347 HDXXIV, GENNAIO. 348 uno messo dii signor Federigo di Bozolo in campo di francesi, per saper gli andamenti loro. Item, scrive, ha inteso il Duca voi vender Lodi e Cremona per trovar danari, sicnme l’orator Contarini li ha ditto haverlo inteso. Item, in Milan tulio è abon-dante, di victuarie é bon mercato sicome è in bre-xana, e si lavora per le botege. In li borgi sono alo-zali spagnoli, hanno ben carestia di fen et legne. Scrive questa andata dii Governador e li altri de lì è sta mollo agrata a quel populo, e molti di volontà prestano danari al Duca. Il Papa è tutto duchesco et cesareo. Milanesi non voleno altri ohe ’1 Duca per signor Item, il signor Teodoro Triulzi è zonto in Lodi con 400 cavalli. Conclude esso Provvedilor, aspettar risposta si dieno passar presto, o non. Fo manda in questa sera in campo durati 5000, et il Collegio di Savii tutto 15 et 16 poi disnar ste-teno in consulto, se si dovea aspettar li lanzinech avanti si passi Ada. Nota. In le lettere di Milan è uno aviso, esser zonlo de lì domino Paulo da Rezo cubiculario dii Papa, qual vien di Roma mandato per il Papa Questo aviso scrive sier Carlo Contarini orator nostro, poi il ritorno dii Governador e Provvedilor zeneral Emo in campo a Martinengo. Nota. In le lettere dii provvedilor Emo e Contarini orator, da Milan, etiam ¿questo aviso. Come il mnrchexe di Pescara era zà usilo di Milan con 400 homini d’arme, 300 cavalli lizieri, 4000 fanti per andar a trovar francesi dove è alozati. A dì 17. In le lettere di Roma, di 14. Come il Papa havia mandato quel suo cubiculario a Milan a veder se ’I Viceré era in ordine di zente, et trovandolo altramente, tratasse l’accordo con monsignor F Armiraio. Et che ’I Cardinal di Lorena havia 205* proposti molti parlidi al Papa, volendo esser con la Christianissima Maestà, li quali tutti erano sta reba-tuti da Soa Santità. Et il Papa diceva : Teneor mantinere capitula ligae. Francesi sariano conienti andar di là da Texin e praticar IT) acordo, lasando Milan in pectore Pontificis. Il Papa disse, questo non saria far pace, ma star in guerra. Item, che ’1 Papa havia ditto a lui Orator nostro « se francesi non abandonerano Lodi, lo perdonano e le zente che vi sono dentro insieme ». Item, Soa Beatitudine voria se facesse contro turchi eie. Ed il marchese di Man-loa disse F era indisposto : li ha manda la paga per le sue zente le qual cavalcherano, et che ’I manderà ducati 20 milia a Milan, e fiorentini manderano la loro portion. Item, come à auto agrato intender il consulto fatto in Milano, sicome li ha ditto l’orator di Milan é li a Roma; et che li cesarei havia ditto che li lanzinech vegniriano, et che ’1 Viceré si voi metter in campagna. Item, scrive che ’I Papa li ha ditto che la Signoria mandi in Germania perle cose de Marlin Luler uno di oratori elecli a lui, e più presto mandarne un di manco, che 1’ haverà più a piacere. Noto. In le Ictere di Roma nolade qui a Fin- 206* 7 (i) contro, di 9 le ultime, é questo aviso di più di quello ho nota di sopra. Come li do cardinali francesi restati li, havia ditto al Papa, per nome dii re Chrislia-nissimo, che ’1 suo exercito si partiria del Slado di Milan volendosi far le trieve et melendo le difte-rentie in Soa Beatitudine, ma li cesarei non hanno commission di far trieve, et è aviso F Imperador con il suo exercito esser passà su la Francia, ei in campo sotto Tolosa. Poi, che il Papa havia ditto a esso Orator nostro : « La Signoria vostra averala a caro di questo acordo? perchè seguito spagnoli re-slerano sul stado de Milan o su le vostre terre ». Et come havia mandato ducali 20 milia un’altra volta a Milan, e scrito al Viceré per inanimarlo a la guerra, et conzonzendosi insieme col nastro exercito voleno passar Texin. Replicando il Papa, e dolendosi esser venute lettere di Venecia li a Roma che ’I sia imperiai, et vorìa tratando alcun acordo fusse tenuto secreto. Il re di Franza ha scritto ai so’ Cardinali, che parendoli il Papa esser (Imperiai?) debbano andar in Franza. Et che 1 Cardinal Aus al tutto si dovea partir, e poi anderano li altri do cardinali Vandomo e Lorena. Et che l’havia mandato Paulo di Rezo suo cubiculario a Milan per inanimar il Viceré; etiam a praticar l’acordo di le trieve con monsignor l’Armiraio in campo francese. Dicendo « non volemo Ferara, come si dice, ma ben volemo quel Ducha ne dagi Rezo et Rubiera oli’ è di la Chiexia » e cussi havia dillo a 1’ oralor di Ferara. Scrive il Papa haverli dillo, per aviso haulo da uno fìorentin, come 3 turchi li ha ditto il Signor li mandano per spie a Milan, el che questo anno il Signor turco usse-ria con armada fuora dii stretto a danno di chri-sliani et verìa o in Sicilia o in Puia. Desidera il Papa questo si legni secretissimo, e usa diligenlla per haverli ne le mano, e desidera la Signoria avisi di le cose di Conslanlinopoli. Scrive haver creato Legalo in Germania il Cardinal Campezo per causa de Martin Luther, acciò disuadesse quelli populi a seguir la sua seda. Il signor Alberto da Carpi orator dii re Christianissimo era indisposto, pur stava (1) La carta SO6 è bianca.