207 MDXXIV, APRILE. 208 Di Sebinico, di sier Bernardin da cha’ Ta- iapiera conte, di......Come quel.......è a Scardona li ha scripto una lettera, qual manda in le lettere. Come ha hauto comandamento del Gran Signor che l’hoste è sotto Glissa non lazi danno alcun a nostri suhditi, et voi ben convicinar, e altre parole. Di campo, di sier Piero da chà da Pexaro provedador generai, date a Caxalin, a dì 11, hore 2 di noctc. Come erano alozali nostri li et esso provedador Pexaro havìa hauto la febbre, tamen si sentiva meglio, el che non hessendo medico de lì, havià mandato a Milan per uno medico, e I' orator li ha mandato un medico, speziane, etc. Ilem, scrive di la morte di Senestro da Narni capo di colonello, homo valentissimo, di l'ebre. Et come il Contili di Martinengo era amalato. Item, che Cesare Fregoso fiol dii signor Janes, qual era in la compagnia di...... volendo scaramuzar con l’inimici, era sta ferito di uno schiopo. Scrive, non potendo andar esso Proveditor in consulto dal Viceré, il nostro Governador andò solo; et par francesi siano alozali in Novara, over lì apresso. Item, scrive come inteso Verzelli era sta abandonata da francesi, qual è del ducha de Savoia, il Viceré volea mandar 1000 fanti spagnoli dentro. Di Milan, di sier Carlo Contar ini orator nostro, di 12, hore li. Come, havendo haulo lettere che il durissimo Pexaro provedador zeneral in campo havia haulo l'ebre, richiedendo se li mandi uno medico, andoe dal Ducha, el qual subito comandò a domino Scipion di Vechii, di primi medici di lì, che I’ andasse; el qual é parlido con uno special, spieciarie, etc. Item, scrive di grisoni che vie-neno olirà, etc. Di Bergamo, dì 12, hore 3 di note. Come, per ad visi hanno, grisoni ha fallo poco progresso, non sono venuti avanti se non un miglio, non si sa la quantità. Si dice sono numero 6000. El signor Renzo è con loro et li ha promesso darli una terra sul milanese a saeo; tamen non è da fidarsi e si fa de li a Bergamo tutte provision che poleno. Scrive liaver da Milan di la morie dii capitanio di colonel- lo Sanaslro da Narni, qual era homo valentissimo. Et per lettere del canee! ter di sier Tonni Moro capitanio di Bergamo, pur di 12, hore 3. Come hozi grisoni erano spenti apresso Leco per mia 5, ì quali erano venuti per vai di san Marlin territorio bergamasco per numero 5000, chi dice (Ì000, chi 7000, sotto quelli capi el signor Renzo di Zere e il capitanio Tegen e doi capitani francesi, il nome non se intende. Li qual grisoni non hanno torà un soldo, e par vogliano tornar a caxa perché li soi governadori di le tre lige non voleno i vengano ; ma zonto che fu il signor Renzo da loro, qual è suo capitanio zeneral a questa impresa, li ha promesso di darli la paga e darli a saco una cita et altri lochi. Scrive, lì a Bergamo si stà su continue provisione e di fanlarie. Hozi sono nitrati 4 compagnie di Brexa per numero 550, capi questi: Zan dal Sarasin con fanti 100, Zuan Alvise di Ugoni con 200, Zuan Alvise de Foratini con 100, Bortolomio Avogaro con 150. Item, vi è Bubon di Naldo con 500, Olavian suo fradello con 150, Damian di Tarsia con 300, Macon da Corezo con 300, il capitanio Cagnolo con 300, Sigismondo di Ferrara con 300. Scrive, il provedador Moro con il signor Janus, et il signor Za-nino di Medici stanno con le zenle a l’erta, et hozi se ha cavalcalo a sopraveder per li borgi, et il capi-lanio sier Tomà Moro era ussito di la terra el andato a sopraveder. Et per altre lettere di rectori, scriveno in risposta di quelle li fo scripte per il Senato, zerca dimandar li 6000 ducati a quella comunità, et dicono che, essendo in queste combustion di venir grisoni, pareriano il meglio fusse a sconrpro nunc. Fo leto una lettera di sier Antonio Venier pro-vedilor a le Gambarare, di cerio caso seguito de alcuni, quali erano banditi per Quaraulia el non so-lum non sono andati a loro bandi, ma etiam haveano amazà dona de Zorzi e Tonili suo fiol trovati lavorar sopra i soi arbori, come in ditte lettere si contien. Fu posto, per i Consieri e Cai di XL dar autorità al dillo Provedilor di le Gambarare di poter meter in bando li ditti nominali in la parte, di terre et lochi, etc., e di questa cilà, e con taia vìvi lire 1000 et morti lire 500, ol;ra le (aie soe prime; edam debbi confiscar i loro beni. Ave: 139, 1. 3. Da poi, feno venir suso tre che non era dii Con-sejo con le parte, et uno é di Pregadi, qual è sier Nicolò Valier, el sier Andrea Barbarigo fo a le Ra-xon nuove qu. sier Nicolò, sier Michicl Trun fo a le Raxon vechie et sier Vetor Minoto fo ai X oflìcii, come zudexi electi sopra certa differentia di creditori di dacieri dii sai di prima di l’anno ...... videlicet li heriedì fo di Gasparo Rosso apellanli di do senlentie fatte per li Provedadori dii sai, una 19 Dicembre 1517, l’altra 29 Zener, et li heriedi qu. Francesco Borii lo citadin padoan e li scontadori del ditto datio dii sai di Pailoa 1507, 1508, 1509 el 1510, et hessendo sta dispuià do volte, horcitadi non comparendo,