1 MDXXI1I, cossa de Spagna per (erra el per mare era poslo ¡11 assetto. La dieta de qui è finita, dando al principe in Ire )1 anni 155 milia fiorini, et a Madama fanno un presente de 5000. Haveva dimandato el principe 3000 fanti pagali per mezo anno si fusse bisogno conira turchi ; non si hanno voluto ligare a zio, tamen' dicono die non manebarano mai a soa serenità de quel die polrano; ma die non voleno promelerli tanto che poi non lo possino atendere. Voleva la sua serenità che facessero una liga con il ducato de Wi-temberg. Non l’hanno volulo fare. Dicono, che ben volentieri serano favorevoli a quel ducalo; ma che non vogliono essere ligati a zio ; et cossi fu concluso il giorno della Ascensione de Nostro Signore el impostali fine. Noi, penso staremo ancor qui un mese overo sei septimane, perchè ce è ancora da fare per dar modo al regimento che si ha da lassare qui ; che li popoli hanno pregalo il principe che voglia darli un regimento di genti dii paese, et che non gli metta forestieri ; et sua serenità gli ha promesso de mettere uno tale che si contenterano. Copia de lettere date in Roma a dì 12 Mago 1523, drizate al prefato signor Marchese. Le nove de qua son, di poi le ultime mie, che a li 8 dii presente fu facto Legalo in Hongaria il reverendissimo Cardinal de Gaieta, et si dice che partirà presto et passerà per Manloa, perchè si ha d’abo ebare con il serenissimo infante archiducha d’Austria in Ispruch, al qual è già stalo scripto da Nostro signor che lo debbia aspeclare li. Et anderà con sua signoria reverendissima uno frale dii bordine di S. Francesco di Dalmalia con 800 homini, opus fra-trum est. Dio li guidi et acompagni, che non solo possino esser liberi dal martirio, ma tornare etiam vitoriosi. in Roma era determinato che si pagassero 5 iulii per foco, et li Romani non ne hanno voluto sen-tir fumo. Et in questo si dice che missier Zuan Pietro Cafarello si hh monslrato assai valente, et ho inteso da alcuni che, essendo slà intimato il monitorio che Soa Santità alti dì passali mandò al re di Fran-zia aziò che havesse a deponere le arme per andare conira il Turcbo, inter alia respose non esser altro Turcho che li preti. Fra dui o tre giorni si dice che partirà il reverendissimo Cardinal de Aus per ritornare in Fran- * zia ; quale heri fu longamente con Nostro Signore a parlare per expedirsi, et gli ha facto un sontuosissimo pasto el Cardinal de Flisco. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tarn. XXXIV. maggio. 194 Se è già eominziato a formare il processo dal procurato!* fiscale conira il reverendissimo Cardinal de Volterra carzeralo, el fin quà non gli è slà dato servitore alcuno, ma li altendeno quelli del castello. Et perchè, come scripsigli dì a dietro, la causa è stata commessa a tre cardinali, videlicet Santa Croci1, Ancona et Cesis, ha vendo allegali qqelli suspecti per certe- ragioni scriple de sua propria mano in una cedula che mandò a Nostro Signore supplicando sua Santità che gli volesse dare altri novi iudici, per quanto si ragiona, quella non ne ha volulo fare niente, et però si coniectura et crede che le cose sue non polrano passare si non male. Della dispensa del re di Portugallo, intendo che si è parlato caldamente, el che ’1 Papa se ne rende molto dillicile, et che sin qui non è conclusa cosa alcuna, nè facla una sola parola de compostone. Se exlima però che per placare il dictoRe con lo Imperatore, che tandem Sua Beatitudine l’habia da fare. Li signori de Arimini, secundo intendo, nihil hueusqw habueruntprceter bona verba. Maestro Pasquino fu ripreso mollo perchè non ci era vestito il dì di la festa di S. Marco secondo era solilo fare ogni anno, et rispose che Io havea lassato per paura che ’I Papa non gli mandasse el governator a torgli la veste : il che pervenuto alle orechie di Sua Santità, ordinò che lo dovessero mettere in prigione, el gli fu dello: « Che volete fare che gli è di pietra? ».Commise che fusse liutaio in fiume. Gli replicorono che essendo lui come ranochia, più male darìa dentro l’aqua che de fora. Et cussi fu determinalo de lassarlo slare; ma non per questo resta die non morda et straparli secundo il consueto. Alli 9 dii presente, il Papa cavalchò per Roma, et andò a Santa Maria de la Consolatione, et tornò per la via de Campo Martio : fu molto grata al popolo la vista sua. Bo inteso da bon loco, che Sua Santità ha deliberato fare lassare tulle le legationi che hanno li reverendissimi cardinali, et praecipue quella della marcha de Perosa et del Patrimonio, el prevalersi dele inlrate de quelle per il vivere el altri bisogni suoi. Decime havemo in abundanlia, el per la corte coreno molli pochi denari, et la peste fa tuttavia qualche danno. Don Fernando de Andradda, per quanto si dice, per ordine dela Cesarea Maestà, va con una armata sopra Marsilia, el le galee di Genova gli devono andare a l’incontro. Et lo Vicerc de Napoli lutti li navilij che trova retien per mandarli con viclualia, 13