19 MDXXlV, MARZO. 20 9 Di Roma, di sier Marco Foscari orator nostro, di primo. Come ¡1 Cardinal Voliera stava a P usato el era pezoralo. Dii zonzer lì di monsignor di Beuret spagnolo per nome di la Cesarea Maestà, qual havia aulo audienlia dal Papa; el qual Papa mollo desiderava far paxe o Irieva tra questi reali: et che Pranza mostrava contentar a trieve, ma dilli cesarei dicevano che hanno auto lettere di l’lmpe-rador con nova commissione, qual credendo, fosse zonte in campo al Viceré, esso monsignor di Beurel era stato in campo, ma non le Irovò e sa certo era le lettere zonte a Zenoa, et che non le havendo, bisognava scriver in Spagna, eie. Item, che Franza manda a Roma a tuor confirmalione di benefìcii. Scrive come, per le cosse di turchi, per dar aiuto al re di Hongaria il Papa voi far descrition di fochi di le terre di la chiesia et melerli una tansa. La qual cossa si lien li popoli et romani I’ haverano a mal ; ma si (orano uno taion. Per il che il Papa manderà in Hongaria per aiuto di quel regno; oltra li ducali 40 milia portò il Legato, il resto fin 100 mila. Et voleva mandar uno chiamato el baron........ ma par il Cardinal Carnpese, va Legato in Germania, babbi scripto, che zonlo il sarà a la dieta di Norim-berg, lui manderà uno suo in Hongaria, et questo basterà eie. Noto. In lettere particular che vidi, par il Papa babbi concesso al Gran Maistro di Rodi prò nunc per sua habitatione Civitaveehia et Viterbo, vidéli-cet a lui e li cavalieri rhodiani. Item, esser zonlo uno orator di zudei, il qual fa gran proferte al Papa. Come il capirò, dirò di sotto. Fono lettere di Roma drimte a li Capi dii Consejo di X. Da poi disnar, fo Pregadi, et leto assà lettere. Di Brexa, vene lettere di 3, hore 4. Come, per uno mereadanle vien di grisoni, ha referito che de 11 non è alcuna movesta, ma ben era zonto do per nome dii re di Franza per farne 6000 con darli ducati uno per uno et il resto poi in campo zonti i sarano; ma che loro haveano dillo aver convenzion col Re preditto di venir 6000 fin 16 milia, ma che dieno aver tre page,sichè essi messi, uno di loro era partito per venir in campo. Scriveno, per esser il capilanio dì Valeamonica vechio, haveano mandalo uno altro ciladin de lì per Proveditor, et etiarn mandato nonlii da’grisoni per saper il lutto. Quello riporterano aviserà. Item, come in quella note a ore 10 era levalo il provedador Moro con il signor Janus et altre zenle. Vanno verso Oio al confìn di 9 * bergamasca, e questo per i danni hanno l’alto quelli erano in Lodi, et maxime a una villa ditta Codo-gno, etc. Di Crema, eliam fo lettere dì 3....... Da poi fu posto per sier Luca Trun el consier, certa parte di revocar la parie presa in Gran Consejo zerca chi amaza uno bandito, ut in ea ; la copia sarà presa qui solo. Et andò in renga sier Zuan Antonio Venier l’avogador in favor di la parte, ma non satisfece il Consejo. Et sier Luca Trun sopradilto andò a parlar per la sua parte. Et li rispose sier Lorenzo Orio dotor et eavalier, savio a terra ferma, et parlò ben. El con li Savii tulli mes-seno indusiar, et che questa altra selimana il Collegio, in pena ducati 500 vengi al Consejo sopra questa materia. Et iterum parlò dillo sier Zuan Antonio Venier, ma mal acceplo lo al Consejo. Et venuto zoso, sier Luca Trun in Irò con li Consieri in la parte di Savii de indusiar, qual ave: 177, 7, 1 di no, et fu presa, nè altro fu fatto in questo Pregadi. Et disputandosi questa materia, vene lettere di campo a hore 3 di note, di 4 dii mexe. Ma prima fo leclo lettere di sier Piero da cha' da Pexaro proenrator, provedador generai, et sier Carlo Contarmi orator, date a Gnmello,a dì 3, hore 8. Come a dì dillo, a hore 13 comenzono l’exer-cito a passar sopra do ponti ; in quel di sopra le fanlarie et cavalli lizieri, in quel di sotto le zente di arme in tre squadroni, il primo sotto il Viceré, il secondo sotto il duca de Barbon, il terzo sotlo il nostro Governador. et esso provedador Pexaro zonse a hore 18 lì al Ponte, et passò con li altri. Sichè a ore . . . di note tulli compiteno di passar Texin, et andono ad alozar li nostri a Grumello loco in campagna, spagnoli a Gamballò mia .... distante, et che nel passar mandono lutti li cavalli lizieri et altri fino a li stecadi de inimici a .... et francesi mai ussiteno, nè apparseno, etc. Nola. Per altre lettere prime di sier Carlo Contarmi orator, se intese francesi aver taià strade, in-tressà albori per metersi in forteza dovei sono; che è signal non veleno la zornata. Item, bisogna questo mexe ducati 36 milia in campo. Di campo, di sier Carlo Contarmi orator, di 2, hore 8 di note, gonte a dì 5. Dii passar Texin de li exerciti in quel giorno et esser stali tutti do li campi da hore 13 fin 15 a passar, et nostri erano alozati a Ochiobianco e Borgosansin e li spagnoli a Gambalò. Prima passò li spagnoli con li lanzinech, poi il duca di Barbon con le zenle italiane, poi il Governador nostro con le zenle nostre.