363 udxxiii, a domino Zuan Piero Stella canzcllicr grande, vide-licet a la cassa coperta sora il panno di la scuola di panno d’oro, con il cussin del Doxe d’oro, la spada e speroni per esser cavalier fato per l’lmperador; la qual cassa era in la capella dii balesiino in san Marco. Et fato venir le 9 congregation, la Scuola soa di San Marcilo con alcuni marinari con torzi in man, et 12 Jesuati con torzi. Poi li Sccretarii, ma non erano in mantello, come si consuetava. Poi il Doxe vestito di scarlato vesta et bercia, qual etiam Do-menega l’ave a Consejo per la morte di la fia qu. sier Augustin Foscari, so neza, inaridì in sier Nicolò Venier. Eravi il Legalo col Doxe el li do oratori cesarei, clic sempre suol esser un corozoso apresso il Doxe, ma ben drio il Doxe con li oratori erano li corozosi et con li Consieri, videìicet con l’orator di Mila», di Ferrara e di Manloa et di solo li corozosi, che suol andar di sopra, et etiam con li Consieri erano 5 tutti vestiti di zambeloto negro. Manchava sier Francesco Foscari, qual etiam lui vidi, ma non la Signoria, vestili ut supra. Era solo procurator sier Antonio Trun, in vesta negra. Poi li Cai di XL, vestiti di paonazo, et altri patricii deputati a compa-gnar il Doxe questo mexe, vestiti ili negro, et eravi 8 corozosi solamente in chiexia di san Zacharia. Fo portalo la cassa dove era preparalo il baldachin granilo, et fece l’oralione domino Marin Bizichemi leze in Immanità a Padoa, perchè cussi dillo Can-zellier ordinò lui facesse l’oration. Il corpo fu se-pullo a San Zuminian, dove si farà l’archa. Eri la terra da peste comenzò a pezorar, che era zorni IO niun era morto, nè andato a Lazareto; ma eri fo 4 a san Lucha in calle di Favri, over a san Salvador el uno a san Jacomo di I’ Orio. Da poi disnar, fo Collegio di Savii ad consu-lendum. > 192 Di Roma, di V Orator nostro, fo lettere di 11. Come il cardinal Grimani era amalato, et non slava bene. Item, che ’I reverendissimo Medici mandava uno suo nonlio a la Signoria nostra, et dii zonzer li a Roma el marchese di Peschara vien dii suo Slado; el qual è stato in Spagna da l’linpe-rador. Item, è nova de li che francesi calano in Italia, el dia comenzar a calar sguizari. A dì 15, Sabado. Da matina, fo dito la messa in chiexia di san Marcho solenne per il reverendissimo Palriarcha nostro domino Antonio Contarmi, e fata la processione, iusla il consueto, ma andono atomo li stendardi per il gran caldo. Le Scuole con relique e arzenti et arme di la liga, Papa e lmperador, re de Ingollerà, archiducha di Austria, san agosto. 364 • Marcho et dii Doxe et dii ducha di Milan. Poi li frali con reliquie in mano et apparali, e cussi monaci et vidi a li Jesuati avanti la croce d’arzento con Christo crocefìsso suso. Poi li preti et canonici di san Marco et Castello. Prima il Doxe vestilo con uno liabilo novo fato far adesso, videìicet una vesta di labi bianco, solo un manto di damaschiti e de oro bianco bellissimo, con una barela di labi e d’oro in lesta con fiorami bellissima; sichù fu bel veder, con il Palriarcha apparato avanti, qual havia la croxe davanti. Et col Doxe erano il Legato dii Papa Cam-peze di zambelolo negro, il Carazolo prolhonolario di labi lionato, et il Sanzes oralor cesareo con uno zopon di lama d’oro, poi l’orator di Milan con una vesta damaschili cremexin, Ferara el Mantoa vestiti al solito, et domino Jacomo da Pexaro arziepiscopo di Bafo, poi li Consieri con li Cai di XL et li Procuratori, questi vestiti tutti di seda, sier Dotnenego Tri-vixan, sier Zorzi Corner, sier Alvise Pasqualigo, sier Alvise Pixani, sier Piero da Pexaro, sier Andrea Gu-soni, sier Francesco Corner, sier Francesco di Prioli et sier Andrea Lion, in tutto numero 9, il resto non vi fu. El solum era uno Cao di XL, sier Zuan Balista da Pexaro. Era il secrelario di l’Adorno con li cavalieri, di qual solum era vestido con vesta, maneghe averle, sier Sehastian Contarmi di restngno d’oro el cadena al collo, et il resto di patricii, di quali la mazor parte erano veslidi di veludo cremexin, da-maschin cremexin et raxo. Et vidi sier Marin Dandolo fo di Pregadi per danari, qu. sier Piero, nou solito a venir, et uno sier Zuan Donado qu. sier Nicolò camerlengo di Comun in seda, che parse di novo a molli veder questi do. Et come il Doxe fu a la porla di Palazo, sonava campano; qual si fermò per 192* non andar al Sai, et Nicolelo comandador del zu-degà di Proprio, vestito di scarlato, montò su la piera dii bando, et Gasparo di la Vedoa vice canzelier grando vestilo di scarlato lezeva, el poi una ronzala di Irombele fo publicà la paxe el liga in questa forma qui solo anotala Poi si seguì la procession di la Signoria, et fo finita la festa. Si dize, questa sera si farà fuogi per li campameli et a caxa di oratori. Et per Collegio è slà scritto per le terre in lai zorno etiam si fazi la procession et publication predicla ; etiam si farà a Milan. L’orator di Franza domino Anzolo da Fiorenza et monsignor di Veglier el il signor Renzo di Cere, mesli, se ne sleteno in caxa. El Serenissimo et Excellentissimo Principe nostro domino Andrea Grilli a tutti deehiara et fa manifesto : Come nel nome di la Santissima Trinità