357 HDXXIV, MAGGIO. 358 212 Capitoli per lo acordo et restitution de Lodi et suo castrilo, firmati per mezo de lo illustrissimo signor duca de Urbino cum il signor Fedrico marchese de Gonzaga, et primo: Che si iiabbia un salvoconduto da lo illustrissimo signor viceré de Napoli et da lo illustrissimo signor duca di Milano per doi gentilhomeni di epso signor Federico, acciò possino andar et ritornar sino a Susa a veder se lo exercito francese é passalo ultra li monti, et caso che lo trovi esser passato ultra li monti, overo che a Susa non sia lesta di exercito vechio o novo che venisse per far di novo impresa de Italia, li impresenti infrascritti capitoli et a"ordo alla tornala loro si infeudino esser conclusi, el il prefalo signor Federico debba liberamente e senza dilalion restituir la cita de Lodi in man di 1’ homo de lo illustrissimo signor duca di Milan, che se manderà a lai effecto ; et che se inlenda esser passato lo exercito- et se fosseno restala gente in Alexandria in nome dii re di Pranza. Che sequito lo acordo, il prefato signor Fedrico e gente sotto la sua carica, nel ritornarsene in Francia per il camino nel stalo di Milano, habbino per una sera in ogni loco, quelli acaderà arivar, il transito libero, lo allogamento el viluarie nel medesimo modo che hanno la genie propria de la sancta lega, el che sopra Tesino se gli facia un ponte aziò possino liberi expeditamente cambiare. Che tulli li pregioni, li quali hanno pagata la taglia overo non la barano facla a Phora che sarà concluso lo acordo, siano incontinente relaxali ; così anche quelli che sono homini di guerra de l’una e l'altra parte, a li quali non accade pagare taglia, siano lassati con quella parie di pagamenti che serà declarato per lo illustrissimo signor duca di Urbino. Cussi conclusi li capituli, si debbano restituir in mano dii prefato homo dii duca di Milano tulli li bestiami bovini predati per li soldati del prefalo signor Federico, e che in quel tempo se troverano in la città de Lodi; li altri bolini li possano portare a piacer loro nel partir che faranno di Lodi. Che ciascadun citadino et gentilomo di essa cità di Lodi, et qualunche altro dii sialo de Milano che volesse andar con esso signor Federico, possi andar liberamente securo insieme cum li altri. Che ritornato sia 1’ homo dii prefalo signor Federico, andarà a Susa, habula la sua cauzion et se-gureza, il dì sequente debba consegnar la cilà de 212’ Lodi in man' de l’homo de Io illustrissimo signor duca de Milano, et in termino di giorni 20 o manco, secundo, piacerà al prefato signor Federico partir di essa, e andar a suo viaggio liberamente cum tutta la sua gente, arme, cavalli, hagaie, e robe e cose loro di quai sorte siano. E perchè al prefato signor Federico non si gli è concessi bovi nè cari per con-dur le dille cose sue, sia in arbitrio di sua signoria lassar quella parie di esse ad esso signor duca de Urbino, che più gli piacerà, et simelmentc lassargli il caslello azò ne dispona come gli piacerà, et ch’cl prefalo signor Duca Iiabbia a conservar li liomeni de la dieta cilà de Lodi indonni cossi de la vita come de la roba. Che per observanlia de la conclusiòn e acordo de tulli li presenti capitoli, il prefato signor Federico debba dar idonei obstaggi in mano di lo illustrissimo signor duca di Urbino et dii magnifico et clarissimo missier Piero da cà da Pexaro procurator di Sanlo Marco et generai proveditor por la Serenissima Signoria di Venelia, li quali habbino a slare per cautela, che venuta la sopradelta chiarezza, lo acordo debba sequire secondo la capilulatione. Che per più segureza del prefalo signor Fedrico et genie che anderano seco, ultra li salviconduli di lo illustrissimo signor viceré di Napoli, de lo illustrissimo signor duca de Milano, de lo illustrissimo signor duca de Urbino, insieme con uno genlilomo di esso illustrissimo el excellenlissimo signor Viceré el uno di lo illustrissimo signor duca de Milano, vole acompagnarli fino che serano in loco securo; et se alcuni dì poi che l’liaverà compagnalo el prc-falo signor Federico, nel retorno ch’el farà il prefato signor duca de Urbino vorano ritornar con le genie di sua excellenlia, che possino liberamente venire securi fino nel stalo di la Serenissima Signoria di Venelia. Che tulli li sopradilli capitoli se intendino anche esser conclusi cum missier Andrea da Birago coi soldati el homini del Caslel Lion; per se habino da unire e cussi nel tempo partire et caulinare unitamente insieme con epso signor Fedrico. Et in fede de tulle le preditte cosse, il prefato illustrissimo signor duca de Urbino, magnifico et clarissimo pro-vedador di la Serenissima Signoria di Venelia, et il reverendo signor Marino Caraciolo prothonotario apostolico et cesareo oralor in Milano, et magnifico missier Carlo Contarmi orator veneto in Milano, in nome dii prefato signor illustrissimo duca di Milano, el come deputali el mandatari ad acceptare et coneluder qualunque capitolo cum il prefato signor Federico, come appare per patente solto scripte di mano