329 MDXXIV, GENNAIO. 330 non era venuto, e poi si deliberaria ; sichè non fu fatto altro. Fu posto, per li Savii di Consejo, manchava il sesto, et sier Piero Capello è amalato, sier Zuan Na-dal Salamon et sier Thomà Contarmi savii a terra ferma, una lettera a sier Lunardo Emo proveditor zeneral in campo, che i dovesseno andar oculati e passar Ada. Et a P incontro, sier Francesco Morexìni, sier Zuan Alvise Navaier et sier Lorenzo Orio dotor e cavalier savio a terra ferma, voleno che si stagi sul preso, videlicet facendo il consulto e terminando de ussir in campagna etiam le nostre zenle, zoé lanze 500 et fanti 6000, che senio obligati debano passar Adda, come alias fu preso. Et andò primo in renga sier Zuan Alvise Nava-ger, et parlò per la sua opinion ben. Li rispose sier Andrea Trivixan el cavalier savio dii Consejo, facendo gran paura, et pericolo di venir a la zornata con francesi si le nostre zente passano di là. Li rispose sier Lorenzo Orio sopraditlo, et fe’ lezér alcune lelere di campo dii Proveditor zeneral e altre non a proposito. Poi andò in renga sier Zuan Nadal Salamon savio a terra ferma per la sua opinion et quella di Savii, e ringratiò il Consejo perchè questa è la prima volta babbi parlato poi è intrà in Collegio, et volendosi ma udir le letere, sier Zacharia Trivixan savio ai ordini andò in renga et parlò per la opinion di Savii di terra ferma, et cargo molto srer Lunardo Mozenigo savio dii Consejo, dicendo che l’havia ditto in Collegio, che ’1 voria avanti che non si trovasse danari da mandar in campo cha che (di quello che) nostri passasse Ada, dicendo non è parole da bon sènalor. Adeo il Consejo l’ave a mal, e il Doxe li disse alcune parole che ’1 non feva ben a parlar cussi, et che ’1 venisse znso, el che l’era mollo presonluoso. E F andò pur drio, e non parlò mal in far si servi quanto è stà promesso per capitoli e non star quasi neutrali etc. Hor andò le lettere, 71 di Savii a terra ferma, 120 di Savii dii Consejo el 4 di non sincere, et questa fu presa et fo comanda grandissima credenza e di le dispulation fate. Fu posto, per i Consieri, Cai di XL e Savii, che volendo il duclia di Urbin governador zeneral far far una barca apta a navegar celerarnenle, che dal suo stato in questa cita possi venir, pertanto sia preso che ’1 sia dà di danari di la Signoria nostra ducali 50 per pagar la dita barella, zoè ducati 38 per il corpo et 12 per li fornimenti, et sia donala a esso signor in nome di la Signoria nostra. Fu presa, ave 134 di sì, 4 di no, nulla non sincere. Fo balotà do Sopracomiti ultimamente venuti a disarmar. Sier Polo Juslinian, qu. sier Piero . . . 163. 13 Sier Domenego Zorzi, qu. sier Alvixe. . 171. 6 In questo zorno, essendo stà portato la malina 195* per tempo il corpo di sier Antonio Trun procura-lor in chiexia di san Marco, perchè la sua caxa dove el slava è di la conlrà di san Marco, e in mezo la chiexia fato il baldachin di la Scuola di la Misericordia, e lui vestido da batudo di solo, e con una vesta di veludo paonazo di martori a manege dogai el la sua bareta in capo, dove siete fin poi vespero, che fo falò l’oficio el poi portà a sepelir, «l prima li fo ditto in varie chiexie 1000 messe, e cussi in san Marco, si come lui ha ordinalo, et poi fo sepulto con questo honor. Prima sei pendìi di Scuole picole in le qual era, poi tutte nove le Congregatinn, il capitolo di Castello, il capitolo grande et picolo di san Marco, 34 marinari con un lorzo per uno in man, 24 jesuati con un torzo per uno in man, la Scuola sua con 100 torzi, videlicet 50 di ditto Procuralor et 50 di la Scuola, poi infinito numero di poverele, el a lutti li battudi, che fo grandissimo numero, lassò soldi 10 per uno. E portato de more atomo la piaza, poi in piate a san Andrea de Lio in la soa archa vechia in .... et sleteno a tornar a caxa fin e hore 3 et più. È morto con optima fama di padre di povereli. Ha fato uno excellentissimo testamento, sicome ho ditto di sopra. Era richo et si lien havia assà contadi, però che havia in lutto inlrada ducali .... Feva poca spexa in caxa, ma ben dava grande elemosine a poveri; ma non a zentilhomeni. Idio li doni requie a l’anima. In questo zorno in Pregadi, fu leto una lettera di Zuan Paulo Manfron condutier nostro, qual ha al presente di conduta horneni d’arme, data in campo a Martinengo. Come l’era vechio et pregava la Signoria volesse la soa compagnia darla a suo fiol, el darli qualche provision per la persona sua in segno di la fede ha sempre portato a questo Stido, con altre parole ut in litteris. Fu posto, per li Savii, che la compagnia dii prefato Zuan Paulo Manfron di homini d’arme 50 sia .data a Julio Manfron suo fiol, et al prefato Zuan Paulo li sia dato provision per la persona sua a l’anno ducali 200, ut in'parte. Fu presa. Ave .... Et cussi fo scripto in campo. El qual renonciò la compagnia al fiol, et lui poi vene in questa terra.