435 Ì1DXX1V, FEBBRAIO. 43C Di Roma, dii Foseari orator nostro, dì 11, 12, 13. Come il Cardinal Voliera stava pur con la febre. Item, che ’I Papa, persuaso lauto da li cesarei havia mandalo altri 30 milia ducali a Mila» per pagar le zenle, et lauda molto la Signoria nostra di P aiuto dà, e quelli cesarei è satisfatti dii nostro e-xercito. Item, hanno lettere di Ingalterra di , come quel He a tempo nuovo faria grosso exerdto per passar su la Pranza. Item, il Papa, inteso il Turco feva zente per l’impresa diHongaria e armala, havia rivocato li danari è in Hongaria, che scrisse al Legato li mandasse a Roma, e voi si spenda in aiuto di’quel regno. Item, che la peste pizegava pur a Roma, et che la duchessa di Bari fo fia dii re Alfonso di Napoli e moglie del duca Zuan Galeazo Maria et suocera dii re di Poiana era morta a Napoli a dì 11 ditto. Item, che San Marzeo e il Carpi oratori francesi erano stati dal Papa, dicendo haver mandato zeneral dii Re di far il tutto, tamen nulla si faria e il Papa averli ditto voler esser neutral, et P orator Pazeo anglico par babbi mandato dii suo Re, e il Papa spera si concluderà le trieve. Item, il Papa ha gran paura di Martin Luter. Et che P ar-ziepiscopo di Capua havia dillo a P Orator nostro, presto francesi pasarano Texin overo sarano roti. E che ’I duca di Sexa ringratiava la Signoria di quello la fa. E P oralor di Franza havia ¿letto la Signoria non doveria far tanto etc. Di Franza, di sier Zuane Badoer dotor et eavalier orator nostro, date a Briglia una zor-nata da Lion, a dì 16 Zener. Come il Re, qual si trovava a .... li havia scritto et mandato a dirli andasse a trovarlo; el qual Oralor ancora fusse mal disposto di la persona si meteva in cairiin; e che de lì molto se temeva de perder el sialo de Milan. Et havendo il Re inteso quello ha fato la Signoria nostra in favor de P lmperalor e duca de Milan, Soa Maestà è mollo sdegnata, el atendea e havia fatto provision per la impresa predila. Di campo, di Cusirano, di sier Carlo Contarmi orator, di là, hore 17. Come francesi stavano mollo streti ; lì nostri li andavano fin sora i stecadi, et loro non si moveano. Item, scrive che nostri voleano andar a veder di tuor lo alozamento a Vigevene. Item, si lien siano zonli sguizari in campo, perchè in dito campo nemico, eh’ è a Biagrassa, è stà sentito trar molte aitellarie. Item, come esso sier Carlo andava tuttavia pagando le zenle. El prò-veditor Emo era a Pavia. In Quaranta Criminal, poi siali trematine, li snidici di terra ferma sier Piero Morexini, qu. sier Lorenzo, sier Bonetto Barbarigo e sier Marin Jusli-nian il qual introduse et si convene lezer assai scritture e mostrar libri viciadi eie. preseno de releuir do scrivani di la camera di Brexa quali erano slà falli venir in questa lerra, videlicet per gran inga- 257 ni fati a danno de la Signoria nostra in favore de alcuni datiari. Item, tre daciari li nomi de quali sono questi, il reverendo domino Piero Pagnan scrivan di la camera di Brexa, Francesco Michielon suo cogitor, item Ire daeiari Severo de Brunado, Matio de Cazago et Orpheo Valgoi. Da poi disnar, fo Consejo de X con la Zonla ordinaria. Di Brexa, avi lettere di sier Antonio Sa-nudo podestà mio fratello, date a dì 15, hore 4. Come hanno, nostri haver fato do ponti sopra Texin, vien dillo voler andar ad alozar a Vigevene per devedar le viluarie al campo francese; il qual campo sta saldo al suo alozamento forte di Biagrassa. Par habbino fato gran Irazer de artellarie, si iudica siano zonli in campo li sguizari aspectavano, et questo Irazer è stà per questo. Item, post scripta, scrive aver per uno aviso nostri voler passar Texino, el hanno falò tre ponti per tuor le viluarie e per dar causa f. ancesi enseno di lo alozamento di Biagrassa per esser a le man, tamen è da considerar nostri penserano questo, poi che li è zonlo soccorso de sguizari 6000. Di campo, da Caxirano, di sier Carlo Contarmi orator preditto, di 14, hore 4. Come inimici slanno al solito alozamento, et esser zonlo in dillo campo 7 bandiere di sguizari che son 500 per bandiera. Item, scrive come el signor duca de Milano li havia dillo e pregato scrivesse a la Signoria volesse servirlo di ducali 10 milia in questo suo gran bisogno per pagar le zente. Item, che li ponti erano fati sopra Texin; et altre parlicularilà, sicome in dille lettere si eontien. Item, che visto nostri il silo de Vegevene, hanno terminà prima si movino li exercili il Duca entri in Milan; qual ha recusalo. Di Roma, di Marin da Pozo vidi lettere, di 13 Febraro, drizate a Francesco Spinelli. Come a dì 11 morite la illustrissima duchessa di Bari a Napoli. Di Hongaria vi son male nove che dimandano soccorso, et il Papa ha deliberato darli soccorso di provederli di danari, et provederano per la via de decime, et seguiterano la via principiata per papa Adriano di decime et de fochi, et 40 milia ducali che si trovano in Hongaria, che questo Papa havia ordinato fossino rimandali qui a Roma, hora cornette li sia lassati. Questi frati-