435 MDXXIfi, SETTEMBRE. 436 ria come l'andava a Lodi con le zelile l’ha per farsi forte e lenir quella terra, e ringraliava la Signoria di 1000 fanti li voleno mandar, solicilando siano mandali presto ; e cussi ha scritto al provedi-tor Emo zeneral solicili a mandarli. 231 Di reofori di Bergamo, date a dì 19, hore 16, ricevute heri. Pocho di novo hanno questa malina, et andando le cose lente, non è da dubitare. Hanno, quello scrisserio heri sera di la spianada hanno fatto francesi, e di più hanno che ’I signor Prospero ne ha fatto far un’altra a l’incontro di quella, et ha fatto spianar et brusar tutte le caxe a l’op-posilo del baslion di porta Romana, aziò non si andasseno a campar lì. Et soa signoria ogni giorno cavalcha, et in Milano ogni cosa è cum bellissimo ordine, e tulio il populo è più animoso che mai; non li manchano viduarie. Li francesi li hanno tolto l’aqua dii Navilio usisse fuora di Ticino, el lo fanno ritornar in Ticino. Altro iu Milano non si parla, solum di la venuta di le nostre gente, et molto si mormora, con brute parole de lì. El cerio, ogni pocho soccorso de li nostri che li andasse, li daria grandissimo animo. Tieneno questa noie li 2500 lanschenech serano mirali in Milano, che sarà bon soccorso. Di ditti, di 19, hore 2 di nocte. Come hanno da poi auto nuova, eh’è uno che partì ad hore 16 di Milano suo exploratore, che francesi erano a santo Cristophoro lontano di Milano miglia 4, el che pareva havesseno limor che quelli di la terra non li andasseno ad asaltarli, et che se havevano fortificati in dido loco con certi repari et sue arleglia-rie. Vero e che hanno mandato le bagaglie con alcuni pezi di artellaria grossa de là de Ticino, el quelli cavalli ciucheschi erano in Pavia, sono usciti fora bona parie et hanno fallo presoni assai che andavano con le bagaglie et preso molti boliiri; i qual presoni dicono che francesi sono deliberali di dar uno arsitilo con ogni sua forza a Milano. El quelli di la lerra li aspedano animosamente, el ogniuno sla alle sue guardie, e tutta questa passala nocte sono stali in arme, el a le 7 hore introno in Milano li 2300 lanschenech che passono eri el non hanno haulo impedimento alcuno, et è slà di grandissimo ¡ubilo a lulla quella cilà questo soccorso. Dice dillo cxplo-rator, che essendo fuora de Milano per venir de qui, a le diete hore 6 sentile che in quel bora si dava a l’arme. Tamen, lì a Bergamo di sopra la torre non hanno sentilo colpo de artellaria, nè segnai alcuno per il qual se possi comprender liabbino batagliala Ja lerra ; e di qui si vede Milano schielissimo, e ogni volta si Iraze arlellarie si sente li colpi, e se fosse seguilo altro, sariano ritornati pur loro esploratori che hanno de lì. De li ditti, di 19, hore 6 di nocte. Come li 231“ è sopragionlo nova, che è vero li inimici si hanno forlifichalo come scrisseno, el che ’I signor Antonio da Leva con el capilanio Mossino, qualli erano in Pavia, con altri spagnoli sui fanti, hanno taglialo el ponte ai nemici che erano sopra Ticino, e questa è la causa che non hanno dato la balaglia a la cilà, né etiam fallo demonslratione alcuna di dargela. Quelli di la terra stanno di perl'ellissimo animo, maxime che li è giolito nova che *1 marchexe di Mantoa se alrova a Picegaton e spinge alla sfilata le gente sue verso Milano; dii che il populo et tutta la cilà ne ¡ubila. Hanno apichalo uno che stava nel castello, perchè ogni giorno usciva di la lerra a la scaramu-za et faceva intender ogni progresso a li nemici di quello si faceva ne la terra. Questo messo si partile da Milano hozi ad hore 21. Die 30 Julii 1523, in Rogatis. 232 Ser Andreas Magnus Ser Andreas Mudatio Ser Donatus Marcellus Ser Daniel Renerius Ser Aloisius Mocenico eques Ser Franciseus Pisanrus Consiliarii. Ser Angelus de Mula Ser Sfephanus Viaro Ser Jacobus Superando Capita de Quadraginfa. È andato in consuetudine, che molti, quando per imputatone de qualche defilo sono proclamali per l’oficio de Signori, de node, non compareno nel statuito termine, e però sono descrili in la pergamena restando cussi definictive banditi, ma lassano passar 4, 6 el 8 anni sinché vedano non esser chi li po9sa adversar, et che trovino testimoni el indici a suo modo, i quali trovali fanno comparer, et allegar avanti li Signori di nocle che ’I sia slà indebitamente processo conira essi da li precessori loro, come iodici incompetenti, atenle le bolle che producono conlenenti loro esser cliieregi, per il che loro dimandano esser rimesi al indice ecclesiastico. Quattro de li dilli Signori a bosoli e balole cussi li concedono; per la qual remission facilmente sono