31 MDXXIIi, OTTOBRE, (ulta Italia, nella qual non li sono altre forze che quesle che si trovariano a tal battaglia, ma come di vostro afTeclionato servitore, a chi purtroppo li do-leria che quel bon animo, qual persevera nella Maestà Christianissima, et credo anchora in Vostra Serenità, non continuasse, maximamente ritrovandome io qua. 1 Dii mexe di Octubrio 1523. A dì primo. Introno in Collegio sier Piero Capello et sier Alvise di Prioli savii dii Consejo ; sier Andrea Trivixan el cavalier non vene ; et Savii di terra ferma sier Francesco Morexini et nuovo sier Zuan Alvise Navaier. Etiam, introe tutti 5 li Savii ai ordeni ; li do Consieri e 3 Cai di XL introno eri, insta il solito, al far di la Zonta. Vene in Collegio l'orator Cesareo domino Al-fonxo Sanzes et quel di Milan domino Francesco Taverna, et partono di la impresa, et apresentono ima lettera scripta in ... . che scrive la Cesarea Maestà a la Signoria nostra, data in Vaiadolit, a dì 21 Avosto, mollo dolce et amorevole, qual fo leda in vulgar, per Ramusio. Di Spagna fo lettere di sier Gasparo Contarmi orator nostro, date a Vaiadolit, a dì 21, 2i Avosto. Come a dì 19 haveno le lettere con P aviso di P acordo concluso, e la Cesarea Maestà ave grandissimo apiacer. Et scrive coloquii hauti insieme, et col Gran Canzelier, ut in litteris. Item, che ’I Re partiva con la corte il dì sequente per Burgos, lige......lontan de lì. Scrive di gran preparamenti feva quella Maestà conira il re Chri-sliamssimo, e dicono averà 2000 lanze, 20 milia fanti, 1500 zanetari, et in persona va contra Fonte Rabia. Item, il re scrive una lettera a la Signoria, e il canzelier li ha ditto farà la reliflchation. Item, il Re fece dir una solenne Messa per la liga falla, el acharezò molto P Orator nostro, nè volse li basasse la man. La Raina di Portogallo sorella dii Re è anchora lì ; è sta falto zostre et feste. Item, è zonto un orator dii Re di Anglia, solicita l’impresa conira Franza. Scrive, 3 nave de India erano zonte a Sibilia con assà oro, melechali.....per ducali 180 milia in parte dii Re, li quali il Re li ha zà hauti et ubli-gali questi ori. Item, poi scrive sarà più numero di oro. Di Brexa, havi lettere di sier Antonio Sa-nudo podestà, di 29, fiore 3 di note. Come scrisse (1) La carta 14 * è bianca. n per soe di eri sera dii prender di monsignor ile Vale, perchè uno Zuan Maria Cavalaro praticha in cha’ Corner afermò averlo visto ; ma non è da prestarli più fede, ma fcen è vero è stà preso il suo lochotenente, et hnmeni d’arme 25 con 6 arzieri. Scrive, in quella mattina non hanno altro. Il campo francese è dove 1’ era ; Milan di mazor animo che mai ; di quà di Cremona hanno fornito il castello a suo modo, et stanno essi francesi cussi. Et per quelli di Cremona se intende che dilli francesi aspectano soccorso dii signor Renzo, alcuni dicono dii mar-chexe di Salucio, che è a Lodi. In Cremona sono da 4000 fanti, e tulio consiste in mantegnìr Cremona, e sarìa da far tutto il possibile per mantenirla. El ducha de Urbin questa notte è stato a Ixola da la Scala. Loro redori li hanno mandato 4 zentilho-meni brexani a incontrarlo, zoè el conte Cesare da Martinengo cavalier, domino Mariolo da Martinengo, el cavalier de Burnà, et domino Juliano de Calino, et venendo lì in Brexa li anderano contra, ma tien vorà andar in campo per la curia. Né altro hanno 1 di novo. Atendeno a mandar pan in campo continuamente. Di campo, da sier Lunardo Emo proveda-dor generai, date a Varola Gisa, a dì 29, hore 3. Come francesi erano al solito, nè altro era innovato, solimi a Lodi è zonto il marchexe di Sa-luzo con 4000 fanti; et altre particularilà; et aspec-tavano il ducha de Urbin in campo. Di Bergamo, di rectori, di 29, hore 4. Come hanno, francesi esser a li alozamenti sui solili, et non fanno novitade alcuna. Et quelli di la terra, et maxime el populo voriano ussir fuora a far la zornala. Questa passata notte è ussito ‘di Milan 200 lanze, 400 cavalli lizieri et 500 fanti, quali sono andati a la volta di Monza, per ricuperarla ; et era stà masenà forsi 100 moza di farine a Trezo, et hoggi sono venuti per farli la scorta e condurle in Milano bon numero di cavalli. Trevi anchora non si è reso e tiensi a nome dii Ducha, benché hozi lì sono stali alcuni cavalli franzesi a dimandarlo, tamen non ge l’hanno voluto dar. Da poi disnar, fo Consejo di X semplice per far la Zonta, iusta el solito, ma non la leceno. Feno cassier sier Andrea Magno. In questa mattina, si ave aviso, per via di campo et altrove, come il ducha di Ferrara havia auto Rezo, qual però era stà abandonalo da le zente di la Chiexia, fate forte in Modena. Tutta la Romagna è sotto sopra. Si murano le porle della terra de Imola, Forlì e Ravena. Il signor Pandolpho