89 MDXX1II, OTTOBRE. 90 zelile. Diceva haver 100 homini d’arme, ma non ha trovato 50, et 1’ ha fata a Pogioreal. Eri tamen molti zenthiloineni napolitani doveano andar con lui, et partirsi ozi ; ma non é partito. Vene 1’ orator cesareo in Collegio, dicendo ha* ver lettere di Roma, instando molto, come sempre ha instado. Vene l’orator dii marchese di Mantoa, con avisi hauti dal suo Signor marchexe, qual è a Cremona etc. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria e Cai di X e Savii per aldir li Savorgnani, et nulla fé. Di campo, da Varala Gisa, fo lettere dii provedador cenerai Emo, di là, hore à di note. Come inimici erano levati quel zorno, come scrisse la ma|ina, et pareva tendesse verso Cassan, tamen li exploratori ancora non erano tornati, etc. Di Creata, di sier Alvise Foscari podestà et capitanio, di 13. Come inimici si dice voleno andar a tuor Trezo, per devedar lo victuarie che per quella via vanno in Milan, et poi unirse e venir a slrenzer Milan; et altre particularità ut in litteris. Di Bergamo, vidi lettere, di 13, hore 5. Come de lì ha pioveslo podio sii zorni. Roggi il campo francese, era solto Cremona, è venuto a Cof, An-tegnan et Fontanella lontani di Pergamo miglia 16 a le confine del territorio, et hanno le sue artigliane in uno prato tra Cof et Anlegnan, et hoggi li sui eavalli sono scorsi fino a Romano et hanno spogiato alcuni poveri da Romano. Scriveno, li a Bergamo stanno di bon animo et sperano non siano per darli disturbo alcuno, tamen non restano di far tulle le debile provisione possibile, usando essi reclori ogni sollicitudine. Hanno in quella cita 800 boni fanti usa-di, el più de 1000 valesiani, et il Provedador zeneral ha inviato tre altre compagnie de fanti con promissione de mandarne lì altri, secondo come sera el bisogno. E si tien esso Provedador non sia per inanellar di ogni gaiardo pressidio. Questa nocle el signor Camillo Ursino mirerà in quella cilà la sua persona, el damatina intrarà la sua compagnia, qual è di cento lanze. Da Milano al solilo stanno di bon animo et non lemeno l’inimici, el de victuarie non patiscono, perchè hanno 13 onze di pan al soldo, eh’ è 16 pi-zoli di nostri; sichè non hanno carestia. Di altra sorte de victuarie ne hanno in abondantia, sieome non vi fusse lo assedio atomo. Ogniuno alende a fare le sue faSende, et le botege stanno de continuo aperte. Quello capitanio Arclion ha fatto quelli doi cavalieri con li quali baie nel campo et fà gran danno a nemici, et cussi ancor francesi hanno facto una pianta de artigliarla conira dicti cavalieri, et per 47 * una parte et l'altra è slà tratto de grande arleglia-rie, et si dico in Milano che quasi è slà morto el gran Armiragio, che una artollaria li amazò uno suo zenlhilomo apresso a lui. Heri spagnoli ussileno fuo-ra di Milano al dispetto di soi capetauei, el feeeuo una gran scaramuza, che ne sono morte molte persone dj una parie et di l’altra. Copia di ima lettera di Roma, di 10 Octubrio 1523, scrita per un Hironimo Fixani è in caxa dii Cardinal Fixani, a Francesco Spinelli drizata. Sono sta falli doi seurlinn Giovedì el Venerdì, el non è reussito alcuno, perchè invero, per quanto se dize, sono sta fati prò forma. Medici con li sui couiurati sla saldo el vole fermo sopra di sé, el fino non si chiarisca lui, non è possibile far pontefice. Li altri coniurati stanno pur saldi. Li francesi non vogliono altri per adesso che Eliseo el Voliera ; ma dicono che chiariti che sarano de questi doi non possano reussir, eajerano sopra Farnese. Si iudica anco babbi a far Medici con li sui coniurati. Per Farnese sono anche la Valle el Jacobaliis, che pur hanno mollo bono. Si dubita il scorer qualche giorno. Hanno deliberalo questa malina li prelati soprastanti al conclavi, non si porti da mangiar per la malina. Hormai sono 10 giorni, et si doveriano expedir. Giovedì si levò una fama che si dovea publicar Farnese, poi andò biandio. De 18 che era in Banchi gallò a 40, tamen di poi è tornalo a '20 et 25 ; e questo è quanto che se ragiona. Da Modena se ha lettere di 7, come si lenivano da valenti homini e che haveano bauli li danari per li spagnoli et »spedavano quelli per li italiani de Lombardia. Doveti intender meglio di noi. Moggi è sta dillo esser slà scurlinato Jaeo-batiis questa malina: chi dice ha haulo voti 17, el chi "23, zoé 18 voli et 5 accessi, che se cussi fusse saria slà un gran chè ; ad ogni modo ha bono. Diniaa se intenderà il certo. Per Roma le cose vanno pacifiche ; de sondi se ne fanno pochi, pur spero Ira mis-sier Marin ed io ve ne mandaremo. Seconda. 48 Scomesse in banchi. Volterra 5, Flisco 8, Gras-sis 8, Medici 10, Farnese 22, Jacobacio 4, Valle 5, Manlua 4, Cortona 4, et qualche cossa più et meno. È da saper : In questi giorni è slà tai.to gran pioze in questa terra, e la nocle et ancora in giorno,