293 MDXX1II, DICEMBRE. 294 Corner so cugnado.di sierZorzi cavalier procurator siati a Roma con soi fradclli cardinali in conclavi ; et con loro erano sier Zuan di Cavalli qu. sier Nicolò. Et è da saper. Ditto sier Zuan Corner lochò a Roma di scomesse 20 per 100 che ’I Cardinal Medici non saria Papa ; sichè à perso dii suo ducati 800. Etiam il Cavalli have uno cavallo valea ducati 20 a pagarlo 100 quando el Medici sarìa Papa; sichè ha perso il resto. Et è andati in questi zorni a Roma sier Hironi-mo da cha’ da Pexaro qu. sier Nicolò è proveditor sora i officii, et sier Carlo Capello qu. sier France-cesco el cavalier è zudexe di Proprio e amici dii Fo-scari orator nostro, et vederano Roma e le cerimonie si farà queste feste di Nadal de lì ; (amen è grandissimi frodi. A dì 24. La malina, fo letere di campo. Al solito nulla da conto. Item, si have come li 3000 lanzinech doveano venir in aiuto di Milan erano slà scripti in Alemagna zoé di sora Trento; e tutto, ma voleano tre page. Vene in Collegio sier Nicolò Zorzi qu. sier Antonio el cavalier, venuto capifanio di Raspo, vestito di scadalo, in locho dii qual andò sier Alvise Be-neto, et referite di quelle occorentie di I’ Histria. Da poi disnar, a l’hora debita, el Doxe con li oratori, Papa, Imperador, Franza, Milan, Ferara e Mantoa et altri invitati Sabato al pasto, licei sia zor-nata di pesse, fono in chiexia a l’officio c la messa, qual fu solenne et con gran luminarie ; fo compila a bore 2 e meza di nocte. È da saper. Niun di quelli fo di XL1 è slà invidati al pasto, solum sier Piero Boidù che era fuora di la terra a l’altro pasto. El Doxe havia la sua vesta di veludo cremexin col manto di raxo a feneslrelle. El nota. Invidò 1’ orator di Franza che zà più zorni non è stato, intervenendo queste discordie con l’Imperador ; tamen a questo pasto l'ha voluto invitar, et questo con voluntà di Legato et di li oratori cesareo e di Milano, dicendo li oratori non die-no portar pena si ben tra loro li soi signori sono in guerra. A dì 25. La matina, fo il zorno di Nadal. Il Doxe fo in chiexia a la messa vestilo di veludo cremexin. Et da poi disnar, havia di sopra la vesla damaschili cremexin, fodrà di fianchi per esser più calda e liziera, uno manto nuovo di soprarizo d’ oro bellissimo, qual Zuan di Jaeomo 1’ ha fato far, braza 32, che li à costà ducati.....il brazo; et havia il ba- varo di sopra; il qual manto era fodralo de armeli- ni; et una barela in capo nuova fata a ago d’oro o cremesina con uno fior suso. Eravi li oratòri sopranominati. Portò la spada sier Nicolò Venier va ca-pitanio a Padoa ; fo suo compagno sier Antonio da Mula el governador di l’intrade, tutti do vestidi di veludo cremesin. Eravi solum 4 Consieri; manchò sier Francesco Foscari e sier Lucha Trun. Etiam manchò sier Zulian Gradenigo cao di X,qual per le gote non poi caminar. Era etiam solo uno Procurator in veludo cremexin, sier Domenego Trivixan, di tanti Procuratori sono: et poi li altri invidati, tra li quali fono 4 senza titolo di Pregadi, sier Francesco da cha’ da Pexaro qu. sier Lunardo, sier Vetor Mo-rexini qu. sier Jacomo, sier Marin Dandolo qu. sier Piero et sier Piero Barbaro qu. sier Jacomo. Poi altri al numero zercha 50. Predichò a san Marcho a la Signoria uno frale di san Zane Polo chiamalo maestro Nicolò da le Rippe, di l’ordine di Predicatori. E da poi andono a san Zurzi Mazor a vespero iusla il solito, dove si dice è il corpo di san Slephano prolhomartire in l’aliar grando; ma non si vede. È da saper. Tutti li comandadori ordinarli fono vestili di nuovo con mantelli biavi per l’oficio di le Raxon vechie iusla il solito, i qual sono numero .... Di campo, fo letere a liora di nona, da Mar-tinengo, dii provedador Emo, di 23. Nulla da conto, nè nova alcuna da scriver. Di Pavia, di sier Carlo Contarmi orator nostro, fo letere di ... . Dii zonzer li il Viceré con 3000 fanti, tra li qual sono quelli erano a Modena, il forzo schiopetieri, 100 lanze di soi zenthi-lomeni ; et 400 soe lanze è zonle a Bologna et li darano danari. Et altri coloquii hauti insieme, sico-me dirò di soto. A dì 26, Sabato, fo san Stephano. Fo letere 174 * di campo, di 24, horc.....da Martinengo. Come, hessendo alozato il conte Borlolomio da Villachiara, è soldato dii ducha di Milan, capo di 300 cavalli lizieri, in uno locho chiamato......par francesi e altri foraussiti erano in Lodi sono ussiti molto grossi et svalizato da 200 soi cavalli, e lui è scapolato; sichè vestilo da vilan è fuzilo via. Di Crema, di sier Alvise Foscari podestà et capitanio, di 24. Scrive questo instesso, e come erano sta svalisali da 400 cavalli ; tamen la sua persona è scapola. Di Bergamo, di 23. Come di novo nulla zè. Il signor Prospero in Milan era pezoralo. Il campo francese era sotto Arona, par sia levato, eie.