269 MDXXIII, DICEMBRE. 270 rella de i'Imperalore; et lo salularele quando giunga ivi per futuro re de Franza. Lo ho oggi visitato el mi ha fatto araorevele accoglienza. Sta tulio aiegro et tiene certissima la ruina total del Re francese per molte trame eh’ el ciglia et non palesa ; et sta di mollo bono animo. È vero che se in sul bel fatto questi capitanei lodeschi in Borgogna non l’havessero tradito, et subito ben pagali abandonalo, epso mi dice che a questa bora seria signor di Franza in nome de Cesare con lo exercito inglese in Paris; sed quod differtur non aufertur. Lo exercito anglo era per I’ ultimo lettere in Lera et Campiello villagi apresso Ire piccole lige ad Paris, et la speranza francese era in 6000 elvetii non ancor parlili da casa, uè anche pagati; sì che il signor capitanio de iustitia vederà alfine che la scripta ruina de Franza per tante mie scrite seguirà a 1’ ultimo infallanter. 160'J Nota. È da saper. In questi giorni, dovendo il Doxe nostro dar a li zenthilomeni per queste feste la moneda d’arzento, el havendo fato far una me-daia a Velor Gambello lavora in Zecha di conio, da una banda la sua testa con lettere atorno Andreas Gritti dux Venetiarum, e da l’altra uno san Marco in piedi con il Principe in zenochioni davanti con el stendardo in mano etc. ; et perchè a molli non pareva lai cossa si potesse far in arzento, alento missier Nicolò Trun doxe fe’ baler una moneda dove era la sua lesta suso, si spendeva soldi 20 chiamata Truni, unde dii 147 ... a dì.... fu preso nel Conscjo di X che più si stampasse in Zecha ditti truni nè più si potesse meler su alcuna moneda la lesta dii Doxe, per il che li Cai di X passati suspese in Zecha non si batesse tal medaia; et sier Andrea Mudazo è proveditor sora la Zecha, con quelli di le Raxon Vechie che à questo cargo di dar tal presenti, solicitando la resolution, li Consieri lerminorono che tal medaia con la lesta non si dovesse far, ma si facesse da una banda san Marco con il Doxe in zenochioni davanti, e ledere atorno Andreas Gritti S. M. Veneti e da l’altra lettere in mezo che di-xe : Andrete Gritti Principia munus anno primo. La qual moneda o presente fo comenzà a dar da dì 15 in drio, et è bruta moneda. Si dispensa a l’oficio di le Raxon Vechie con mal ordine. El loto feva a Rialto Zuan Manenti la vizilia di la fesla si scrò, nè più in Rialto leniva la bolega. La Signoria à haulo li soi danari, ch’è ducali 12 milia, et (1) La carta 159* è bianca. si atende a caxa sua a san Polo a far li bollelini, sono numero 12 milia 500 et si caverà poi in refetorio di Frari Menori; il qual loto è che hanno auto ducali 25 milia, sono beneficiadi zerclia 1200. A dì 10. Fo lettere di Bologna di sier Car- lo Contarmi orator nostro, date a dì 7. Come erano zonli li fanti 1200 di quelli dii Viceré, qual li ha visti et erano mal in ordine. Item, esso Viceré li ha dillo le sue zenle esser passà il Tronto e vieti via. Le qual zenle si partirà, et non sa qual via el farà, o per il lerarese havendo salvo conduto dal duca di Ferara, et havendo passarà per sul Polesene via; tamen tien il ducha di Ferara non ge lo darà, unde corivegnirà passar Po e andar a Cremona; ma voi prima le sue zenle zonzano, a le qual bisognerà darli danari, et aspectava che li danari zonzeseno p; r far questo effeclo. Di campo, da Martinengo, fo lettere dii prò - 160 ’ vedìtor Emo, date a dì 8, fiore . . . Come il signor Federigo di Bozolo era, come scrisse, in Lodi con 3000 fanti, se ritrova et lì se forlitìchano. Si dice che altri francesi e zenle dii campo dieno venir de li. Item, par che monsignor I’ Armiraio babbi mandato per il signor Theodoro Triulzi, che se ritrova in Ferara, eh’ el vegni in Lodi. E altre parti-cularità etc. Vene in Collegio l’oralor cesareo e di Milan per confini di 1’ Hislria. Da poi disnar fo audientia publica di la Signoria e Collegio di Savii. Noto. Si ave aviso, come il signor Julio di San Se* verin era in campo di francesi ; fo liol dii signor Ruberto e fradello dii Gran scudier, et che era sta morto da francesi il signor Camillo......nepote dii prefato signor Julio, Morite ozi Alvixe di Piero secretano, lezeva le lettere in Pregadi ; havia salario ducali... a l’anno. Di Verona, di sier Piero Trun podestà e sier Marco Gabriel capitanio, di 9. Dii zonzer su quel territorio il signor duca di Barbon con cavalli 100, et é passà per......nè a voluto venir in la terra; el va a Mantoa: et ha uno orator cesareo con lui, et il Capitanio li mandò a dir voleva an* darli contra et honorarlo. El qual non volse, dicendo P andava in pressa, el eh’ el non se fatichasse ; el cussi era cavalchato di longo a Mantoa. Nota. Il signor Theodoro Triulzi, é a Ferara, ri* chiese salvoconduclo di la Signoria di andar senza le sue zenle di là di Texin e passar sul nostro. Adì 11. La matina. In Collegio steleno quasi tutta la malina su exlrali di debitori polenti di le