305 smxxm, DICEMBRE. gnor turcho, qu. sier Catarin el cavalier . . . , . . . . 111. 98 Sier Andrea da Molili dal Bancho fo capilanio a Boriilo, qu. sier Mario.........121. 85 Sier Polo Valaresso el Grondo è di la Zonla, qu. sier Gabriel . . . 122. 87 Sier Alvìxe di Prioli fo provedilor al Sai, qu. sier Francesco . . . 87.117 Sier Mafio Lion fo avogador di co- mun, qu. sier Lodovicho . . . 102.106 t Sier Toma Coniarmi fo savio a terra ferma, qu. sier Michiel. . . . 136. 64 f Sier Lorenzo Orio el dolor e cavalier, fo ambasciator in Bongaria . .125. 87 Sier Troian Bollani, qu. sier Biro- nimo.........91.119 Sier Nicolò Salamon fo avogador di comun, di sier Michiel. . . . 112.116 Sier Donado de Leze, di sier Michiel .....• . . . 91.114 Sier Bironimo Polani el dotor, fo di Pregadi, qu. sier Jacomo . . . 107.102 Sier ¿acharia Bembo fo a le Raxon vechie, qu. sier Daniel. . . . 118, 91 181 f Sier Zuan Nadal Salamon è di Pregadi, qu. sier Thomà ... . 127. 82 non Sier Santo Trun fo savio a ter-r trini, qu. sier Francsco . non Sier Filippo Trun fo synicho in Levante, qu. sier Priamo. . Fu posto, per iSavii tulli, dar a PieroColiva mo-doneo gralia de esser interpelre a la Zefalonia, qual à di salario ducali do al inexe in vita sua poi la morie di Manoli Liveri. El a l’incontro, sier Francesco Foscari el consier voi, alento eh’ el dito Piero è sta alias beneficiato in conto di modonei e non si sa s’il sa la lengua, che morto questo interpelre, quelli danari vengi in la Signoria aplichali al fabrichar la forteza. Et andò in reuga sier Zuan Alvise Navaier Savio, a terraferma, e narò li meriti di questo povero modoneo eie. Niun li rispose. Andò le parte : 28 dii Consier, 137 di Savii. 3 di no, 5 non sincere. Et fu presa la parie di Savii. Di sier Carlo Contarmi orator nostro a-presso il Viceré, fo lettere di Pavia di 24. Come il Viceré dice si voria unir con le noslre zente, e altri discorsi : tamen par non babbi molla praticha di la guerra. Ba fato la monstra a li fanti zoè 3000. I Viarii di M. Sakuto. — Tom. XXXV. Quelli erano in Modena hanno fato bella monslra ; ma li soi non sì bella ; el aspetava le lanze sono a Bologna, e dava danari a le fantarie. Item, lì a Pavia è domino Antonio da Leva qual è degno capilanio; et altre parlicularilà. 11 conte Guido Rangon nè altri capi di la chiesia è venuti ancora ; la causa, il Viceré si meraviglia eie. Item, aspeclava zonzese il marchese di Pescara, che vien di reame. Scrivo dii zonzer lì domino Baldisera Signorelli vien dii nostro campo dal Viceré per nome dii Governator nostro; qual havia parlalo col Viceré, el qual li havia diio aspeclava il ritorno dii suo nonlio mandalo a Milan, e che lui voleva esser il primo eie. Da Milan si ave aviso per lettere di 23. Come era slà dato alarme et sonalo campana martello in la terra, et questo perchè era slà dito francesi venivano verso le mure ; et eh’ el Duca havia mandato alcuni noncii a Pavia dal signor Viceré per visitarlo e conferir insieme. A dì 29. La mattina: non fo alcuna lettera, ma grandissimo fredo. Vene li oratori cesareo et yspano, et ave audienlia con li Cai di X. Traiano cerla materia, nescio quid. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla in materia pecumaria, el preseno luor certi danari dii Monte nuovo e ubligar altri per mandarli in campo eie. Item, [tessendo morto Nicolò di Aprii era scrivan a li Auditori vecliii novamente, elqualpodio è perse la sua gratia nel Consejo di X con la Zonla, voleva dar 700 ducali e suo fìol succedesse in suo loco poi la sua morte ; hor si dice si troverà ducali 2000 e più, perchè la vai nello ducali... a 1’ anno. Et fu preso di vender il ditto officio per i Savii sora le aque, con la condition dii suo officio, con questo non si possi dar per meno di ducati 1500, i quali tutti siano per lo armar e disarmar di le galìe, ut in parte. Di campo, di sier Lunardo Emo proveditor generai, da Martinengo, fo lettere di 27. Come le cose sono al solilo. Arona si mantien valentemente. Il signor Renzo non fu ferito et mancho fo morto quel monsignor Memoransin; ma ben do altri capì. Item, volendo andar il capitanio Archon, Zanin di Medici con domino Bironimo Moron fino a Pavia per esser a parlamento con il Viceré e tra -tardi l’impresa, al qual Viceré il nostro Governador havia mandalo domino Baldissera Signorelli, hor francesi si messeno in arme e pocho manchò non prendesseno li diti. Adeo in Milan fo sonà la campana granda e tulli si messeno in arqae, etiam il Ducha, et andono a la porla et non fo nulla. Sohm 20 per cazarsi