427 MDXXIH, SETTEMBRE. 428 mollo richn carga di panine e lane, andava per Li-gorno. Per una barn eri venula, se intende le galie di Pian Ira con le qual dize aver navigalo esser passale di fuora via di quesla ixola, et fezeno benissimo, che non li saria stà dato alcuna pralicha, e meno loro haveria pralichato per suspetto del morbo che è in quesla città qualche suspitione, tamen per la gralia de Dio, el bone provision si fa, non è altro innovato. In Messina è gran peste, di forma ne son morti da 20 Zugno fin 16 dii presente in la cilà el di fuora di le persone 9000. In Catania, Saragoza et per quelli contorni tulli sono imbratati, et infetà anco una citi infra regnum, 12 milia persone son morie. A la Lichala 8000, el restano disfalli. Piaqui a lo altissimo ldio mandar bon salvamento a le dille gali e et doni sanità et la gralia sua per tulle parte. Da Zerbi, al cargador di Zarzenla,zonse una nave di zenoesi che stete 4 mexi a quella ixola per negociar; dà nova il morbo esser cessato, cussi in Tripoli, in li qual luogi fece danno excessivo. 11 zie-elio era, fu morto de questo suo parente che al presente regna, et manda con questa nave un suo am-basador a la Catholica Maestà et cesarea per confermar li pati havia il defunto ziecho, fati con Sua Allcza. Et come se possi negociar per non aversi possuto haver le ledere de nierchadanti che non li danno niuna pralicha, non si sa, e si sente ditto loco restar con far poche fazende. In Tunis è stà grandissimo morbo, de modo da 120 milia anime scris-seno più giorni fa esser morii ira quelli da 12 milia cattivi chrisliani. Quam prinium se possi, manderò a quel Serenissimo He la lettera di Vostra Sublimità per il credilo mio, e di la risposta, se aver si potrà, Vostra Celsitudine ne baveri notizia. Tutti nierchadanti chrisliani che li era, tutti son morti. A ponente simile si dice esser stà gran pestilenlia, cusì a Valenza e Maiorcha, el spero per li presenti zorni * debbi aver a cessar, e tutti cussi sperano. Lo illustrissimo Viceré si allrova a Cefalù per venir in quesla cilà, et quando sarà nela di suspizion di morbo subito venirà. Tulla la corte sua è levata, et da poi il far decapitar il conte de Camerata, il baroli di Cefalù et sfogato il teshaurier, Ire fratel.i de Imperatori e do altri nobili che tratavano vanamente dar questo regno al Chrislianissimo re, non fu fata altri iustilia ; ben ne son do altri baroni in caizere per lai causa, sicome prima per mie di lutto significhili a Vostra Illustrissima Signoria. Fermenti, la raccolta è stà competente; valeno a Zerzenta lari 15 in zercha. Le Irate per tuie parie son chiuse di ordine di la Cesarea Maestà. Ne sono navilii de zenoe- xi et soa riviera per levar salme 50 milia, et per tulio è seralo. Et Viceré se ha fallo intender non voler dar licentia a niuno Non si sà quello el farà; da poi in ponente è fama di abondanlia. Fu publieà a dì 19 de l’instante la liga et concordia fata inter principes, et il tenor del bando ad unguem serà in quesla aserto a fin la Excellentia Vostra vedi il tutto. Molte fuste de infedelli danni-fìehano questo mare de Lion, et per le galie de Franza 5 he fu prese; et verso Calhelogna corsari over navilii armadi per francesi ha preso nave do venivano de le Indie con oro el spezie, et. do de cathelani mollo riche ; che Dio ristori i perdenti. In questo regno era ordinato il far de la mostra de baroni et altri tenuti al servicio militar, e per causa dii morbo è rimesa, né si farà altro prò nunc. Niu-na qualità de armada non è a ordine, non in Cades, uon in Carlagena. Per queste parte, meno è Barzelona et meno si prepara de qui. È stà data licentia per la Cesarea Maestà a tutti vasali di Sua Maestà, che possine andar in corso a danni de infedelli senza pagar armeralialo, nè niuno dretto a la corte et a questo porto, de modo da Lipari son ussite 7 fuste bone et da Malta 5, e danno fama voler venir in Golfo alcune di quesle per trovar navilii de turchi, el a le volte batizano de infedelli et sono de chrisliani, et a la zumala se stima se armerà altri navilii per andar contra infedelli per tal francheza ; eh’è stato cosa novissima in questo regno. Fu fato luminarie per la nova de la liga et concordia seguita fra la Casarea Maestà et la Serenità vostra; però tanto stretamente ne fu fata mentione, che a lutti dà ad-miratione. Et da tutta quesla cilà è mollo bramala 227 la paze de quella, che Dio cussi permeiti. Il qual suplico esalti e prosperi Vostra Signoria Illustrissima ad vota. In la gratta, di la qual per sempre mi racomando. Die 19 Augusti, XI indictione 1523. Nicolaus Mafheus de Perino prceco, retuìit se de mandato spedabilis et magnificorum dominorum Prcetoris et juratorum emisisse bandun infrascriptum. Imperò che, per lettere di lo illustre et potente signore don iletor Pignatello conle di Monte Lion viceré et capitanio generale in lo regno di Sicilia, per adviso de lo illustre signor ducha di Sessa am-basiatore di la Cesarea el Calholicha Maestà residente in la eità di Roma, advisa sua illustrissima