405 MDXXIII, SETTEMBRE. 406 di San Zorzi mazor con ducali......al’ anno, avodiato dii Fonlego di todeschi con ducati..... a l’anno, siché etiam vadaguava di avochalaria in cose criminal ben, che poi el romase di Pregadi si extegniva assà danari a l’ anno : ino’ essendo Avo-gador, convien lassar tutta sta intrada. 216* Adì 14. Fo la Croxe. La mattina al tardi fo lettere di le poste. Come è di Brexa, di Bergamo et di Crema, il qual Podestà e capitanio di Crema scrive, di 12. Aver da Alila«, el signor Prospero quel zorno esser intrato in Alila« e fato luor 40 pezi di artellerie, et quelle fate condur su le rive di Texin per obstar a li francesi non passano di qua. Item, come hanno aviso a Lion il Re haver fato retenir certi signori francesi, et fate star le porle de la terra un zorno serate, et questo perchè in la Fraoza, poi la soa parlila, era sequilo cerio rumor de populi. Si dice, il ducha di Barbon gran contestabile li ha sussitadi per farsi lui re, el che il Re lo voleva far relenir. Il qual Ducha si trovava a Molines. Scrive domino Hironimo Moron, come è •aviso l’Imperator verso Fonterabia con exercito feva facende. Item, francesi di qua erano venuti cavali lizieri fino su le rive di Texin, e parte di qua del fiume passa e torna di là. Solicila si mandi le nostre zente, qual debano unirsi con il signor Prospero su le rive de Texin. Dii ducha di Urbin, fo lettere. Come saria prestissimo qui. Vien per la via di Pexaro a Chioza, e le zente soe passarà per il ferrarese et anderà in padoana, e lui vegnirà in questa terra, sarà a dì 25 ditto. Et se li prepara per il suo alozamenlo a san Zorzi mazor; al qual se li darà il stendardo et ba-slon d’ arzente ila Governador. Da poi disnar, fo Gran Consejo, falò Pregadi et Zonla. Fu posto, per li.......... 217 Di Bergamo, di reclori, di 11. Come li cavali lizieri de francesi con bou numero di foraussiti hanno scorso fino a Novara per occuparla, tamen quelli deutro non li hanno lassali intrare. Heri etiam scorseno fino a Vigevene sopra Tisino ; ma è cose di poco momento fino non se intenda certa la venuta di la persona del Re, nè è da temer cosa alcuna. A Milano, per uno explorator che veniva di lo exer-cilo francese, quale è su quello de Verzelli, hanno, come ancora non era nel campo zonto il Re, ma dicevano aspettarlo di brieve. Da ogni canto li esploratori son fuora. Scriveno, haver per l’amico è a Alitano, che cominciavano a gionger de lì certo po- dio numero di zente di Romagna, et da Fiorenza, et che quelli di Alilano hanno mandali) barche in capo del lago per levar li grisoni vieneno in favor dii Ducha. Il signor Prospero ha mulato opinion di andar verso Tisino, come voleva far, et questo per essersi, mo’ terza nocte, risentito alquanto; ma non li sopravenendo altro, cavalcherà senza dubio dimane. El in Alilano stano con la gola aperta per intender la venula del nostro Provedilor a queste parte con il nostro exercito, nel qual hanno posto ogni sua speme, el se ben havesseno tutto il mondo in suo favor, senza questo li parerebe non poter fai’ nulla di bene. Di ditti, di 13, hore 3. Come hanno haulo letterada Milano in quella bora. Avisa come francesi hanno piantalo l’artellerie sopra Tisino, in uno loco ditto Buffalora, eminente, et altro, adeo che non se li poi obviar che non bulino il ponle a suo piacere. El signor Prospero è cavalchalo a quella volta. In Alilano sperano solamente in le nostre genie, per esserli inanellati li prescidii da ogni parte. A dì 15. La matina, vene in Collegio l’oralor 218*^ dii ducha de Alilan et il secretano dii cesareo, signi-fichando a la Signoria haver avisi di Milan, che francesi, capo dii qual exercilo é monsignor di Boexi gran smuralo di Pranza, haveva piantato l’arlellerie in cerio locho chiamato Buffalora sopra le rippe di Texin di là, et bombardavano li nostri, però che quelle ripe erano più alte di queste. Item, mostrò alcune lettere dii doxe di Zenoa con avisi di cose francese, el una lettera drizala a la Signoria. Di Zenoa, di domino Antonelo Adorno doxe di Zenoa, date a dì . .. . Come ha di Franza, per uno venuto, che essendo seguilo novità in la Franza mossa per il duclia di Barbon, che si voleva far re, il Re che era a Lion havia fallo star sera le porte di la terra per un zorno, e fato prender il fratello di monsignor di la Palissa et uno monsignor di San Daniel per intender il Iralado, volendo metter le man adosso a dillo ducha di Barbon gran contestabile,qual stà a Molines, et era fuzilo in terra todescha. Item, come il Re non si poi partir di Lion e venir avanti, e che l’imperator potente havia roto in Bergogna, et che '1 Re mandava in Franza di quelli doveano venir in Italia ... milia fanti; siché tutta la Franza era in gran tumulto. Poi esso Doxe scrive dii zonzer di lì quel Zuliano zenoese fo secretano di suo fradello, ha riferito e ringratia eie. Di Verona, di sier Lunardo Emo proveda- (i) La carta 217 * è bianca