249 MCCCCCIII, NOVEMBRE. 250 andar nel slato, maxime hessendo stà lato questo papa lutto dii suo ducha etc., rispose la si mete va in bordine ad andarvi. Di Roma, di l’orator, di 30. Come il Cardinal Vincula havia acordato le cosse sue con li cardinali yspani ; et vedendo Roan questo, etiam lui si ha dimostralo in favor; et Ascanio è andato da soa signoria dii Vincula ozi a reconciliarsi, insieme, 11G adeo quelli metono li repentagi, meteno per altri G per 100 e per il Vincula 82 per 100 ; sichè tulti tien el sarà papa. Doman dieno dir la messa e serarsi. Adeo esso orator andoe dal Vincula a dirli saria papa, e disse mal di Valentino, et scrive di zio colo-quii abuti; e che soa signoria rise, dicendo non si dubitasse che si Cardinal era stato amico di questa Signoria, etiam papa saria, e la Signoria cognosceria in ogni tempo li saria amico ; e si ricorderà di la puza ha lassa papa Alexandro. E con tal parole prese licentia di soa signoria. Dii ditto, a dì ultimo. Come, ricevute nostre lettere eri, hore 22, zercha il reverendo prothono-tario don Piero Ciera, con la copia dii breve, ite-rum fo dal Cardinal Vincula e diloli la cossa. Soa signoria ringratiò dii bon voler mostrava la Signoria verso di lui ; poi disse, è una favola che papa Alexandro volse questo prelato belarlo ; e che non si parlasse, si per honor di la Signoria, qual per ben dii prelato ; e che era uno di Conti, nepote ex soro-re dii Cardinal di Napoli, qual havia una bolla con le bolle di piombo e non è stà admesso ; etiam lo ar-zivascovo di Siena nepote di Pio, che havia bolla e con altre clausole. Sichè coneluseno .taser etc. Dii ditto, a dì ultimo, a hore 22. Come inteso li emuli dii Vincula le pratiche, non restono di far ogni cossa ; et ozi fo ditto la messa, et il Vincula fo acompagnato con tanta compagnia che quando sarà papa non averà tanti prelati, et li oratori ussiteno fuora, datoli il juramento di ben custodir. Item, che Zuan Paulo Bajon era ussito con la compagnia di Roma et andato nel Patrimonio ; el qual si alterò di parole col Cardinal di Roan et il Cardinal di Volterà, et si l’havesse auto li danari il tochò, li aria restituiti. Item, il signor Bortolo d’Alviano non à passa’ Monte Rotondo, perchè va temporizando per saper la fin dii ducha, el qual si sta in castello e non si partirà fin non sapi chi sia papa. Li Orsini hanno dato securtà a li cardinali spagnoli et cauzion che entrino securi in conclavi. Item, di campi nulla si ha di novo zà do zorni. Dii ditto, di ultimo, in palatio pontificis, a hore 6 di note. Come il Cardinal Vincula tutti tien I Diarii di M Sanuto. — Tum. V. sarà papa, e con questa fama è intrato in congrega-tion. Et reduti, lexeno li capitoli et lassono la porta aperta, e poi, mandati tutti fuora chi non poteva stnr, lassono aperta la l'eneslrela dove si dà il man-zar dentro, adeo si vedeva ; e cussi a hore 3 di note vene fuora yoce esser electo il reverendissimo Vincula, e tulti li dò ubedientia senza far altro scurti-nio; e però lui non volse fino la matina, acciò fusse scortiniato de more, et li cardinali ateseno a far si-gnar suplicatione. Tutti chi a (a) spazar.tal avisi à 1 spazato, tamen lui voi lenir il corier fin hi malina per scriver la verità. Si dice nomerà Sisto V°, altri dice Julio 11° ; sichè è stà creato con gran contento di tulli, et li nostri do cardinali l’hanno ben servito, licet habino potuto aver assa’ per le pratiche andavano atorno, et il reverendissimo Grimani è stà causa di pacifichar Ascanio con soa signoria reverendissima, videlicet col novo pontifice, et etiam domino Piero Grimani suo fradello, olirà con la persona, etiam si ha fatichato et operato con altro etc. Etiam, che si tien il papa tegnirà con se in palazo li nostri cardinali. 11 Corner per la gamba non si ha potuto molto fatichar, pur sempre è slà saldo a servir soa santità. Di ditto, di primo novembrio, hore 15. Come in quella hora era stà butà fuora la croxe di concistorio el è nominato Julio 11°; però expedisse le lettere. Di Ravena, di rectori e proveditor, di primo, hore 7 di note. Come stando in expetactioue di quanto havesse seguito Vicenzo di Naldo e li altri mandati in Val di Lamon, veneno a Ravena 4 oratori citadini faventini, nominati il cavalier jerosoli-mitano, Piero Paulo Casalio, domino Piero di Spaili dotor et domino Hemiliano Barbavatio, con lettere credential per nome dii signor Astor di Manfredi et li 16 deputati etc., dicendo erano venuti a saper quello nostri dimandavano da loro, e quello si voleva. Et li risposeno bone parole generai, e quella sera esso proveditor li tene con lui a cena acharezandoli, et che la matina vederiano quello più altro dir vo-leseno; e questo feva per tenirli in tempo, sperando per la via di Naldi aver la rocha. Item, ebeno dal magnifico colateral e domino Lazaro Grasso, è in Russi, scrivendo le presente, li capitoli di la Valle sotoscritti per Julio di Schaziati, per nome di la Valle; et cussi loro li sotoscriverano, tutavia da esser confirmati poi per la Signoria nostra. Item, esser venuti lì a Ravena do homini di la Valle, quali dicono la Valle esser reduta soto la Signoria nostra, e di breve arano la rocha, perchè vi sono dentro 40 17