79 MDXXIII, OTTOBRE. 80 vili ve assicurale de ogni danno ve potesse occo-rer, perchè mai dal canlo nostro non siamo per mancharvi de ogni favor et soccorso. Sichè mete-tive ben in hordine, et superate con la vtrtù vostra alli bisogni vostri, et farete certi questi fedelissimi citadini, che li exerciti francesi de necessità se ne convien andare, perhò voglino provedere al bisogno suo, et che non voglino esser preda de li sui inimici, perchè venendo a quelle parte li dicti francesi solum sariano per depredar et non per altro effeto. Pertanto exortarete quelli fedelissimi citadini che voglino cum la sua solita fede far ogni debita provisione a conservarsi, perché nui se avie-remo con lo exercito a quelle bande, et semo per darli ogni favore et soccorso et non mancharli in aleuna cosa, etc. Ex Castris fcelicissimis, apud Varoìam Gisi, die septima Octubris 1523, hora 24. Subscriptio : Joannes Maria Urbini dux etc., gubernator generaìis illustrissimi Domimi etc. Leònardus Aymo provisor generaìis. Di dicti rectori di Bergamo, di 10. Da novo non si ha altro di quello hanno scripto questa note, salvo uno exploratore, gionto hora da Milano, ha afirmato francesi mollo gaiardamenle provedersi et di vicluarie et de strami et altre cose che bisognano nel loco di Novara; che dimostra voglino star in guarnisone. La cita de Milano sta al solito de bon et valoroso animo; non li inanella victuarie, ha l’usato mercado. Lo illustrissimo signor ducha di Urbin et Provedador zeneral hanno scripto a loro rectori 41 volerli mandar fanti 600, capi li strenui Savastro da Narni et Zanin Albanese et li expectano con desiderio: etiam che fermamente lieneno non sarà bisogno, pur si fà ogni possibile provision per assai respecti. Quelli de Milano haveano fato a porta Romana un cavalier, over uno bastion alto, et lì posto molta artellaria con qual batevano verso sguizari, et li faceva assai danno, per il chè forno astreti a meter artellaria a l’incontro et batter ditto cavalier, qual hanno minato, senza perhò alcun danno de quelli dentro. Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà mio fradello, havi lettere di 10, hore 2 di note. Come li francesi sono a Soresina et Castel Lion ; si dubita non voglino far experientia a Sonzin, il qual però è ben provisto. Si spera non faranno nulla. El marchexe di Mantoa è a Cremona ; el nostro campo dove 1’ era, ma lien si leverà doman et an-derano a i Urzinuovi. Et per lettere adesso ricevute di campo, fate hozi, di domino Scipion di Provai ch’è lì per questa comunità, scrive come monsignor l’Armiraio capitanio di le zente francese eh’ è soto Milan, ha scrito a questi capitanio Baiardo et signor Federigo di Bozolo sono a Soresina, che i vadano presto a conzonzersi con loro per ha ver hauto co-mandamento di passar li monti, respecto che ’I ducha di Barbon, qual è soto Digiun bona terra del re di Franza con fanti 20 milia. La qual cossa, si sarà, è optlma nova. Di sier Lunardo Emo provedador zeneral, date a Varola Gisa, a dì 10, hore 5 di nocte. Scrive questo inslesso, che francesi andavano di longo chiamati da monsignor l’Armiraio ut supra, si ilice per conzonzersi sotto Milan. Di danari zonti in campo altro non dicono di quello si have per Zuan Gobo corier, a bocha. Di Buigo, di sier Nicolò Tiepolo podestà et capitanio, di 10. Come il ducha di Ferrara con le sue gente era sotto Rubiera, et da quelli dentro ha putido le so’ zente alcun sinistro, ut in litteris, et ... . In questa mattina, vene in Collegio uno candioto da la Cania, zovene di anni.....nominato Ale- xandro Pagali, fiol di.....benemerito di la Signoria nostra, qual suo padre, ch’è a la Cania, armò dii suo alias una meza galìa etc., et novamenle li 41* è sta concesso per il Consejo di Pregadi poter andar soracomito per 5 soracomitarie, et 1’ officio di.... Et vene vestilo di velulo cremexin alto e basso a manege a comedo, acompagnalo da alcuni zenlhi-lomeni, et il Doxc lo fece cavalier et li messe li spironi sier..... In questo Gran Conseio fu fate tre cosse da far noia. Prima fo publicà per il Canzelier grando, per esser slà cussi scripto sopra il libro di le proposte di far do al luogo di Procuratori, con dir in luogo di nobelhomeni sier Nicolò Mozenigo e sier Andrea Marzello che compieno; la qual parola nobelhomeni non si suol dir. Item, fu fato Provedador sora i conli in luogo di sier Stefano Tiepolo à refudado, il qual officio non si poi refudar soto gran pene. Item vidi sier Vicenzo Capello, qual refudò Consier di Canareio poi acelado ducha in Candia, nè poteva vachar la consejaria, nè lui refudar, e tamen l’andò in scurtinio a ballotar eie.; sichè ogni cosa va come la va. È da saper. In questi zorni si have aviso, a Mar-seia per francesi esser slà relenute do nostre nave