807 mccccciv, gran credenza, aperse al Pregadi alcune lettere drizate al Consejo dj X, il sumario di le qual sarano queste. Di Faenza, di ultimo, a li capi di X. Di uno messo venuto a lui da parte di domino Gasparo, Bartholarnio e Zuane Ramoratini, di primi di Forlì, quali governano quel stado. Dicono è servitori di la Signoria ; e di 1’ acordo falò col castelan iu ducali 12 milia termine 20 zorni, e lui porti 7 muli fuora, e in rocha resta 12, cannoni 6, 36 colo-brine e altre artellarie. Item, arme per 100 homeni d’arme etc., ut in litteris. E che uno di lori) Ramoratini intra in rocha per obslaso, e volendo la Signoria la torrà per quella. Tutta via, voleno la vita dii signor Antonio Maria, al qual se li dagi 50 homeni d’arme et.....cavali lizieri e da viver etc. Et però se li risponda per tutto marti, che sarà a dì 6 di fevrer; et che ’l signor Antonio Maria sta mal e non poi campar molto etc. ut in litteris. Di Ravena, di rectori, di ultimo. Di uno Zuan Baptista Biulzi citadin di Forlì, fratello di domino Piero Zuane, venuto a loro a dirli l’acordo eie. 388 ‘ È quasi in conformità. De li dicti rectori, pur al Consejo di X, di 3, venute ogi in Pregadi. Come il signor Antonio Maria sta malissimo, nè poi viver molto; e che vien a la Signoria domino Piero Zuane di Biulzi per nome dii signor preditto e di la terra etc. De li dicti, di 2, a la Signoria. Avisa lo acordo fato dii castelan di Forlì con il signor Antonio Maria, e avisa parte di capitoli, sicome li ha dicto domino Biaxio di Marlin doctor, citadin di Ravena, che ha aviso da soi di Forlì. Il sumario di la lettera scriverò di sotto. Poi fono ledi li capitoli di lo acordo fato ut supra, dati a la Signoria per sier Ector Contarini, acopiati qui avanti. Et ogi in Pregadi vene alcune lettere, qual è drizate a la Signoria, e lete domenle il Consejo di X era dentro. IH Rimano, di 2. Come à ricevute risposta zercha li balestrieri volea scrivesse el conte Lodovico Belmonte, et exequirà. Item, ricevete li ducati 1.000 con hordine non li toeha si non in urgente Jaisogno, e dice bisogna pagar li fanti, aliter ande-rano via etc. Item, di Cesena à aviso che la rocha è in acordo con l’arziepiscopo ragusino. Di Ravena, di 3. Come aricorda, a mandarli «danari a Rimino, è più securo mandarli per mar, per le zente sono a Cesena redute per il Papa. Item, manda l’inventario di .le artilarie e monition sono febbrajq. 808 de lì. Item, nove aute da domino Meleagro da For lì, che li scrive di...., dove l’è, videlicet che su quel di Urbin è stà ordinato zente, e il ducha li dà le arme, e nomina Latantio di Bergamo ; etiam si aspeta e) vescovo di Castello, et è stà comandato homini su,quel di Civita di Castello. Item, a Cesena è stà fato le cave a la rocha e fuora e dentro, tamen non fa operation alcuna. Item. la Murata, ut in litteris, nescio quid. Item, essi rectori di Ravena àvisano dii zonzer eri lì di la mojer dii capitanio di le fanterie. La visi-tono, e si partì la matina per andar a Faenza dal capitanio. Da Zara, di sier Hironimo Barbaro dotor et cavalier, conte, et sier Bartholarnio Marin capitanio, di 28: Come hanno dii castelan di Nove-gradi, e manda la lettera, murlachi la note passata esser corsi e haver depredato certe ville di animali. E lutto è achaduto per la pocha obedientia di domino Nico Paleologo e compagni, quali non hanno voluto dar i deputadi alozamenti a la compagnia di domino Zorzi Pagomeno, ni loro andar a la soa custodia deputada a Lavrana. El qual Paleologo è asen-tado senza saputa, e sopra questo lo carga assai, e li stratioti è mal in hordine e molti absentadi, unde dubitano ditti murlachi non fazino pezo; e quelli citadini poi la pace speravano viver in quiete, e hora sono depredati. Or la lettera di sier Andrea Capello castelano a Novegradi, di 26, hore 22, avisa aver inteso eri sera hore 4 di note morlachi à corso e preso animali 100, e la note sequente dieno corer, et sono numero 300. 389 Da Tussignan, di sier Alvixe Venier proveditor, di 29. Come, per homeni venuti di Forlì, à che hanno mandà a chiamar il signor Galeazo fo fio dii conte Hironimo per averlo electo per suo signor ; e il suo stendardo vien in rocha mandato per il Cardinal San Zorzi, è zonto a certo castello, videlicet a____ Fu posto per sier Antonio Trun savio dii Consejo, e sier Hironimo Capello savio a terra ferma, di scriver a sier Christofal Moro proveditor a Faenza, in risposta di soe di 29 al Consejo di X, in conclusion acepti el partido di Moratini etc., videlicet di aver Forlì, et che provederemo al signor Antonio Maria honoratamente etc. Ma prima fusse posta dita parte, qual fo fata nplar per il Trun a Zorzi Negro presto presto, è da saper che fu posto per loro savj la confìrmation di capitoli dii signor Astor di Manfredi promesseli per li proveditori, e li sia dato li danari etc. ut inparte. Et sier Andrea Venier cao