449 MDXXIV, GIUGNO. 450 Sier Hironimo Baxadona, Sier Zaearia Bembo, Sier Antonio Bembo, Sier Nicolò Valier. Sier Lorenzo Miani, Sier Alvixe Foscari, Sier Hironimo Barbarigo qu. sier Andrea. 263 A dì 30 Zugno. La mallina fo letto le lettere di Roma secretissime con li Cai di X, che erano in zifra, di stimma imporlantia. Se divulga, il Papa voi luor Ferrara. Vene in Collegio il signor J.ines di Campo Fre-goso ringratiando la Signoria di haverlo satisfallo, di aver dato la so condula a’ so’ fìoli, offerendosi sempre con la persona e figli, per operarsi perque-slo excellentissimo Slado. Il Principe li usò grate parole. E1 qual si partirà e starà...... Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonta, ma prima questa malina si reduse il Collegio in camera, deputalo per aldir Alvise Formenton et Hironimo Balbi di Signori di notte. Itcm, si dice il Collegio voleno meller al Consejo di X semplice, si dieno far experienlia contra il Canzelier grando, over per quello i hanno venir a! Consejo. Unum est che si dice le cosse del ditto Canzelier non anderà ben, e sarà di certo privo di Canzelier el di esser Secretano. Item, feno Capi di X per il mexe di Luio sier Andrea Magno, sier Valerio Valier et sier Alvise Mocenigo el cavalier. Fo letto una lettera, con il Consejo di X con la Zonta, portata questa matina al Principe, scrita dal signor Zuan Francesco Pico da la Mirandola, data in la Mirandola. Per la qual scrive haver inteso la falsità fu fata in li soi ducali dopioni, et quelli esser slà banditi dii dominio nostro : di che si duo! grandemente, ma è senza sua causa, però che ha fallo relenir il suo maestro de la Zeca, et inteso la verità, quello ha fallo morir, licet si voleva redimer la vita con darli assa’ danari el li fosse taià solum le man, et lui non ha voluto per haver denigrato il suo honor, et ha confiscato lutti i soi beni. Et però prega la Signoria voy far proclama, lutti quelli hanno auto danno, però che per banchieri e allri è stà fallo tal inganno, e conira la soa volontà, si vengono a dar in nota, perchè sariano satisfalli de 1’ haver dii ditto maislro di zeca. Et cussi, ditto frale de 1’ bordine di san Domenico dovea portar in scriptis la proclama si dia far sopra di questo in questa terra. I Diani di .VI. San uro. — Tom. ZZIVI Fu posto una gralia di fsicr Bernardin Michiel qu. sier Mallo debilor de le 30 et 40 per 100, di su-spender i so debili. E non fu presa. Item fono sopra la materia della zeca, però clic fo quella Zonta, et disputala nulla feno, imo mes-seno la parie di levar li grossi tre per marca, et non Ih presa. In quesla mattina è tornato Conslantin Cavaza 263 * stato secretano al ban di Segna, eh’ è per il re di Hongaria, per causa che nel porto di Zara da soi fu preso alcuni turchi stali mercanti di qui, ovvero subditi dii Signor turco, el questo per corto corsaro chiamato.....et quelli portati lì a Segna, dove erano prosoni. Et zònto li fo honoralo assai, et exposlo a quel conte Piero .... la sua commission, fo contento far relassar do allri, qual suo compagno dice li havea comprati, etera andato in Hongaria a la corte. Promesse, tornato el sia, far eie. Sichè è sialo, da l’andar al (ornar, zerca zorni 15. Ozi il duca di Urbin capitanio zeneral noslro (o a pranso a san Benello a olia’ di sier Piero da Pe-xaro procuralor, con allri condulieri et capi et done invidate zerca 12. El fo ballalo poi disnar, et fatto il ballo dii capello, el la moier di sier Marco Antonio Venier da San Zuane levò il signor Duca, e cusì le altre donne levono di quelli condulieri e capi, et fino sier Marco da Molin procuralor e sier Marco Grimani proeurator, erano lì in manege dogai, fono levali el ballono. Sier Franeesco di Prioli procuralor tolse suso e non baiò. Et da poi il Duca partì el andò a veder la caxa di sier Alvixe Foscari e figli, qual per esser stato relor a Crema havia conlralo amicilia, dove li fo fato una bellissima colazion di confecion et fruite. Gionse in questa matina a bore 10 il reverendissimo Cardinal Corner a Chioza, vien di propinquo a Roma venuto per slafeta, partì Domenega poi disnar fo a dì 27 de l’instatile el vien per veder suo padre, che havia inleso stava mal a Padoa, el volendo passar a Corizuola, poi a Carrara et andar al Barco, si convene averlicenlia da li Provedadori sora la Sanità, la qual non voleva darla, el la Signoria li fe’ farla, et mandala a Chioza aziò havesse barche di condurlo a Corizuola. È venuto solum con..... persone. Ex litteris Nurimbergac 12 Junij 1524, dire- 264 ctivae domino Octaviano de Grimaldis. His in locis istis omnia sunt in molu, nam om-nes rustici Franconiae insurrexerunt contra eorum 23