443 MDXX1V, FEBBRAJ0. 444 de loro rettori subito hanno sparalo a quella volta ile grisoni per intender la verità, tamen se crede esser una zanza. Nolo. Il Legalo è in questa terra, episcopo di Fel-tre, domino Tomà Campezo bolognese, eri se partì e andò a Padoa per andar a Verona a incontrar il reverendissimo Cardinal suo fradello, va legalo in Germania, qual dia passar per Verona overo per il veronese. F-t per il Collegio fo scrito a li rectori di Verona honori ditto reverendissimo Legato, lo acompagni el apresenti, et cussi dillo Legato. Ancora se partì l'orator di Poiana inleso la morte a Napoli di la duchessa di Rari a di 11 di l’instante, et hozi si partì per andar a luor il possesso di la città di Bari per nome di la serenissima Regina moglie dii suo Re et Olia fo dì ditta Duchessa, el unica soa herede, ancora che zà, stando mal essa Duchessa, vene a Bari e messe presidio e castellan nel castello; sichè si poi dir ha ver il possesso. El qual scrisse al Serenissimo Principe nostro supli-candoli volesse indusiar la expedition di Jacob lic-breo iucolpado di la truffa fata dii diamante a quel hebreo polono, per il che è in prexon a requisition dii Consejo di X e collegialo e datoli corda non confessa, fino al suo ritorno, dicendo aver cosse nove ili mostrar. El dello oralor l’altro zorno portò uno breve dii Papa a la Signoria in questa materia, recomandandoli molto caldamente questa cossa. A dì 20. La malina, venenosier Bernardin Ve-nier et sier Marco Antonio Calbo officiali a le Cazu-de, dicendo sier Domenego Gritti suo collega esser andà a la villa, el non poleno sottoscriver a li bolle-lini, perchè la parte voi (ulti tre sotto scriva. Et fo terminato butar uno Provedilor sora la revision di conti in so’ loco, el cussi fo butà sier........ Item, disseno non haver scosso di contadi di debitori se non zerca ducati 150; che a tutto il Collegio parse gran meravilia. Vene domino Ambruoxo da Fiorenza orator dii re Chrislianissimo in Collegio, dicendo zerca quel domino Coslanzo era in prexon, zoè retenulo in castello a Brexa, il qual par per deliberation dii Consejo di X sìa stà preso di lasarlo, eie. Poi disse che ’I persuadeva questo Slado a non esacerbar il suo Re e dar causa a li nostri amici poter interceder a Soa Maestà. Il Doxe li rispose con parole ze-neral. Di campo fo lettere, di sier Carlo Conlari-ni orator, da Casurano, date a dì 18, hore ... Scrive come la cosa de heri fo ben ordinata, et si se apizavano si haveva vitoria, per esser lutti li no- stri di bon animo; nè altro dice, sohtm che '1 ducila di Milan voria la Signoria el servisse de ducali 100 milia dando terre in pegno. Da poi disnar, fo Pregadi potissimum per lezer lettere, et fo letto le lettere soprascritte; ma da Constantinopoli non fo letto ledere che ’1 Signor fazi exercìto, perchè le fo lette nel Consejo di X con la Zonta, e terminato non le lezer in Pregadi acciò non si sapesse, e il Turco licenliasse sier Piero Zen orator nostro dicendoli: « Tu scrivi cosse di Slado, eie. y> Fo letto una lettera de Embraim bassà, data in Constantinopoli. Scrive al Doxe alegran-dosi che per la sua bona fama è slà fatto Doxe, e dimanda li fazi comprar in tutto 28 caxache dì seda e di a'tre sorte, che darà il costo, ut in litteris. Di Traù, di sier Domenego Pizamano conte fo letto lettere, di 5. Con quelle nuove dii venir de turchi sotto Clissa, et quello li ha mandato a dir il sanzaco, qual voria li fosse apresentà ducati 80 come fo presenta a l’altro sanzaco, zoè presenti per dilla valuta, ut in litteris. Noto. In le lettere di campo scritte di sopra, è 262 questo aviso di una scaramuza fata con francesi e cavalli lizieri a di 16, adeo fo cridà in campo a l’arme et ludi si armono, ma fo quietà pertiò che '1 marchexe di Pescara, andato verso francesi con le fanlarie, quelli rebatè in Bià. Di Crema fo aviso, quelli di Lodi esser ussiti. Andati a Caravazo atendeno verso Cremona per dar soccorso a quel castello. Di Hongaria, fo letto più lettere di Vizen- 263u zo Guidotto secretarlo nostro, le idtime sono di......, date a Possonia. Come è nova de li che ’1 Turco questo anno luò impresa conira quel regno certo, et tamen poche provision si fa. Sperano che la dieta di Nurimberg li dagi aiuto et ha elecli do oratori a la dieta dieia, videlicet lo episcopo Lauriense et domino Ambruoxo Sarchan, quali parliti sono overo parlirano presto. Item, par che in Slesia è stà cazalo quello episcopo era et fato uno altro episcopo di la falion luteriana, per il che, per quietar quelli populi, che il forzo sono luteriani, il Re con quelli dii suo consejo hanno mandati do oratori, videlicet il marchexe di Brandimburg et domino Filippo More episcopo di Cinquechiesie, et questo perchè il Re voi aiuto di Slesia contra turchi. Item, scrive che quel capilanio di exercilo chiamalo fra Paulo Tomier arziepiscopo Colocense overo de (1) La carta 262* è bianca.