139 MDXXIU, OTTOBRE. 140 questi liQDiini d’arme presi ne son 20 di la compagnia di monsignor l’Armiraio, et li altri di la compagnia dii fiolo dii signor Ruberlo de la Marca, et etiam forono presi 4 cariazi di domino Galeazo Visconte cargi di victualie, in modo che vedendo il popolo de Milano al continuo la scaramuza succedere con l’aiuto de Dio in bene, mollo più se inanima e piglia ardire. Il capitanio Arehon, latito Mistimalo per sua diligentia et experieulia di 1’ arte militare, ha di novo fabricato uno altro cavalier molto grande, longo più di braza 124, allo assai et grossissimo, sopra il qual dovea far tirar 8 bo-76* che de artellaria per offendere il campo inimico, et si pensa beri desse principio a scaricare, perchè qui a Bergamo se odile assai colpi Irazer de verso Milang. In Milano se diceva, per avisi di Piamon-te, il re di Pranza esser parlilo da Lion et andava verso Paris. Si lien lo esercito, è a Cassano, francese, doversi levare et melersi apresso Milano per meglio obsediar quella terra, c forsi per far expe-rientia de uno arsalfo molto desiderato da quelli dentro. A Cassano è slà levato il ponle sopra Adda dii tulio, ita che loro di Bergamo si reputano se-curissimi. Scrive, da poi disnar è parlilo lo illustrissimo Governator, et il clarissimo Provedador ze-neral con la compagnia loro per Marlinengo, et è rimasto li in Bergamo tulli quelli che erano prima. È da saper. Per avisi dii Provedador zeneral e di Crema, francesi sono apresso Milan alozati, fanno, olirà li repari grosissimi fati, etiam case di legname coverte,eh’è signal voglino invernar; et par habiiio dato danari a le zenle, e ancora ne son restati di altri danari. Noto. Eri, volendo lo episcopo di Torzello riformar li monaslerii di le Contrade, come ha falto il Patriarca in questa terra, vi andò lì a Torzello sier Piero Contarmi avogador di comun, sier Ja-flomo Michiel da san Canzian, e sier Antonio Ve-nier qu. sier Marin procurator, è sopra li monasteri, electi zà uno anno per il Consejo di X con la Zonta, il terzo sier Benelo Gabriel è anialato, et vi era etiam ditto episcopo nominalo domino Hiro-nimo di conti di Porzil. Et vi messeno 6 monache Irate dii monasterio di saula Catarina di Mazorbo Observanle ad habitat’ ivi, havendo partito il monasterio per 1’ habitar di esse Observante, videlicet il dormitorio nuovo con quella parie e l’orlo di qua, . e fato il modo vanno in chiesia a dir i loro officii, dandoli il reslo di le intrade, et a le Convenlual le so parte conte prima. Nè possano più acceptar alcuna monacha convenlual. Sono vestite Conventual fin qui numero ... È abadessa domina Mariella Quirina. Vi mirò etiam .... converse di diio monasterio di santa Catarina, et fata priora di delle una Sa lo di sier Hironimo Marin. Le altre andate sono: un’altra soa sorella, do Pixani fie di sier . . . . ., una Mosta, fia di sier...... Di Buigo, di sier Nicolò Tiepolo dotor, si 77 ave lettere questa matina. Ha avisi di Ferrara, il signor Duca, qual è a Rubiera, pratica col conte Guido Rangon è in Modena dargli per moglie una Ba naturai fodil Cardinal suofradello, con dola ducali 10 milia, che tanto li lassa il Cardinal, e inlrada a lui ducati 300, et farlo suo locotenenle zeneral di le so’ zenle e li dagi Modena. Et par il signor Prospero aiuta il Duca ad otenir l’intento suo, con con-dition torni a Ferrara, e il conte Guido con le zenle 1’ ha vengi a la volta di Lombardia et passi Po, et vengi a Lodi. A dì 26. La malina fo lettere dii provedador Emo di 25, hore . . da Chiari. Come il si -gnor Renzo feva le spianade verso Monza et francesi fortificavano Novara, e davano danari a le so zen te. Veneno iti Collegio, iusla il consueto, li oratori di l’Imperador et di Milan. Noto. In questa malina in Rialto, sodo il porlego, a bona hora vidi scriplo molle lettere grande di carbon in vituperio di banchieri et di alcuni allri, et di una Cornelia Griffo è con sier Piero da Moliti dal Banco, videlicet: sul banco di Capello e Ven-dramini: « Rancho di Anseimo Mandolin » e pezo; banco di sier Mafio Bernardo: « Banco di buzaron » ; su quel di Molini: « Banco de nulla tenentis * ; su quel di Prioli : « Banco di ....(?)» Et quello fo scritto sul Pixani era sta dispegazado. Item : « Cornelia Griffo, eh’ è in lai repulation, sapiale è una pu-tana Irisla, per aver fato Boli un milion. » Item : « Cornelia sarà la lo ruina, Piero da Molini » I-tem, « Polo Zigogna di cui si fa gran slima, fu a cha’ de Eugenia putana eh’ el fé la cusina ». Item: « Polo Zigogna panzon da vermi e merda, buzaron » con cazi e altro; cose vergognose. Non so se li Avogadori faranno provisione. Et sier Nadalin Coniarmi provedador al sai vene a Rialto e mandò fachini con acqua a far dipenar, tamen ancora par le lettere. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta da Roma et di la terra, et prima fono con la Zonta di Roma su le cose di Ravena, intervenendo un Tavellate è qui, et sier Alvise Diedo, qu. sier Francesco, dotor, ha possession a Ravena. Et disputala la ma-