63 MDXXIIf, MARZO. curi, aberichè me limino morii assai del mio populo 34 * avarili clic li habbia dominali el etium per far più male; ma Dio ha voluto che con parole sono venuti sotto al mio imperio; di la qual cossa sono restati contentissimi, et li habbiamo osservalo quanto li travia promesso, et essendo vui mei fratelli et amici del mio imperio, ne farete victoria et de quello bisognerà dar la mia Signoria mi darete adviso », parole amicabile pur assai. Quel capitanio è parlilo da Rodi a li 2*2. Dicono che non li è restalo se non le pa-landaric del Signor per passar le zente al l'ischo el Rodi. Tutte le altre sono venute qui in porto, et Cur-togoli venuto avanti duo zorni dii capilanio, el qual etiam lui va verso Pera. Qui ha verno come el Signor va a drelura verso Conslantinopoli ; non si astallerà in Bursa niente. 35 Qui apresso sarà notà V armata turchescha che vene a V assedio di Rhodi, et successo di quella et di lo exercito. A dì 24 Zugno 1522 Martedì, lo giorno di San Zuane Ballista, vene l’armata piccia da vele numero 27 fra galìe, fusle e brigantini e sorze. A dì 26, Zuoba. A liore 4 di giorno sorse ne la fossa l’armata grande, lo da vele 227 fra galeaze, galìe, fusle, brigantini, palandarie et navilii, e la note si partì fra’ Zuan Bresuol per ponente. A dì 27, Venere. Da matura, dismonlorono in terra gente di la dilla armala. A dì 29, Domenega. Comenzorno a comparer turchi a le circuinslanzie di la terra, longi a Irato di bombarde. A di 2 Luio, Mercoredì. flora lerza di giorno, comenzorno a tirar qualche spingardella. A dì.3, dillo. Discargorono legnami de repari, et pezi 3 d’arlellaria. A dì 5, ditto Sabado. Cominziorno a piantar loro tende et pavioni, longi a tiro di bombarde di la terra. A di 12 ditlo, Sabado. Bore due di giorno, tirò certi tiri de sacri et meza colobrina, el senza dimora li havemo roto una di le dille peze, et morto dui bombardieri e fatoli dismetere. A dì 16 dillo, Mercore. Di malino, comenzorno loro a trazer et venir coperti per non esser dan-liifichati. A dì 17 dillo, Zuoba Da mezza notte in sù co-menzorno eum grande frelaria a carozar legnami et repari et artellarie. A dì 18, Venere. A la lerza guarda de notte, lo la venuta di lo reverendo signor Prejan prior di San Gilio, et da sua signoria Iravemo nova a bo-cha che tale armala era passala da velie 400, come e evidentemente le vele passar per canal di Lango. A dì. 19, Sabato. Hora una di giorno, comenzor-rio a lirar morteri. A dì 24, Zuoba malina. Comenzorno a tirar da doi repari che erano per contra de Spagna, l’uno di li quali tirava ballote di bronzo et l’altro di prieda. A di 28 ditto, Limi. Da malina, 1’ armala mari-lima pavexò et arbororono loro bandiere stando alla galla, et gionle che forno alcune galìe che de Turchia venivano, sono andate inconlra galie do et fusle tre, poi la dilla armata tirò sua arlellaria con feste et cridi assai et assai frelaria, et a quello giorno venirno più di velie 150, et se stima che T fu la venuta de lo Gran Turcho. A di ditto. A bore 2 di note vene nostro homo de fuora de lo campo, et ne rifermò la venuta dii ditlo Gran Turcho. A dì 3 Avosto. Comenzorno a tirar loro artella- 35* rie minute con molta spingardaria. A di 4 Seltembrio. Fra le do et tre bore dii giorno, con una mina che deteno fuogo al bastion d’ingallerra, fezeno giornata da bore 3 passate in ditto bastion de Spagna el Alvernia. A di 9 dillo, Martidì. A hore una e meza di giorno, con due mine, che deteno fuogo a lo dillo bastion de lngallera, faceano giornata molto brava ; durò da hore 4 in dillo baslion el Spagna con suo fero piano et caxa mata de Slampalia. A dì 14 dillo, Domenega. El dì de Santa Crose feseno asalti tre al ditto bastion de Ingalterra. A dì dillo. De note, a la terza guardia, fu asalto bravo a lo dillo bastion de Ingalterra. A dì 15 dillo, Luni. Verso vesparo fu grande scaramuza a lo dillo baslion de Ingalterra; ma-non osorono seguitar giornata. A dì 16 ditto, Martidì. Da hore 10 fin a mezo giorno fu asaltato cussi in lo ditto baslion d’Ingal-terra, come a la forteza plana de Italia. A dì 17, Mercore. Apresso mezo giorno, con Ire mine che deleno fuogo in Alvernia, zoè nel bastion, facessemo giornata molto brava, cussi ne la baiaria de Alvernia come de Spagna, con suo bastioni a terra plana e il . .. . d’Ingalterra, e durò tra hore 3 in cercha. In Provenza et terra piana de Italia mul-tiludine di gente slavano a guardare, e mai non osavano seguitar giornata. A dì 20 ditto, Sabato. Hore 2 avanti giorno, fe-ceno asalto al terra piano de Italia, et furono grande moltitudine di gente.