121 MDXXIII, MAGGIO. 122 Vencno ¡11 Collegio l’orator dii re Christianissì-nio, domino Ambruoso da Fiorenza et il signor Renzo di Zero et monsignor di Vegliers, ai quali fo falò lezerli la risposta dii Senato. Da poi disnar, fo Gran Consejo, falò D voxe. Avogador di eomun, in luogo di sier Daniel Renier re-fudoe, sier Alvise Bon el dotor, fo avogador per danari, fo di sier Michiel, el qual de subito introe. A dì 2. La matina nulla fu di novo. 11 Principe non fu in Collegio. Da poi disnar fo Pregadi. Non fu il Principe, qual etiam non vien in Collegio. Da Brexa, di rectori fo letere, et in conformità da Manfoa. Come in Eiemagna quelle terre erano su le arme per esser conira de Francesco Sichen, qual ctiam lui havia zenle et feva danni Da poi, sier Lorenzo Venier el dotor, avogador di eomun, andò in renga et narrò li mali portamenti fati a Scyros per sier Marco Zen qu. sier Bacalario el cavali r, era relor de lì, et fato lezer certo processo fato per sier Agnstin da Mula prove ladordi Tarmala a Schiros conira di lui di opposition assà debile. Da poi, venuto zoso, fu posto per li Avogadori di eomun di retenir il ditto sier Marco Zen, qual è venuto in questa terra et colegiarlo eie. ; et poi formato processu si vegni a queslo Consejo. Ave : 54 non sinceri, 24 di no, 104 di la parie; e( fu presa. Fu poi posto per lutto il Collegio, che sier Piero Zen va orator al Turcho porti con sé arzenli a risego de la Signoria per ducati 400.100,12, 4. Fu posto, per li Savii, che il Sopracomito bre-xan conduse 1’ Orator nostro al Turcho, sotto pena di privazion per anni 10 di esser bandito, di non poler esser et priva di soracomilo, non possa levar nè a l’andar nè a ritorno alcuna sorla di mercha-dantia sopra la soa galìa; con altre clausole, ne alcuna persona. Li Savii ai ordini messenostiia l’Ora-lor a levar pasagieri. 123 di Savii, 43 di ordeni. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii su-spender li debiti di sier Marco Antonio Contarmi, qu. sier Michiel da S. Felixe per altri do anni, vide-licet quelli 1’ ha con la Signoria nostra. Et fu presa. Ave : 156, 16, 1. Fu posto, per sier Marin Morexini e sier Nicolò Pasqualigo poler vender al publico incanto 6 sago-manarie di oio a la Ternaria vechia primi vachanti ; et sier Santo Trun savio a terra ferma, alento questi offici si dà per benemeriti, che questa materia se indusii. Andò le parte : 123 del Trun, 47 di Savii sora le aque, 2 di no, el nulla. Et licentialo Pregadi, restò Consejo di X con la Zonta per un poeho. A dì 3, Domcnega. La matina, il Doxe non fu G8 in Collegio. Veneno li oratori cesareo et anglico et parlò in maleria di tratar acordo con la Cesarea Maestà. Fo excusato per la egritudine di gote sier Zorzi Corner, cavalier, procuralor, savio dii Consejo, depulado a questo. Veneno l’orator di Franzn e il signor Renzo et monsignor di Vegliers, et parlono zercha quello si ha di Roma, di la retention dii Cardinal Soderini. Di Roma, fo lettere di Oratori nostri, di 29. Come sier Alvise Gradenigo orator vechio de lì, tolto licentia da la Beatitudine Pontificia et cardinali, a dì dito era partito per venir a repatriar. El come loro oratori erano stali un’altra volta col Papa et monstratoli le iuriditiòn dii Golfo, et che il Papa li havia dillo che rilornasseno un’al-Ira volta che vederia con qualche Cardinal praticho le raxon di queste rechieste, et che non mancheria etc. Item, come era intrato in Roma mollo pomposamente el Cardinal di Medici vien di Fiorenza ; et par che, havcndo proposto in concistorio il Papa far la trieva zeneral per 3 anni fra li principi Chrisliani per poler atender a le cosse dii Turcho, qual vuol tuor la impresa dii regno di Hongaria, par che ’1 Cardinal Voliera fiorentino, che tien la parie di Fran-za, diresse al Papa che voleva mandar li monitorii per tulio, che ’I re di Franza mirando in tal trieva voria aver il suo Slado de Milan. Per il che, par il Papa babbi falò retenir il predillo Cardinal in Castel Santo Anzolo. Et tamm la causa non fo questa, come dirò di sotto, et fo a requisition del Cardinal Medici, perché l’havia scritto al re di Franza venisse presto in Italia, etc. Da Monfalcon, di sier Alvise Loredan podestà, di.....Come haveva per spie, eh’ è turchi molto grossi verso le terre di l’Imperador, et zà havea sentilo artellarie trar ; sichè fa ogni pro-vision aziò non fazino danno scorendo in Friul. Ila dato aviso a Udene et a li rectori de 1’ Histria di questo, eie. Da poi disnar fo Gran Consejo, falò 9 voxe. Et di Pregadi rimase sier Zuan Antonio Venier è a i X Savii, qu. sier Jacomo Alvise, qual (a 1’ officio di avochato in Quarantia criminal. Non so mo’se’l seguirà più, mo’ che l’é di Pregadi, a far (al officio. Fu posto, per li Consieri, la parte presa in Pregadi di far Consolo in Alexandria per questa volta per scurtinio. Ave: 415, 44, 6. Iteriim: 769, 116, 4.