39S> HDXXIV, GIUGNO. 400 che Aclimat bassa è polente in campagna con quelli dii Soplii, c altre pnrticularilà come fortasse di so- lo dirò. A dì 12, Domenega. Vene in Collegio sier Alvise Foscari venuto podestà et capilanio di Crema, in loco dii qual andò sier Zuan Moro qu. sier Da-mian. Era vestito di ... . cremesin di .... et referite di quelle occorentie e dii poco danno à hauto il cremasco, et provision fate per lui. 11 Serenissimo lo laudò. Da poi disnar fo Gran .Consejo, et poi loto la proposta, fo leto per Hironimo Dedo secrotario dii Consejo di X una condanation fata eri nel Consejo di X contra el nobel hoiho sier Marco Antonio Ari-mondo qu. sier Fantin, per i temerari muodi usadi a una de lo palla nostre, che ’1 ditto sia relega in l’isola di la Zefalonia per anni tre el non ensi di prexon fino che ’1 non sia mandato, et rompendo il confin el preso sia, stagi mexi 6 in prexon scrado e poi sia remandà al bando, et hoc toticns quociens, e chi quello prenderà e dara in le forze habbi ducati 500 di soi beni si ’1 ne sarà, si non di danari di la Signoria nostra, e sia publicala nel primo Ma-zor Consejo et su lo scale di Rialto. Da poi fo chiamati dal Serenissimo li officiali al dazio dii vin e tulli li altri officiali che hanno barche, et amoniti tutti che fazino intender a li loro capitani di le barche che habbino custodia a li contrabandi. Nolo. Eri nel Consejo di X semplice fu proso di relenir sier Nicolò Michiel qu. sier Nicolò fradello dii castellai) di Mostre, por conlrabando fato di panni che ’1 conduseva in questa 'terra, e trovato fo a le man con li officiali et fu ferito ; el qual si apresenterà eie. Fo fato 10 voxe, tra le qual exator ai tre Savii sora il regno di Cypri, che mai più è sta fato per Gran Consejo, el zà anni . . . . fo fato sier Antonio Contarmi qu. sier Zentil, el qual messe in suo locho sier Hironimo Marzello qu. sier Fantin con cerlum quid e lui tirava il resto. 235 A dì 13. La malina non fo alcuna letera. Vene in Collegio sier Piero da cha’da Pexaro procuralor, fo Proveditor zeneral, et parlò zerca li cooteslabolli pcrochè molli sono in questa terra stati in campo ; el qual tolse •licenfia di andar a Slrà in la villa a refarsi alquanto. È da saper. Essendo hozi reduli li Proveditori sopra i banchi a Poficio loro, et havendo hauto ducati 500 per bancho, videlicet Prioli, Molili el Rimondo, il Bernardo disse non voleva dar perchè non tcniva banco nò feva partide. Hor per certa con-trafazion di monede scarse dato a uno, videlicet monede di soldi 4 e mezo lodesche che non si spende, per Sabaslian da Pozo cassier dii Pixani, et mandato per lui, fo condanaio a pena di ducali 50 insta la leze, et refar quelli di bone monede. In Collegio fo balotà uno secretano asegnà in locho di Barlolomio Comin si excusò, et rimase Conslanlin Cavaza stato in campo col proveditor Pexaro. In questa matina, fo principia a san Zane Polo a cavar il lotho di parte dii bosco di Lignago e banche di becarie eie., et vene primo sier Zuan Pixani di sier Alvise procuralor dal Bancho, qual ha ducati 25 per esser primo, el secondo una banca di Beduina a una............ Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria e Savii per tralar di conzar la parte di bandizadi, et termi-nono meterla a Gran Consejo ia parte che si- perse in Pregadi con alcune adition. Non so quello sarà. Di Crema, di sier Zuan Moro podestà et capitanio, di 10 et 11. Come el Governador nostro, di ritorno di acompagnar a Turili el signor Fedrico da Bozolo, era zonto a santo Anzolo, mia... lonlan di Crema, et li ha via scriplo come l’andava a Brexa e Verona e poi a Mantova, e de lì vena in questa terra. TJnde, per Collegio li foscrilto che soa excellen-lia non vadi in terra alcuna venendo di loco sospetto, ma eticim non vadi a Mantoa perchè de lì è qualche sospeclo, et e ti am a Chioza si muor da peste; però fazi la via dii Veronese e Vicenza, Padoa e Liza Fusi na. Et fo parlato di caxa. Ajcuni voleva l’alozasse a la Zuecha in cha’ Vendramin ; altri volseno a cha’ Corner a san Samuel, i qual voleno ducati 50 di filo per li zorni ge la darano. El cussi fu terminato tuor quella et farla conzar, et voleno darli il Bucintoro et honorarlo assai, et etiam sì dice di farlo Capilanio zeneral. Fo scritto etiam a sier Piero da cha’ da Pexaro procuralor, è ito a la villa, vengi zoso, dovendo venir di brieve il Governador in questa terra. Di Brexa, di sier Antonio Surian dotor et cavalier, et sier Francesco Foscari rectori, di 10. Come era zonto de lì domino Richardo Pazeo orator dii Serenissimo re di Angli a, venuto per sta-feta de Ingnllera, qual va a Roma credendo trovar lì el Gran canzelier. Scrive aver disnato lì, et lui Podestà esser andato a visitarlo a 1’ hostaria, qual li