207 MDXXIII. NOVEMBRE. 208 Ig lettere di V Orator nostro di Boma, di 18, hore 3 di nocte, qual fo lede. Di Boma aduncha, di sier Marcho Foscari orator nostro, fo lettere, di 18 hore 3. Come in quella hora li cardinali haveano electo ponti-fice.il reverendissimo Medici, et che’1 cardinal Ja-cohazi e Colonna, che erano dii numero di 23, erano voltali al numero di 16, el cussi havia fatto lo Armeimo. Però dillo Medici era sta eleclo, e la malina seguente ussirìa di conclave Pontífice ; qual è slà electo a hora una de nocte. Questa nova fo mandala a dir a tulli li oratori sono qui, et Conslanlin Cavaza, slato a l’orator di Franza con tal nova, referile quello haver ditto si aiegra esser slà crealo Papa, nè per questo francesi è per moversi di la impresa. Et havia auto una lettera di monsignor l’Armiraio di 14 da Biagrassa, come si levava di soto Milán per le pioze e l'angi grandi, né era per partirsi nisi re facta et con-feda. 121 ' Copia di una lettera di Boma, data a dì 18 Novembrio 1523, di Daniel di Lodovici secretario di V Orator nostro, drizate a Zuan Batista di Lodovici suo fratello. Fratelli diarissimi. Questa malina, cum il nome de Dio è slà creato Pontífice il reverendissimo Medici, et a vui mi ricomando. In Roma a dì 18 Novembrio 1523. Questa lettera feci questa malina credendo che se havesse a farla publicalione avanti disnar; ma I1 hanno differita a da poi manzar per accontiar con el Pontífice le cose di Volterà e de altri che se li hanno mostrali inimici, demonstrándose lui voler rimetter a ciascuno le iniurie. Et la discordia de li 23 P ha fato Papa in questo modo, che desiderando il Colonna che fusse Jacobazi, propose alli 23 che ditto Jacobazi et Santa Croce, come più vechi, se scurliniaseno et li fusseno dati tutti li voli 23 et li promisse. Poi la ambitione delli altri che voleano esser pontifici, fece che dillo Jacobazi have manco di la promessa, del che sdegnato Colonna si offerse a Medici, e cussi fece Cornaro, quale cum Colonna era slà sempre unito. Ai qual doi, che erano di molla auctorità, si aggionseno alcuni altri, et cussi di uno in uno dubitando ciascuno che senza sé si facesse pontífice, concorseno tanti che ’1 fu pontífice. Questa cosa si principiò beri sera et a 8 in 9 hore si risolse et cussi di dubilatione, poi come ho sopradicto per assetare le cose di ciascuno eh’ el appari venir pon- tefice, nemine discrepante si ha alquanto differita la publicatione, quale si deve fare a hore 22 et bora sono 20, el io per ussir di questa briga serro le lettere. Per altre, quanto se intenderà più particularmente vi adviserò. Il nome, come quanti questa ultima gionla havea serillo di fora é Julio lertio, et solo che il camerlengo Armelino al portello ha ordinato che P anulo piscatorio sia insculplo con letifere de ditto nome, il reverendissimo Medici ditto, è slà scurlinato, adorato el publícalo Pontefice, chia-mase Clemente settimo et non Julio. Di Bergamo, vidi lettei'e di 18, hore 4 di 122 note. Come per loro messi venuti di Milano, hanno che li lancinech, quali sono li in Milano, haveano deliberato di far preson el signor Hironimo Morone perché voleano la loro paga ; ma li fu fato intendere, et cussi eri malina el predillo si retirò in castello, et hanno fata una provisione, per aver danari, di far luor sali alli zentilhomeni di Milano, et comandalo che subito portino el dinaro per el sai designatoli, eli’ é un ducalo per chadauno de li sui slari, et ne hanno designato a chi 6 a chi 10 a chi 15 stara, et si dice di questi danari voleno pagar essi lanschi-nech. Item, zercha francesi, ancora bona parie di loro se atrovano de qua da Ticino, zoè li sguizari con alcune zente d’arme, el parle di P arlellaria alozati ad una terra nominata Roxate vicina a Biagrassa 4 miglia, dove se ritrova monsignor l’Armi-raio; et questo suo tardare a passar di là, dicesi esser per far la scoria a le artellarie, quale conducono via con lauta dificullà che non si poiria dire per rispetto di le strade cattive, e che sfondrauo per li fangi grandi. Item, che quel sguizaro, come scrisse che feno a saper al Ducha esser slà solerate assa’ ballote, par habino cavar e trovato erano soterate 1700 ballote di ferro di più sorte, di quelle di P artillarie de essi francesi. Queste lettere zonseno al lardi, e il Doxe mandò a chiamar li Savii in la sua camera, dicendo è di grande importanza. E noia. Le ballote trovale sono sohm numero 600. A dì 21. La malina.' La nova venuta eri sera 122* di la creazion del Papa, tutta la terra fo piena. Et questo Papa è di nazion fiorentina, chiamato Julio, fo fiol di Zulian che a Fiorenza dii 147« fu morto in chiexia ; era zerman di papa Leone, bastardo, et per el dito papa Leon legitímalo aziò havesse P ar-zivescoado di Fiorenza, el poi fato per lui cardinal con uno processo formalo, la madre era vera ino- ier etc. Tamen è bastardo cardinal, tituli..... ......di età anni 46, homo savio, et molto sa-