7 MDXXIII, MARZO. 8 tato, nil mirum eli’ io cadesse, perchè molti leniva fnsse morto, overo lalmenle infermo che più ajular potesse, né ussiva di caxa zà molti mexi avanti. Ta-men la Divina bontà ha volulo ancora preservarmi, et come ho dillo compilo la diaria di l’anno passato, che si ben anialato era non steva di scriver le coli-diane nove che mi erano per giornata da amici manifestate, sichè uno altro volume feci. Et qualche pensier mi \enne di lassar la principiala falieha ; ma poi parmi veder quelli compatrioti che mi amano, dir: « Marin non ti smarir, seguita pur il principialo camino, perché moglie e magistrato dal del è destinato ; va drio a scriver li successi de Italia e dii mondo ; poiché tu vedi prepararsi gran cosse contra la Christianità, se quella non si unisse insieme. 11 Turcho à auto Rhodi, che ’1 padre nè l’avo mai potè nquislarlo ; ha auto Belgrado in Hongaria, è Signor tremendo ». Per la qual cossa, Domino concedente, ho terminalo continuar la prefata fatica: et cussi quivi sarà descripto giorno per giorno quelo se intenderà de novo solo Hadrlano sexto Pontefice Romano, qual va a bon carnin a ben di la Cristianità, se da li altri potentati sarà seguitato. 2 A dì primo Marzo 1523. La matina non fo alcuna letera. Introno Cai dii Consejo di X : sier Mi-chiel da Leze, sier Polo Donado et sier Daniel Re-nier, li do primi stati altre fiate. Da poi disnar fo Gran Consejo, et io Marin Sa-nudo andai, che zà alcuni mexi, più di ... non sono sialo, per la egritudine mia, dove avi grandissima stretta di brigata si alegroe con mi. Fu posto, per li Consieri, la parte di far li do Procuratori di san Marco per expelaliva, che fu preso in Pregadi, la qual è notada in l’al!ro volume. Ave 12 non sinceri, 228 di no, 1327 di si. Fu presa. Fu butà il sestier di Monte vecchio a la Camera d’imprestidi di la paga di Marzo 1479, et vene per primo il sestier di Castello. Fu fato eletion di un Procurator, terzo vachante, iusta la parte presa ozi, et tolti do soli, i quali porto-no, come fo dito, in sacheti, tutti do, contadi ducali 8000 per imprestedo ; li qual do sono questi, però che sier Antonio Capello voi esser Domenica, e dona ducati 500 per inlrar dii 1525 ordinario. Electo Procurator di san Marcito, 1702 terzo vachante. Sier Mafio Bernardo dal Banco, qu. sier Francesco......969. 753 f Sier Antonio Mozenigo, è di Pregadi, di sier Alvise cav. cons. . . . 1031. 689 Et stridalo rimaso, fo chiamà a la Signoria, et sier Alvise suo padre, ch’è Consier, si cavò la bareta e Io abrazò e li tochò la man, che tulto il Consejo ave che dir. Sentalo un pezo di soto di Cai di XL a mezo il Consejo, fo lassa andar zoso a caxa soa. Fo fatto altre voxe. Inter caetera, balotà uno sora la Sanità, che mai più lui è slà balotà in Gran Consejo, nè alcun di soi fratelli si delle quel titolo, videlicet sier Zacaria di Prioli il Grande, qu. sier Zuane, qu. sier Nicolò dal Bancho, et cazete. Fo publicà do condanason per Piero Dandolo nodaro di l’Avogaria, fale in Quarantia criminal per il piedar di Avogadori di Comun, videlicet quella contra sier Piero Lion qu. sier Alvise e l’altra conira sier Zuan Francesco Justinian, non nominò il padre, ma si sa è fiol di sier Hironimo procurator, le qual ho notade in l’altro libro ; ma fu preso di publicharie in Gran Consejo, ma non fodilo perchè causa é sta condannali, che sono per meretrice eie. In questa malina, si partino sier Piero Morexini qu. sier Lorenzo, sier Beneto Barbarigo di sier Francesco, sier Marin Justinian di sier Sebaslian el cavalier, vanno come Auditori novi con autorità di Svndici, Avogadori e Provedadori per le terre nostre di terra ferma, iusta la parie presa in Pregadi, e comenzono da Padoa. A dì do. La malina, per la pioza, el Procurator 2* electo non andò a la Signoria, et rimesse ad andarvi un altro di. Zonse in questa matina sier Bernardo Contarmi di sier Ziprian cao di XL, vien nobele di la nave Molina di sier Andrea da Molin el cavalier da san Zulian,carga di fomenti e vallonie, la qual ha tochà Corfù. Referisse, come a Corfù l’era zonlo la galia soracomilo sier Francesco Grilli di sier Ho-mobon vien de lì con lettere dii Zcneral, qual erano sta spazate poi per la galia fo soracomito sier Lodovico Querini, era li a Corfù di qui. Il qual Griti partì di Candia a di 8 Fevrer, con aviso che ’1 Turcho con il suo campo era parlilo di Rhodi el la sua persona era zonla in Constantinopoli, et cussi mandava l’armala in Stretto, et che lì era annegate 6 galìe. Havia lassato in Rhodi uno bassà con 10 mila guastatori, et 4000 spachi, et 20 galìe sotil ; et che il Zeneral doveva levarsi di Candia con l’armada et venir a Corphù. La galia Querina partite con le lettere dii Zelerai che portò il Griti, da Corfù, è zorni 7, tamen non apar. El par, il Turcho habbi lassalo