w MDXXlV, FEBBRAIO. 448 si indica più presto fusse per veder come era pronto quelli di la terra, et cussi ogni uno, sì soldati come el populo, si messe tanto ben in ordine quanto dir si possi, el ogniuno andele a le sue guardie, sì quelli de la terra come quelli de li borghi; sichè non è da dubitare di quel populo e si messeno tutti benissimo in ordine e monslrano portar gran fede al suo signor. Itrm, hozi alcuni fanti di quelli di Lodi sono venuti a Caravazo, et intratì dentro per via di la roca, et svalisato alcuni fanti erano dentro et fato alcuni presoni et bulinato, et si sono ritornali in Lodi. Luni passalo fu preso uno nostro cavallaro che andava in campo per quelli di Lodi, e toltoli le lettere et menalo a Lodi. Intendendo questo e! signor Teodoro Triulzi subito lo fece menar a lui esso cavalaro, et tolto le lettere li dis-' se : « Ancor che al presente non sia al servicio de la Illustrissima Signoria, non di meno li sono quel vero servitore che sempre li fui, et mi rincresce nel core che sei sta relenuto, però torai le lettere », e li fece restituir il cavallo. Le lettere erano intaele, et lo fece acompagnar fino a Crema per do soi arzieri. A francesi sono gioliti li sguizari manco di 6000, et che aspectano altro soccorso sono invenlione de francesi, come per uno vien di campo ne e sta afirmalo, et è presona da conto, che inimici sempre stanno sopra queste pratiche di far nove invenlione. Di Crema, di sier Alvise Foscari podestà et capitario, di 18, hore 5. Come eri scrisse, che questa nocte passata questi da Lodi doveano far una grossa cavalchata ne la qual se doveano trovar la maggior parte de quelli capitani, e cussi è seguito che sono cavalcati de là de Adda, el sono andati a san Columbano, et hanno per forza preso quel loco, et sono molti de sui da li fanti spagnoli stà morii, i quali vedendo non poter defender la terra se relraseno ne la roca, et le gente predite di Lodi non havendo artellaria de poler cavar, sa-chizorno tutta la terra e poi la brusorono; e nel qual loco hanno fatto gran bolin de animali, che erano stà conduli lì dai loci circumvicini, et questa sera con dilli bollini sono ritornati in Lodi. Li 300 fanli che beri da matina preseno Caravazo, questa matina, fornita quella roca de vicluarie sono ritornali a Lodi, lassali 40 fanli ne la dilla roca. Et nel bergamasco, per quelli de Caslel Lion sono stà facti incendii ne la villa de Cornove. Et seguilo il caso, missier lsnardo Coion era cavalcalo in brexana dal Provedilor zeneral per dirli lai nova, et hessen-do venuto do donne de dilla villa con molte lacri- me lì a Crema pregando esso Podestà operasse che li mariti loro fati presoni fosseno liberali, per il che mandò esso Podestà uuo suo a Castel Lion da missier Andrea da Birago a parlarli secretamele el intender la causa di lai incendio. Li rispose che lui era slà quello che cum lacrime a li ochi havea fatto tal cossa, per esser gran partesano et servitor de la Signoria nostra, ma che hessendo a li servici del He erali forzo obedir chi li poteva comandar, et che se la Signoria non faceva ritornar il suo exercilo di qua di Adda, questo era poco danno a quello che sariano sforzati de far. Item, scrive sier Zacaria Barbaro camerlengo di Brexa è venuto de lì a pagar quelli fanti ; al qual ha dato danari erano in camera, ut in liiteris. Fu posto, in questo Pregadi, per li Savii ai ordini, atenlo la depositimi dii Capilànio et Patroni di le galìe di Fiandra stati ultimate, su li boni porla-menti di Gregorio di Arechie, Cristoforo di Rasu-bia el Domenego Favrigi pedoli tulli tre grandi dii mar di Spagna, però sia preso che per Ire viazi li ditti tre peoli siano tolti da le nostre galìe an larano al prefato viazodi Fiandra, videlicet dillo Gregorio sopra la galìa capilama, li altri do uno per galìa secondo come hanno suplicato a la Siguoria noslra. Fu presa. 136, 6, 9. Fu posto, per 4 Consieri, sier Luca Trun, sier Daniel Iienier, sier Nicolò Bernardo, sier Antonio Justinian dolor, cum sit che a li lentori di questa terra fusse fatto tansa a cadami dii meslier suo di pagar ducati 2000, iu ta la parie presa in questo Consejo a li heredi dii qu. Agustin Gixi per l’apallo di alumi, et atenlo alcuni de l’arte rnenor se babbi dolesto a li Proveditori de cornuti quali hanno termina conlra di quelli, et loro si hanno apellado a li Auditori vechì e dilla terminalion è stà taià per ab-sentia ; et perchè dilli Auditori non è iudici de le parie prese iti questo Consejo, pertanto sia preso che de novo la ditta materia sia comessa a li Proveditori de comun, et quello loro termineranno sia inapellabile. Ave: 73, 31, 16, fu presa. Fu posto, per li Consieri, una (aia, iusla le lettere di rectori di Brexa, quali scriveno dii raplo di la moier di domino Luuardo da Martinengo el cava-lier, pertanto sia preso che habbino autorità di po-ner in exilio di terre e lochi nostri con taia lire 500 vivi, 300 morti, et siano loro beni confiscadi. Ave 76, 1, 7. Fu presa. In questo zorno, in li frali Menori san Zane Polo, san Stefano el li Carmini per li predicatori fo puliscalo il breve dii Papa zerca le monache Conven-