133 MDXXIII, OTTOBRE. 131 sone in su el zoso, chi per tuor vicluarie in Gera-dada, et ehi per riscuotere presoni. Da Milano hozi non è ritornato alcuno di soi exploralori ; le strade sono dii lutto rote, e francesi con li cavalli lizieri sono per ogni parte. Et hozi è ritornati dui che erano andati fino a mezo camino, quali li mandavano a Milano, et per paura non sono andati più avanti, perche adesso non è possibile andar, che per tutto non siano francesi, et quelli atrovano li fanno tanto mal che fa fugir la voglia altri d’andarvi. Da Brexa, di reofori, fo lettere di 22. Nulla da conto. Scriveno di le occorentie dii campo, et come il mnrchexe di Mantoa é tornato ad alozar con le zente a Pontevicho a danno di quel territorio. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria e Savii, con li Cai di X, per aldir li Savorgnani, videlieet domino Francesco et Bernardin Savorgnan fo di domino Zuane, et domino Hirónimo Savorgnan, zercha li beni di ditti do fradelli, quali domino Hi-ronimo li ha per la rebelion di Antonio Savorgnan, etc. Et parlò prima sier Zuan Francesco Mocenigo qu. sier Lunardo, cugnado di Bernardin sopraditlo. Li rispose domino Hironimo predillo. Poi parlò sier Marco Antonio Contarmi avochato, el li rispose Santo Barbarigo. Et mandati fuora, il Doxe li disseno haver inteso il Collegio luto e il primo Consejo di X li spaceriano. Fo dito una nova, che ’1 signor Renzo di Zere e signor Lodovico da Bozolo erano stati a le man con il signor Zanin de Medici verso.....et con occision di una parte e l’altra. Tamen non fu vero, nè tante cose, come dirò di sotto. 73 * A dì 24. Fo lettere di Bergamo, dii prove-dador Emo, di 21, hore 4 di nocte. Dii zonzer lì col Governador e altri capi, et consultato sopra desegni di quelli lochi da una hora fin 4 de nocte, et trovato certo alozamento di la di Oio securo, il qual da malina l’anderano a veder. Hanno di Milan, aver assa’ vicluarie, né temeno di nulla ; et per il ritorno di quel domino Gasparo dal Mayno hanno il signor Prospero star ben et haver scritto al conte Guido Rangon e per nome di la Cbiexia in Modena, che vogli capitolar col ducha di Ferara, che li darà la terra con questo el prometti ritornar a Ferrara e non si conzonzer con francesi et con quelli 3000 cavalli l’ha, el le zenle a cavallo el si atrova debbi venir a Pavia, etc. Di Bergamo, di 21, hore 3 di nocte. Come era zonto uno suo parti beri da Milano, qual aferma il signor Prospero Colona star assai bene et ogni zorno è visitato da la excelentia dii Ducha, e lui si trovò presente a vederlo andar a visitarlo ; el che quel populo è di bon voler più che mai e pronti a volersi lenir. Il pane al solito di peso di unze 12 al soldo milanese, el ha portato con lui uno pan, qual t eri lo comproe a Milan. Item, dice che ’I capitanio Arcon era fra continue facilone di legnir svegliato lo esercito francese, il qual era alozaloal loco solito in estrema forleza redulo, e che in Milan tutti attendevano a li soi mestieri, nè li mancava abbondanlia di altre vicluarie di ogni sorte. Li francesi, altri erano a Cassati e in quelli contorni el la inagior parte a la campagna con trabache et pavioni, et che ’I signor Renzo era ritornato da loro, stato nel campo sotto Milan, el havia portato danari et pagava quelle zente. Il ponte sopra Ada era ancor fato, salvo do barche, le qual inimici cavavano e ritornavano secondo el bisogno suo, dove passavano su la Gera-dada. Item, scriveno hozi esser zonto lì a Bergamo el signor ducha di Urbin governador, et il prove-dador Emo, il signor Janus di Campofregoso, el conte Mercurio, domino Julio Manfron et molli altri personaggi da conto per sopraveder il paese, per far qualche discorso di passar Oio et doman ande-rano sopra il loco ; non sa quello i faranno per esser deliberation importante, stante li inimici a Cas-san con il ponte sopra Adda, il qual con l’altro exercito é sotto Milano, in hore potrìano passar Ada e far retirar li nostri di là da Oio con vergogna e forsi danno. Da Crema, dii Foscari, podestà et capita- 74 nio, di 21. Con avisi da Milan che hanno vicluarie per .... mexi e stanno tulli di bona voia, e francesi si forlifichavano ne li soi alozamenli facendo caxe di légno; eh’ è signal voglino star ivi a l’asedio. Vene in Collegio, sier Marco Antonio da Canal venuto conte di Spalalo, vestito damaschili negro di dossi, in locho dii qual andoe sier Zuan Ballista da Molin, et referite di quelle cosse di Spalato. Fo brieve, laudato dal Doxe, e con effecto ben si ha porlato. Veneno poi li oratori cesareo et quel di Milan, ai qual fo lecto li avisi si haveva dii Provedador nostro per lettere di Bergamo, etc. Da poi disnar, fo audienlia di la Signoria pu-blica, et Collegio di Savii. Di Roma fo lettere di l’ Orator nostro, di 19. Come li cardinali in Conclave sono più duri che mai. Il Cardinal Medici con li soi 15, et il resto contrari. Hanno fatto certi scartimi ma falsi, perché 1’ una parte e l’altra sapevano niun saria rimasto Papa. Per il che li cardinali tra loro hanno electo