105 MDXXIII, APRILE. 106 lere, et subsidio richiede quel Re a li principi cliri-stiani etc. Da poi disnar, fo Prcgadi et fu il Principe. Leto le lettere etiarn dii Badoer orator nostro in Franza, portate per il signor Renzo. Di coloqui hauti col Re, qual dice voi tuor la impresa de Italia et che l’averà li sguizari etc., et che ’1 signor Renzo vera prima. Et 1’ Orator li dimandò dove erano le zente. Disse, 1* è sparse in diversi lochi. Scrive poi coloquii auti col signor Renzo, e altre parlicularità. Fonterabia è sta soccorsa,, sichè non dubita. Fu posto, per i Consieri, parlar al Legato per confìrmation di pre’ Sebaslian Bon piovan di San Beneto. 150, 1, 3. Fo leto certa comission de l’lmperator fa a uno suo manda a Roma, qual par sia slà intercepta in Franza, mollo savia etc. Da poi, sier Marco Antonio Venier savio a terra ferma, el dolor, andò in renga e narò quanto havia dito l’orator cesareo domino AKonxo Sanxes, qual voi continuar in la praticha di lo acordo, el par babbi commissione, et come erano slà da lui di ordine dii Collegio con sier Zorzi Corner procurator e savio dii Consejo, »arando le parole usale. Da poi disse quanto havia exposto il signor Renzo in Collegio dii voler dii re Chrislianissimo di tuor la impresa conira il Slato de Milan, et poi che domino Ambrosio da Fiorenza suo orator parloe dicendo la Chrislianissima Maestà desiderava saper che aiuto 58 H voi dar questo Stado, venendo a la impresa. Et li fo risposto per il Doxe,si consulteria. Lui disse: « Come, bisogna consulto? Non se’ vù in lo acordo col re Chrislianissimo che eri? » Con altre parole. Fu posto, per li Savii, che ditto sier Zorzi Corner savio dii Consejo e sier Marco Antonio Venier savio a terra ferma continuasene la praticha con lo orator cesareo ; il terzo eh’ è il Mocenigo consier è a Roma. Fu presa di largo. Fo leto le lettere di Constantinopoli, dii Baylo, di 23 Marzo. Cercha Amelb bassà voi li inclini di Sibinico, dicendo, è di raxon di Scardona. Et scrive parole usade, et che Perì bassà disse el voi cussi, bisogna dargeli se non ogni modo lui li torà. Et che lui Baylo disse è di raxon di Sibinico, e si mandi un per parie super loco a veder. Scrive poi coloquii hauti con Perì bassà a caxa sua, qual disse al tutto bisogna la Signoria lassi questi moli-ni, etc. Fu posto, per i Savii tulli, una lederà al Signor lurcho, in iustificatiou che dilli molini è sotto Sibinico zà assà anni, persuadendo Sua Maestà non voy romper li capitoli di la paxe; con allre parole, eie. Itcm, scrilo al Baylo nostro in conformità, parli al Signor et a li bassà. Fu presa. Fu scrilo a l’orator nostro apresso la Cesarea Maestà questi tratamenti di l’orator suo, e come semo contenti tratar la praticha, eie. In questo zorno zonse in questa terra 9 brazere (barchedella Brazza) mrg(n\\ homeni de Sebeni-co, alcuni nobili et altri popularivieneno ala Signoria. A dì 21. La malina, non fo alcuna nova di far memoria. Da poi disnar, fo audientia di la Signoria el Collegio di Savii. Da Roma, vene lettere di Oratori nostri, di 15, 17 et 18. Dii loro mirar ; et la copia di tal mirata sarà qui avanti scritta. A dì 20 doveano ha-ver l’au lentia publieha. A dì 22. La malina voneno quelli di Sibinico a la Signoria, quali sono do oratori nobili el 2 dii popolo et altri 12 populari, et erano assà numero, exponendo le loro calamità, ocome turchi li depredano ogni giorno corendo fin su le porte, eie. Fo commessi per la Signoria a li Savii ad aldirli doman. Et il Provedador zeneral va in Dalmalia sier Hironimo da Canal, non è ancora partido, a’auto li danari da pagar zente et parli a di ... . ditto. Vene 1’ orator di Franza in Collegio. Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonla ; et fo il Principe. El fono sopra la materia di 3 grossi per ducalo che sier Daniel Renier come sora la ze-cha voi li mercadanli di arzenti pagino, iusta la parte, quali di l’anno.....in qua niun ha pagato etc. Et perchè molti dii Consejo di X e di la Zonla è ca-zadi per poter una volla expedir tal materia, fo legi-limà il Consejo et electi alcuni di Zonla e dii Consejo di X, per questa cosa tantum, in Iodio di cazadi, però chè di quelli dii Consejo di X non resta si non 4, sier Zuan Miani, qual è sta fato Cao in questa materia, sier Michiel da Leze, sier Polo Trivixan, et sier Daniel Renier. Hor questi altri furono clecli. Electi dii Consejo di X. 58* Sier Andrea Gusoni procurator. Sier Hironimo da cha’ da Pexaro, savio dii Conseio, qu. sier Beneto procurator. Sier Piero Landò savio dii Consejo, qu. sier Zuane. Sier Alvise Pasqualigo procurator. Sier Nicolò Bernardo, savio dii Consejo, qu. sier Piero. Sier Piero Boldù savio a terra ferma, qu. sier Lunardo. falti Cai.