311 MDXX1V, GENNAIO. 312 re 1500 a chi acuserà etc. Per la qual tuia è sia acu-sali chi è siali, et cussi questa matina è sta preso di retenirli. Li qual sono certi ruarzeri zoveni padoani. In questa malina, tutti tre li Cai di X andono a le prexon et volseno veder li presonieri sono per ditto Consejo, e trovono tra li altri uno frate, zi do anni per aver fato certe scrilurc in laude di l’Impe-rador, e tamen niun si aricordava ; et altri quali vòleno expedir. li da poi disnar fo Consejo di X semplice ; et questo per far provision a questi desordeni sieque-no in terra etiam al Gran Consejo, e tenninono domali si leza in Gran Consejo le parte sopra la re-gulation dii Gran Consejo. Item, preseno una parie qual doman si publicherà e li nolerò il sumario. Et li Savii si reduseno a consultar zercha il passar Ada dfl nostro cxercito, e tra li altri sier Zuan Nadal Salamoi) savio a terra ferina disse è bon in-dusiar, maxime per i avisi eh’ el re di Franza ha la febre et poria morir etc. 184 ' A dì 3, Domenega. Achadete un caxo notando. Eri fo fato uno [ter di nc>ze di sier Chrislofal Barba-rigo di sier Gregorio fo dii Serenissimo in la tia di sier Francesco Foscari qu. sier Nicolò, con dota in lutto di ducati . . . milia, el hessendo el novizo con li fradelli andato a far le noze, li dote uno anello, con dir: k la mi piace, ma le voio compir presente mio padre » el qual zà 8 zorni era in leto amaialo con febre lenta. Et cussi a bore una di note fo menado la noviza con il padre et parenti li a caxa dii padre dii novizo ili dia’ Duodo per mezo Rialto, per compir ditte noze. Et cussi esso sier Gregorio ave grande alegreza ; li dete la benedilion el fo compite le noze e volse tochar la man a tutti. Hor poi partila la noviza e andata a cha’ Foscari, a bore 4, ditto sier Gregorio li vene mal, o fosse di alegreza o di altro, li vene un cataro sichè a bore 15 morite. Caso molto da farne nota. E li Foscari levono mantello per il parenlà falò a pena compito. E un altro caxo notabele: che sier Carparo Zan-charuol qu. sier Marco li vene in fantasia che a dì 3 Zener morirave ; unde senza mal si messe in leto in questi zorni con dir: « morirò certo a tal tempo, mi è sta predilo la mia morte » nè volse manzar, ndeo ozi slava malissimo, sì che la note morite. In questa matina inlroe Avogador di comun sier Antonio Surian dotor e cavalier, in luogo di sier Piero Contarmi che eri compite. E li Cai di X veneno in Collegio e feno lezer 1’ ordine dii Collegio e lezer le letere per li secre-tarii, e niun di Collegio nè che intra in Pregadi pos- sino scriver di fuora a soi parenti o altri di nuovo e versa vice li oratori, provedilori, rectori etc. nè etiam loro possano scriver qui a li soi di novo ; et questo sotto gran pene. La qual parte etiam si publicherà il primo Pregadi. Non fo alcuna lettera da conto, nè alcun orator vene in Collegio. Si siete su dar audientia. Da poi disnar, fo Gran Consejo. El Doxe havia veludo crentexin e non più quel suo manto di raso aperto, et Gasparo di la Vedoa fe’ l’oficio dii vice canzelier, perché il Canzelier Grande si resente alquanto. Et poi publichato le voxe, che non fu fato si non 185 9 e principià a far 5 di XX Savii sora li extimi, come dirò di solo, c dii Consejo di X sier Priamo da Leze fo Cao di X per Dicembre, Fo publiehà, per dito vice canzelier, una parte presa nel Consejo di X eri, da poi un polito exordio. Che de ccetero, per il Consejo di X semplice nè con la Zonta dando danari si possi più far gralia ad alcun condanato per Quaranlia, Pregadi overo altri, se non per lulle 17 balote dii Consejo di X et con la Zonta etiam di tulle; con altre clausule, ut in parte. Nè si possi revochar, suspender etc. soto le più strete parte dii Consejo di X; la copia di la qual parte noterò qui. Da poi, per Hironimo di Alberti secretario fo lele 4 parie zercha le cosse dii Gran Consejo, videlicet una del 1449 a dì 13 Zugno presa nel Consejo di X zercha le secte; una dii 1482 a dì 18 . . . zercha andar procurando a bancho a bancho; una dii 148G a dì 27 Mazo zercha li desordeni dii Gran Consejo che sia sagramenlà ogni Consejo li Avoga-dori e Cai di X davanti il Serenissimo overo Illustrissima Signoria eie. Item, lelo la parte che si dagi sagramento a bancho a bancho. Item, una del 1309 e confirmata per parie nuova etc. Et chiamati li Avogadori, Cai di X, Auditori Ve-chi et Nuovi, fono admoniti per il Serenissimo a r mandar queste leze ad execulion, molto caldamente. Fu posto per li Consieri la parie presa a dì. . . Dizembrio in Pregadi di far Baylo a Corfù, per scur-tinio et 4 man di elelion per quesla volta tantum. Ave: 10 non sincere,271 di no, 710 di sì, e fu presa ; tamen, chi 1’ havesse conlradila, non era presa : et è slà posta a requisition di sier Agustin da Mula fo proveditor in armada, che voi andar per esser utile, et vai cerio ducati 800 a l’anno e più. F, fo slridà far Baylo a Corfù il primo Gran Consejo. Fono electi, tra le altre voxe, 5 sora i exlimi, et fo tolti alcuni quali veneno a dir non poter esser