99 MDXXIV, MARZO. 100 po de francesi. Ha incontralo edam circa 30 sgui-Ziiri amaiali che ritornavano a casa, parlili dal prefato campo de francesi. Ha inleso etiam, che a Spluger è slà fallo una crida che alcuno de li tre cantoni non debbino andar a soldo de alcuno, senza expressa licenlia de lo Conseglio Grande de li tre cantoni. Circa fra Marlin Luler, dice che ’I si alrova lontano da Zurich una zornala et meza, et che ha mandalo uno libro a stampa per tutte le Ierre de sguizari et grisoni de le sue instiluzioni, et che tulle i|uelle zeute sono diventate luteriane, et mangiano carne come non fusse quadragesima; sichè ha convertito tulle quelle gente di quelli paesi. Nolo Eri fo lettere dii podestà di Monta-(/nana. Come Brianello, qual è bandito, vien a casa sua, con bandizadi, etc. Unde fu parlato, et serillo a Montagnana ne fazi pro visión. El Doxe disse, è bon farlo bruzar in caxa, non lo polendo haver in le man. Et sier Daniel Renier cousier disse, non è da far queste cosse, però sapendo, il Papa ne porla descomunicar, etc. 4 Advisi hauti da Constantinopoli per lettere di 13 Fevrer 1523. Come, da poi che Acmal bassa fu mandalo al governo del Cairo, Mustaflà bassa suo precessor ritornato a la Porla non ha mai cessato de tuorli la re-putation. Essendo venuti molti rechiami a la Porla conira Acmal preditto de haver expelíalo el paese, eum la suspilione se bavera per haver rimandalo a Conslanlìnopoli tutti li ianizari da conto, et quasi (ulti li spachi che erano a quella custodia, con dir che senza quelli custodirla ben el paese, tanto ha operalo esso Musíala bassa apresso il Signor turco, che li haveva mandato comandamento a esso Ac-mat che l’andasse beglarbei a li confini dii Signor . Sophì, imperochè l’havea ordinato non tener più governalor al Cairo, ma che uno beglarbei con 10 sanzachi stesseno in lo Egypto a quel governo. Come, essendo sta dato uno celere et secretísimo adviso a Achmat bassa che il Signor turco lo era per levar da quel governo, falto chiamar tutti li capi erano in el Cairo, et a uno capo chiamato Nea-rnussi, che era slà electo dal prefato Signor in beglarbei, havea fato tagliar la testa, et a uno agà de ianizari et a 4 altre persone da conto, dicendo haver cussi ordine dal Signor. Et fallo questo, dicto Acmal se haveva conferito a Bulacho et li posli li paviglioni sui come soldán, havendo stampate ino- nete con el nome suo, et va reducendo li schiavi veclii mamaluchi el assoldando gente. Come la nova era venula a Constantinopoli a dì 9 Fevrer passalo in 29 giorni, et era tenuta secreta secundo il consueto loro; il che aveva fatto star su-spesi li animi de ogniuno, et è molto e.xistimata, havendo fallo cavalcar tulli li sanzachi da la Carama-nia et molle altre provisione. Come fanno custodir li passi, dubitando che ’1 fratello dii ditto Acmat bassa, qual era sanzaco de la Morea, non vadi al Cairo el meni seco qualche 54 * bon numero de gente; el qual però è slà dillo esser passato con Ire fusle. Come tutti li schiavi vechii hanno haulo piacer di questa novità, parendoli che ’I ceda in vergogna del magnifico Inbrain bassa, quale è stato causa de far andar Acmat bassà al Cairo. Come el Signor turco se risentiva assai di questa cosa, non essendo più intervenuta in la casa olo-mana una simile rebellione, et se teniva per certo che la dislurberia assai li pensieri di soa excellentia. Et per esser Achmat bassà homo di guerra et pratico dii governo, si existima che ’I non haverìa tolta una tanta impresa se ’1 non havesse fondamento. Come il Signor turco aveva mandato comandamento fuori a tulle le marine, che tutte le fusle se armino el custodiscano le marine. In lettere di Raglisi, di 11 Marzo, 1524. Come era veuula nova de la rebelion de Achmat come è sopra ditto; la qual cosa a Ragusi non si crede, ma se dubita che siano astutie de turchi secondo il loro consueto, et che dimostrando andar da man sinistra, siano per venir a man drila ; et considerano che dillo Achmat, non havendo altre spale, non potrà resister a la polenlia del Signor turco, qual è in pace con el signor Sophì. In litteris Oratoris in Constantinopoli, diei 55 10 Febrfiari 1523. Come, a di 9 el magnifico A inbrain bassà ussite de seraglio dii Gran Signor, dove era stato cimi sua excellentia, et gionlo a casa sua mandò con gran presleza dui zaus, 1’ uno al magnifico Muslafà et altro al magnifico Aias bassà, et fece venir tutti dui da lui et se serorono insieme cwn dui olaehi, videlicet.corrieri, venuti dal Cayro, li qual sletero