561 MDXXIII, DICEMBRE. et hinc inde si parlò ili questo. Poi l’orator cesareo disse haver nova il ducila ili Barbon a dì 3 doveva zonzer a Trento di questo, sì che presto sarà a Manloa. Vene l’orator di Ferara dicendo haver letere dii suo signor ; come 1’ havia mandato uno suo orator nominato.......al Pontefice per veder di haver Modena pacifice, et che dal Papa havia auto bona risposta. Per tanto comunicava questo come bori Gol di questo Slado. È da saper : havendosi doman, eh’ è il di di la Conception di Nostra Donna, a moversi la Madonna miracolosa di sanla Maria Mazor, di la chiexia di legno dove la è et è stata poi la edifichation dii monastero et di la chiexia nuova, dove è monache Ob-servante, fo invidato el Principe et Patriarcha andarvi. Et cussi Soa Serenila fu contenta di andar doman poi disnar con li oratori et patricii deputati a eompngnar la Signoria, li quali fo mandati a far asaper venisseno. Anderà con li piati. In questi zorni fo portato in Collegio, per uno grecho, un modello di certa zatra overo navilio da meter a var iar porli et prender quelli, sul qual sta da 3 iu 4000 persone con artellarie, eie., et par il Signor turcho voleva far uno simile percombaler il porto di Rodi ; el qual modello è sta posto in palazo dii Doxe et cussi ozi l’andarà a veder ; et però ne fo nota. Da poi disriar, fo Collegio di Savii. Da Bologna, di sier Carlo Contarmi orator, date a dì 4. Come a dì 3 intrò lì il signor Viceré, et a dì 4 zouse esso Orator, et posto ordine con soa excellenlia di haver audientia ; e cussi quel zorno l’hebbe. Il qual Viceré li fece gran ehareze, el lui Orator li presentò la lettera di credenza usandoli parole al bisogno, et come la Signoria nostra 1’ havia mandato per honorarlo et acompagnarlo. Esso Viceré li rispose ringratiando la Signoria, eie. Poi disse che le sue zenle era rimaste al Tronto per haver denari, et verano. Item, el ditto Viceré scrisse una lettera a la Signoria in spagnol. Et per lettere di 5 sonte da poi dii dito Orator, si ha lo episcopo di Puola, eh’ é governador in Bologna, averli dillo il Viceré li ha dillo la Signoria è pegra in aiutar il slado di Milan, et per lettere di uno suo agente da Ymola à aviso le sue zente d’arme e fanterie vien di reame aver passato il Tronto, et che quando piaceria a esso signor Viceré passeriano per le terre nostre; ma consignando Ferara’ la città di Rezo al Papa, faranno quella volta per esser più brieve. Di Bergamo, di 4, tenuta fin adì 5, vidi 154* lettere. Come lutti li loro a visi sono la verità, nò mai scrivono cossa che non sia verificaio prima per i loro esploratori. Da poi, per ad visi da Milano, da persone fide dignee che sempre scriveno el vero ; et etiam poi per una altra via che sono domino Pala-mides d’Ada, persona fide digna conosula per tulio il mondo per le grande facende el fa, sì che acerla la cosa di le artigliane grosse che già più giorni pas-sorno Ticino. Etiam hanno auto in questi zorni lettere di campo di domino Bironimo Anzolello vice colateral nostro zeneral, di ultimo dii passalo. Et scrive che erano advisi iu campo che le arlillariu grosse erano passate; tamen loro rectori lo intese -no prima che quelli di campo, et forsì le loro lettere fono le prime con tal aviso. Zereha il passar di sgui-zari, hozi hanno hauto nova per persona che vien dii paese di dicli sguizari, che erano gionti a caxa da tre in quatro milia, sì che cerio sono partiti dii campo; sì che scriveno sempre quello hanno, el zerchano mandar boni exploralori. Cercha che siano slà date quelle do page a sguizari, avisano che loro non hanno auto solum quella tueza paga de li do raynes, et quell’altra poi de li scudi 4 el uno testone per uno che ultimale scrisseno a la Signoria; si che questo dar di le do page é una zanza. Quanto a francesi che stiano di quà da Ticino, non è gran cossa perchè non hanno contrasto, et hanno il ponte sopra Ticino ; et quelli sono di la vieneno di quà, el quelli di qua vano de là a suo beneplacito, el hanno el ponto bone custodie cum artellarie ; ma che siano per ritor-nadi novo sotto Milano è una zanza, perché se li fos-seno sotto, bisogneria el li seria forzo che al presente se levasseno de la impresa; el chi voi obse-diar et prender una cilà, non mandano via le arlil-larie grosse et le gente; ch’é certo che quelli sguizari sono partili e ritornali a caxa loro, el etiam assa’ 155 altra gente si sono partite. Ben vi dico che li fora-ussiti sono quelli che menano tutta quésta rabia et danizano il paese; et quelli che sono in Lodi sono tulli foraussili et non li è pur un francese. El si vu-lesseno ritornar francesi sollo Milano non si fortifi-cheriano a Lodi, essendo signori di ia campagna. Retenuta fin hozi, che sun 5, hanno el signor Prospero a Milano sta molto meglio, el manda uno reporto di uno suo exploratore, di le genie francese si atrovano di qua da Ticino.