217 MDXX1V, APRILE. 218 tulle le finitane di questa cità excrpto 500 fanti, le qual se unirano con esso Provedilor e serano apresso Bergamo, et in ogni occorenza in un quarto de liora serano dentro. Et signor Zanino di Medici con le sue gente anche lui si atrova apresso questa cità mia tre, et mai fu visto la più bella gente et volonterosa di combaler e tutti disposti alla giornata, e se grisoni vorano spingersi da malina avanti, si farà facende perchè li nostri è volunterosi contra di loro, et essi non sono, computato li venturieri et altri, numero 6000, et il signor Zanino solo li investirà e seria sufficiente a romperli. Et manda uno riporlo hauto di Milano cercha il prender di Fonlerabia. Conclude li in Bergamo sono securissimi etc. Francesi sono in Novara et di mala voglia perchè si ve-deno precluse le strade per dove li venivano le vieluarie, di le qual ne hanno gran penuria per esser slà privali de Verzelli, e si crede non pensino allro eh’ a poter haver la sfrata aperta di andar via, qual si lien converano far di brieve per la via di Susa. 127* J)H cnnzdier di sier Toma Moro captiamo di Bergamo, vidi lettere di 13 Marzo, hore 2 di note. In questa hora sono gionle lettere di Milano de beri, come francesi sono in Novara molto di mala voglia et si pensa stiano in voltar le spalle e passar la Sesia, perchè per la via de Verzelli hanno perso la speranza et non possono andare perché Verzelli slà per la Cesarea Maestà et c’ è dentro missier loan Bortolo de Gatinara conseier cesareo et il capi -lanio cesareo di iuslilia ile Milano che è verzellesehi; si che francesi sono privati di ogni beneficio da quella banda. Li nostri exercili sono vicinali apresso Novara miglia 4, et si crede anderano a metersi apresso più ancora in Iodio che saranno vicini a uno miglio; si che forzo sarà venir a bone lanzate. Grisoni hozi sono callali et venuti zoso in vai de san Marlin de questo lerilorio, et hora si alrovano alloghiti a Ca-vrin lonlano di Bergamo mia 10, ove gionli non hanno fato dispiacer alcuno, »’»io si ha haulouna crida ordinaria fata far per uno Raphael de Palazolo che è colaleral zeneral, per la qual fa comandamento che niuno fazi dispiacer e che non togliano altro che vituarie. In questa matina, domino Zuan Moro con le zente d’arme e cavali lizieri et il signor Zimino sono venuti a la volta dove sono grisoni, et si hanno af-lìrmato apresso il Brembo et ivi fanno la massa de le gente ; et perchè esso havea manda per segurlà di questa lerra missier Babon di Naldo et missier Otavian suo fratello con fanti 650 et poi li sono venuti 4 conteslabcli brexani con fanti 400, et più questa sera ha scripto per do sue lelere che se vogliano man larli, retenendo solum in la cità missier Damimi de Tarsia che ha zerca fanti 250, et eogno-scendo li rectorl questa città esser de molta importante el guardia grande, gli hanno scripto che li mandano missier Babon et suo fratello et tutti li altri fanti che sono qui, ma che per guarda di la cità voleno do compagnie Macon et missier Damian, e cussi questi do hanno retenuli. Tutto lo resto ge hanno mandalo, con significharli però questi sono pochi a la imporlanlia el guarda di la città. Si lien grisoni si pigeranno avanti el furano fatto d’arme, ma se non sono più di 4000, conio se dice, i serano roti ; sono mollo prosontuosi et bestiali. Questa note el Capilanio è stato atomo la terra, ch’è più di 6 mia revedendo le vardie, el siete fino n hore 6. A dì 15. Sabado, fo il zorno di san Sydro. 11 1*28 Principe, bulalo il cornilo di la nuora, vestito damaschili cremexin di varo, et la barda damaschin cre-mexin vene in chiexia a la messa et procession; li oratori Papa, Imperador, Frttnza, uno di l’archiduca di Austria vestito di damaschin beretin, ducha di Milan, Ferara, el Manloa ; era solum 3 Consieri, sier Piero Landò, sier Nicolò Bernardo, sicr Antonio Justinian, dolor; do procuratori, sier Alvixe Pasqualigo, sicr Andrea Justinian ; el era sier Marin Morexini qu. sier Domenego, veehio di anni 84 in vdudo cremexin con do che li deva man, qual per esser fuora de se precedeva li cavalieri ; poi li altri depuladi, eie. El da poi compila, si reduseno in Collegio dove erano li Savii ad aldir le lettere venute di Bergamo, di 13, zerca grisoni ; et da Brexa, di ... . Come il capilanio di lanzinech li haveano scriplo li preparasse alozamcnto, perché veriano con 2000 lanzinech per andar in campo di la Cesarea Maestà ; a li qual haveano risposto che non haveano alcun ordine di la Signoria nostra, nè aviso di la loro venuta, ma sempre venendo come amici sariano ben veduti, etc. Da poi disnar, si reduse li Savii né fo allro Consejo. In questa malina, fo uno aviso et lettere che par grisoni habino mandato a rechieder il passo a la Signoria nostra, prometendo non far alcun danno, eie. Nolo. Eri gionse in questa lerra do oratori dii Gran maistro de Rliodi venuti per la via di Cliioza, i quali sono questi : fra’ Raymondo de Marchesuto baylo di Negroponle di nation barchinoncnse el fra’ Antonio de Ponzeli comendalor de Villanie© pavese. Et li andò contra il prior di s. Zuanc