341 UDXXIV, MAGGIO. 342 hanno deliberalo non passar per ¡1 ponte di Pavia Texin, ma andar di fuora via, et il zorno seguente a Lodi. Dii ditto, di 12, hore 15, date a la Certosa di Pavia. Di esser venuto a disnar li, et lulla via 10 exereilo va di longo, et sono mia .... lontano di Lodi. Item, zerca lo acordo di Lodi, il Viceré ha serilo al ducha de Milan, etiam al nostro Governa-dor, non si concludi alcun acordo, perchè el voi li ducali 14 milia fo tolti per quelli di Lodi, et haver 11 signor Federigo di Bozolo in le man, etc. Da poi disnar, fo Collegio di Savii, poi vespero. Di campo, vene un’ altra man di 1 etere dii predito proveditor Pexaro, date a S. Angolo mia 7 apresso Lodi, a dì 13, hore 18. Come erano zonli lì et il proveditor Moro feva bular il ponte su Ada, el passerano Ada; si che sono mia 7 vicino a Lodi. Item, scrive la so’ opinion di cavalli lizieri nostri ut in litteris, et saria ben cassarli, et zerca fanlarie el altre parlicularità. Item, come il ducha di Milan liavia scrilo al Governador noslro non restasse di la conclusion di l’acordo di Lodi col signor Federigo, perché, per quanto aspetta a li ducati 14 milia voi il Viceré, lui provederia. Di sier Alvise Foscari podestà et capita-ilio, di 13. Come Andrea di Birago è pur in Castel Lion, el aspela il noslro exereilo per rendersi. Item, che ha per una soa spia, il signor Federigo da Bozolo si renderà al nostro Governador, el allre par-licularilà ; et coinè el fa vender li formeuti di la mo-nition, né voi altri venda che li ditti. Noto. In le lelere di campo é, come il signor Alvise di Gonzaga è quello che va in Lodi a parlar a suo barba signor Federigo di Gonzaga overo di Bozolo, qual fo fradello dii signor Iledolfo suo padre, e si Irata l’acordo qual seguirà indubitatamente. 203 * In questo zorno fo il perdon plenario hauto da questo Papa ; tamen non è di colpa e di pena, in la chiexia di santo Sepulcro, e dura queste tre fesle. Item, in la chiesia dii Spirilo Salilo e dura tutta questa settimana. Item, a san Fanlin uno perdon. El ai Carmeni in questi zorni è sia fato il capitolo zeueral, e falò suo zeneral maestro Nicolò di Cypro era vicario zeneral ; et ogni zorno è slà tenuto in chiexia conclusion per frali dii suo ordine ; ozi tene uno scolaro di domino Antonio de Santis chiamato......et le sue conclusion fe' bular a stampa. E nota : Il monastero de li frati fo preparalo e done vi va a vederlo. Vi è sta frati a ditlo capitolo da numero 250 e più. Ancora ozi, in 1’ hospedal de li infermi apresso il Spirilo Santo, poi disnar iusla il solito, predicalo fo batezato uno zudeo, qual è venuto di Alexandria con sier Santo Contarmi capitanio di le galie ; fo chiamalo Marco, trovò elemosina zerca ducati 20. E predicò uno frale orbo rumorista chiamalo fra’... da Napoli excellenlissimo homo. In questo zorno, per Collegio, fo scrilo in campo al proveditor Pexaro cassi 500 cavali lizieri, videlicet non li dagi più danari ; etiam per avanti fo scrilo al proveditor Moro non desse più danari a li fanti, et cussi etiam al proveditor Pexaro; si che '1 campo da se si andarà disolvendo. Nolo. Dii campo dii Viceré nulla se inlcnde dove el sia, perochè le zenle par non si volcano levar se non bavesse danari. A dì 16, Luni di Pasqua di Mazo. Fo le-tere di campo, dii proveditor Pexaro, date a Doaro a dì li, hore 18. Come domino Alvise di Gonzaga era ritornalo di Lodi, et parlalo al signor Federigo, et riconzalo li capitoli a suo modo, la copia di qual manda in le lelere, el riforma che ’I possi andar libere dove li piace ; con allre clausole di poter portar via le robe, eie. El il Governador noslro qual è rilornalo da Caxal da la marchesana di Monferà eh’ è sua parente, visto li capitoli è discrepanti in do cosse el arliculi, videlicet che ’1 Ducha voi lassi li presoni, e li danari fui hora hauti per dilli presoni sia soi. Item, lassi l’artillarie. Etiam voi che li nostri fanti, che fuzile in Lodi, averli in le man et poterli casligar, come ò i loro meriti. Di sier Zuan Moro proveditor zeneral in brexana, date a Bufalorum (?) a dì 14, hore 24. Come erano ritornali domino Alvise di Gonzaga, il conte Alcxandro Donado et Bcnedeto Mandolfo stali in Lodi et ritornavano in campo a San Anzolo dal signor ducha di Urbin ; el si poi dir li capitoli conclusi, tamen è ccrle dificultà; et scrive come hozi li nostri hanno scaramuzalo con quelli è in Lodi, videlicet dii campo di esso proveditor Moro, et è slà morlo uno noslro ballestrier, et preso Lorenzo da Bassau homo d’arme dii signor Jannes. Item, come si- leverà di lì esso Provedilor per andar a Palasco mia 2 più vicino a Lodi, per far el ponle al noslro exereilo. Di campo, di Santo Angelo, vidi letere di 204 Raphael Graliano, di 14. Scrive non scriverà difusnmcnle la perdita dii resto de l’artellaria che francesi hanno falla, et la passata loro di là da monti, talmente che se rieorderano di questa loro male intesa el mal guidala impresa per molti anni ; ma