537 MDXXIII, NOVEMBRE. 238 questa matina per Bologna, per esser aviso il Viceré zonse a dì... a Rimano et vien di longo a Bologna. Vene il nonlio dii ducha di Urbiu governador nostro, domino Alexandro Trivio, et monstrò lettere dii Duca qual li mandava una lettera li ha scripto il ducha di Milan di____che francesi non erano mossi nè alcun ancora passa Texin per starvi, sì che non sa il pensier loro; e che forliflchavano Novara. Laudava le operation di esso Governador nostro; e altre particularità. Di campo, fo lettere di Martinengo dilpro-veditor generai Emo, di 26, hore 19. Ut supra, inimici alo7ali al solilo. Da poi disnar fo Gonsejo di X con la Zonla, et comandati zercha 4 di più, che intrano per la cossa di sier Dona da Leze et sier Marco da Molili procu-rator electo in dicto numero. Et posto la parte per li Capi di X di farli gratia e sii absollo* passò li do lerzi di le ballote et fo dillo esser slà presa. Tamen da poi fo trova una leze voleva prima passase per li Consieri; si che fu dillo la pende, et è sta con disordine. Feno col Consejo di X semplice Capi per il mexe di Decembrio sier Zulian Gradenigo fo capilanio a Padoa, sier Marin Corner, et sier Valerio Valier, i qual do ultimi fono Cai il mexe di Octobrio. È da saper. Intesi ave la gralia ... di sì et... di no, et fo ditto al Doxe bisognava prima il Consieri li baiolasse; non era sier Francesco Foscari el con-sier, e voi aver 5 balote. Ave 4 di sì, et una di no: iterum 3 di sì, 2 di no e non fo presa; sichè un altra volta e uno altro Consejo si baloterà. In questa malina vene etiam in Collegio l’ora-lor di Franza solicilando la liberalion di quel domino Clemente, qual è in caslel di Brexa, e credo questa maleria si tralerà nel Consejo di X con la Zonla. 139 A dì 29, Domenega. Vene in Collegio sier Se-baslian Foscarini el dolor stato consier in Cypro, vernilo con le galìe di Barulo, el referite, insta il solito fo laudato dui Principe. Questo lezeva prima in philosophia; fo subslituido in suo loco per Pregadi sier Nicolò Da Ponte el dotor fo suo scolaro, fino el retorni, et...... Le galìe di Baruto vene sora porto, et sier Zuan Nadal patron di la galla capitania vene in terra, et la galìa, capilanio sier Filippo Basadona, inlroe poi la matina dentro li castelli, et l’altra patron sier Antonio Badoer si molò de Ystria insieme, ma volendo velizar, se li ruppe l’anlena et reslò da drio et rimase sora porlo, et il dì sequente a dì 30 etiam quella inlrò a salvamento. Queste galìe à poeho cargo per non esser specie in Soria ; il qual cargo è questo qui sotto scritto acciò tulio se intendi. Cargo di le galìe di Baruto, di ritorno, capitanio sier Filippo Basadona. Sede specie fra colli e ligazi . . , . . N. ki; oc 12 Cotoni de Cypri saetti . . . . 50 Filadi de Cvpri e Soria sachi . . 26 Zambeloli de Cypro, tavole . . 15 Colaquinlida e vischi bolle . . 8 Zeneri sachi....... . . . » 800 Di campo, da Martinengo, fo lettere di 27, hore 19 dii proveditor Emo. Come francesi sono alozali ut supra; chi dice sono per levarsi e passar Texin ; chi dice è per venir di novo solo Milan, e alcune arlellarie, erano slà porlà di là de Texin, par siano sta porlate di qua; sì che né milanesi, nèallro sanno quello siano per far; el si lien aspeclano qualche risposta, e allre particularità. Di Brexa, avi lettere di sier Antonio Sa-nudo podestà di 27, hore 3. Che dice francesi sono a l’usato e i nostri al solito. Tien presto si ve-derà quello habbi ad esser hora che il Papa è fato, e si tien in questo principio vorà atender a la pace. Da poi disnar, fo Gran Consejo et il Doxe vene 139* con un liabilo novo, qual a tutti dispiaceva, nè era ' grave da un principe, videlicet vesta di veludo cre-rnexin di martoro con il manto di rasocremexin di sopra, fodrà di •. . averlo con le manege fuora, et barela di veludo cremexin. Fu fato 9 voxe et tutte passoe, qual qui non scrìvo. Di Bergamo, fo letere di 27 di sier Hiro-nimo Barbarìgo podestà. Come, per soi venuti di campo francese, dicono inimici atrovarsi a Bia-grassa et Roxate et altri lochi circonvicini, nè erano per moversi per quello si vedeva. Il signor Federigo da Bozolo era per stafela andà in Franza. Fase va ri i iuditii su questo suo tanto relardar in quelli lochi. A Lodi si jtrovano ancora quelli solili fora-ussiti li erano; et questo instesso a Marignano, par bene danizano assai più dii solilo il paese, che è segno non siano per stare. Tenuta fino hore 4 di note, é zonlo uno loro messo, qual parte questa matina, et referisse come le arlellarie de francesi era passale Texino, el etiam era passalo la mazor parie de li cavalli, e tutta volta passavano, et che havevano uiandà a preparare