bles, ma inteso de la morte, havia terminalo venir di longo. Item, come in Aus havia 10 milia fanti italiani. Item, scrive uno altro riporto, come il ducha di Bar-bon prosperava, et havia auto ducati 100 milia dii re d’Ingalterra. Et che uno fratello di monsignor di la Paliza havia rebellato a Franza et era venuto nel suo campo, et per questo il Be havia mandalo a retenir suo fradello monsignor di la Paliza, che era, con 400 lanze, a le fronlere di Mar-seia. Item, scrive che ’I ducha di Barbon havia hauto Marseia, con altri avisi, si come in ditte de-posilion et reporti apar. I qual il ducha di Ferrara li manda a comunicar alla Signoria. Di Hongaria, di Vicenzo Guidato secretarlo, di 27, 29 et 30 di Luio, date a Buda. Come la dieta fata, era slà concluso poco aiuto ; ma rimessa a una altra dieta si dovea far questo Avosto. Item, che era zonto li il iubileo plenario etc. El che uno frate qual predicava lì in Hongaria in todesco Lutherio, havia fallo restar, tamen li todeschi che lenivano di Lutherio erano mal conienti, et hongari si con fessa ria no et coinunica-riano. Scrive come, essendo andato el vayvoda de .... per soccorer Severin con 3000 fanti et ... . cavalli el metter soccorso dentro, par sia stato a le man con turchi, et esser sta rotto et morti fanti 400 et cavali .... Item, per le lettere di 30, par esser venuto nova a boca, come il re di Poiana havia dato rota a tartari e turchi. Item scrive per le altre, come in Alemagna è slà fatto una dieia e terminato inlimar a la Cesarea Maestà che el debbi venir in Germania come Imperador, dandoli certo termine, aliter elezerano uno altro re di Romani, et si dice sarà il ducha di Saxonia; et altre parlicularità come dirò di sollo. Scrive esser nova di la morte dii reverendo domino Hi* ronimo Balbo veneto episcopo curzense, qual era in corte di PArchiduca. Veneno in Collegio sier Piero da olia’ da Pexaro 306 proourator, et sier Marin Zorzi el dotor deputali in la materia di frati di san Zorzi Mazor, intervenendo don Egnalio presidente di 1’ ordine predino, et referileno cftn li Cai di X quello haveano tratato con lui. Da poi disnar, fo Consejo di X, ordinalo la Zonta di Roma per tralar la materia sopradilla; et perchè, cazadi li pii patisti, non era se non Ire Consieri, et il quarto, eh’è sier Lazaro Moceni-go, per esser papalista era cazado, unde el Consejo dì X non si potè redur, et fo licenlià la Zonta di Boma et l’altra, et restò Consejo di X semplice per expedir li zenlilhomeni é in prexon, videlicet sier Piero Zustignan qu. sier Nicolò absenle el sier Matio Marin qu. sier Toirià, et uno Sanxon da Puo-volo, i quali andavano de notte con camise su le arme, compagni dii Paradiso eh’è absente, fo condannalo l’altro zorno ; et non poleno expedirli et fo’ remesso a uno altro Consejo. A dì 12. La inatina, el Doxe per tempo vene solo a messa, che ancora non era venuto alcun Con-sier, per esser in gran colora per le lettere venule di Roma questa note, qual fo poi lette reduto el Collegio. Di Boma, dii Foscari orator nostro, di 8. Come quel zorno era slà concistorio, e il Papa havia dà li soltoscritti episcopali et benefieii havia il reverendissimo Cardinal Cornelio defuncto a li snlto-scrilti. Scrive per le prime lettere, eolloquii hauti col Papa vogli dar il vescoado di Padoa al Cardinal Pixani, et quel di Verona a uno noslro zentilomo. Soa Santità disse lo volleva dar quel di Padoa al Pixani per compiacer la Signoria; ma quel di Verona Io voleva dar al suo datario domino Zuan Maleo fo fio! di missier Francesco di Ghiberli di patria ze-noese molto suo intrinseco, qual è afecionatissimo al Stado di la Signoria nostra, con altre parole, di-