123 MDXjun, Nolo. So inteso che il doxe di Zenoa domino Olavian Adorno, fratello di domino Hironimo che morite qui. poiché il corpo del dillo suo fratello fu -portato de lì et sepulto con gran pompa, era amalato et stava mal. Fu posto ozi, per li Consieri, dar licentia a sier Zacharia Vcnier podestà di Canevá, di poter venir in questa terra por zorni 15, tasando in locho suo un zenthilomo nostro. Ave: 767, 106, '2. Fu presa. ? A dì 4. La matine, el Principe pur non fu in Collegio et si resente alquanto. Sta pur levato, ma ha grandissima sete, et li piede se infìa, e olirà quel suo maistro Antoniazo di Bergamo medico, etiam ha mandato per maistro Bortolo di Monta-gnana, el qual ha detto far mal pronostico di lui. È vechio di anni 90, tamm la festa dii nepote è ordinata farsi doman. Da poi disnar, fo Consejo di X con Zonta, e trovono ducati 2000 per poter expedir I’ Orator nostro, va al Turcho. Di Roma, fo lettere di sier Marco Fosca-ri orator nostro, di 2 di V instante. Come a dì 29 partite 1’ orator Graderiigo, et a dì 2 di questo parlino li 4 oratori vieneno a repatriar, nè hanno voluto più restar con dir la lor com-mission voi stogino solum 15 zorni in Roma. Tol-seno licentia dii Papa. Item, il Papa ha concesso e con qualche falicha la confìrmazion dii perdón il zorno di la Sensa in questa terra. Scrive come il Papa, poi retenuto in castello il cardinal Volterà overo Sederini, li mandò a caxa a tuor le scriture e danari, e trovò zercha ducati 50 milia tra danari, arzenti e scriti. Item, che non ha voluto darli alcun di soi stagi con lui, et havendo esso cardinal richiesto auditori qualche cardinal per poter iusti-fìcharsi, il Papa volea darli altri ad aldirlo, e lui non l’ha voluto. Si dice che il Papa Ita in le man alcune lettere di ditto Cardinal prese, che ’1 scriveva al re Christianissimo persuadendolo al venir in Italia ; el prima facesse reteñirlo li dimandò davanti alcuni cardinali si 1’ haveva scrito al ditto Re. Disse di no el il Papa li mostrò le lettere e non potè negarle, el lo fece reteñir. Scrive, il cardinal Medici è in gran riputation col Papa, e cussi il ducha di Sexa orator Cosareo è lì a Roma. Scrìve dillo Orator nostro se li mandi le raxon dii Golfo e di Ravena e Zer-via, acciò possi usarle col Papa, parlando di tal materia. Di Napoli, fo lettere, di Ijmardo Anseimi consolo. De occurentiis, nulla da conto. MACGJO. 124 Queste lettere zonseno la nolte, et fo lete in Collegio a di 5 da maliua. A dì 5. La malina, fo leto le lettere di Roma. 69' 11 Doxe tolse una medicina di mana el li menò tardi. Da poi disnar, fo Collegio di Savii, et in palazo dove si fa li pasti fu fato un bel pasto a zenthilo-meni et done invidate per le noze di sier Antonio Grimani di sier Vicenzo dii Serenissimo, et da basso in sala disnò li Consieri, Cai di XL, Avogadori e Cai di X et alcuni Procuratori invidati, i quali poi ve-neno suso e li in sala fo recita una comedia fata per Ruzante, qual questo inverno fu fatta ai Crosechicri, cossa mitilo discorda da far davanti la Signoria. Et compita si ballò. Li compagni erano li Ortolani. Fono da done ...., et alcune donne rcstono a cena el baiar fin bore 5 di notte, poi tulli andono a caxa loro. Tamen il Doxe non sta ben. A dì 6. La ma fina fo lettere di rectori di Candia, di... . Marzo, portate per una nave. Di una grandissima fortuna stala de lì, a dì ... . di vento, pinza e mar grandissimo ;zà più anni non stata. Et par la galia Lesignana si averse e si anegò do bomeni erano suso. Item, la nave forestiera et una fusta, come più difusamente dirò di sotto. Item, scriveno come quello turco è al governo di Rhodi havia scrìtto a quelli di Searpanto si volesseno darli per esser di la iuridition di Rhodi, et manda la copia di la leftera. Et quel castello è di domino Andrea Corner e altri candioti, quali è slà da loro rectori persuasi ad andar li. 11 qual sier Andrea non ha voluto nè voi andarvi, dicendo è sotto la Signoria le ixole di I’ Arzipielago e lei lo defendi. Da poi disnar, fo Pregadi. Fo fati V Savii di XX Savii a tansar, in loco di alcuni inanellavano, et (re di XV Savii a tansar, il scuriimo sarà qui avanti posto. Fu posto, per il Collegio, exceplo Savii a terra ferma, dar a sier Tonni Mocenigo va capilanio in Candia, la galia soracomito sier Vicenzo Salamon, che lo buti de lì, et scrito al provedador Vituri fazi la zercha. 149, 27, 2. Fu posto, per lutto il Collegio, una parte zercha certi ordeni di le galìe in armada, videlicet che ogni do mexi li Provedadori o rectori di le terre fazino la zercha. Item, li Soracomili a loro venir in questa terra siano provadi comesi fa li Patroni di galìe in Pregadi, et cazando a la pruova siano privi di andar più Soracomiti per anni 10, non possino esser provadi si non harà il boldin di esser rimasi ; una parie molto longa. Ave: 145, 30, 6. Fu posto, per tulio il Collegio, una grafia di le