173 MDXXIÍI, MAGGIO. sono pupilli et sotto tutela, dei quali sia fama ohe habinoqualche facullà a comprar a tempo, ponendoli sopra molte vie et modi ileciti, et lazundoge dar robe de le qual hanno grandissima botta. Itcm, a far molte altre inhonesle cose, che sono a ofenlione de la Majestà Divina et desonor de questa cita cum subsequenle ruina de assai fameglie. Alla qual cosa bisognando far oportuna provision aziò che questo tanto inconveniente non proceda più oltra et le fa-cultà di citadini nostri se conservino ; però Pandora parte che de ccetcro alcuno fiol di fameglia, uè pupilli, nè alcun altro che sia sotto la tutela et governo de altri non possano quovismodo comprar a tempo robe de sorte alcuna, né possi esser fallo mai in tempo alcuno raxon nè pagamento de robe comprate a tempo per loro conira questo ordine, salvo se i loro padri o tutori et commessarii non barano assentito, et dechiarito quelli esser sta fatta de vo- * luntè soa. El che non essendo, i ditti mercliati siano de niuno valor. f De parte 118-2 Ser Leonardus Minotto Caput Quadraginta. Vult partem cimi questa dichiaratione, che se pur l’ocorerà il caso che fusseno fati merchali de robe comprale a tempo senza el consentimento et voluntà di padri o tutori et commissari, aziò che li venditori non vengano a perder el suo, però in tale caso i (ioli de fameglia, pupilli et altri sotto posti a tutela et governo che havesseno fatto essi merchali et quovismodo coni rado cum alcuno, debbano es-esser astreti a la satisfatene reai e personalmente come è iusto. De parte 83 De non 37 Non sinceri 24 Sapienies ultrascripti. È da proveder a una mala consuetudine inlro-dulla alti oflìlii nostri, sì de Palazo come de Rialto, de far le sententie absente, subilo che uno di judici sia reduto, et però, L’anderà parte che de caetero alti dilli officii, sì de Palazo come de Rialto, non se possi far senlenlia alcuna absente su non una bora da poi reduli doi de li judei, intendandose il redur loro a le bore consuete ¡a matina a terza et el da poi disnar a ve- spero. Dei quali doi judici, subilo che sarà gionlo il secundo a l’officio, se debba metter l'bora a segno et quella compila andar zoso, non essendo comparso el zilato, legítimamente proceder se possi a far la sententi«, el non avanti nè altramente per alcun modo. Et si alcuna si facesse contra questo ordine, sia et esser debba de niun valor. Et perchè, non manco ad proposito è obviar a la malignità de alcuni, i quali fano lite a diversi senza fondamento de ragione dandoli spesa a molti judicii cum presuposito che se ben i perderano la lite nondimeno non refarano essa spesa per non haver beni, over so i ne habino, occultandoli, imperochè il consueto è da far le cartoline in bonis tantum, le quale otenute da chi habino ottenuta la lite, per tale causa non pono haver executione, cosa iniqua certo et che merita provisione; però sia etiam statuito che tulle le cartoline da qui a driedo far si debano el ne li beni et ne le persone, si che omnino gli possa esser data executione contra chi le sarano sta fatte come è justo. Ulferius, essendo ben conveniente che quelli i quali fano la spesa in oletiir sententie conira li debitori sui a li officii nostri, possino haver la execu-lion di quelle, la qual recusano far li officiali se non gli vien dato ducati 8 et 10 per una, che è excessiva et intollerabile spesa : però sia provisto el deliberato, che li officiali de tulli gli officii nostri, sì di s. Marco