547 MDXX1IT, GIUGNO. 248 lari li dagi sin fio in el d Ilo duellato per inlrada ducali 4000 a F anno. 132 A dì 12. La malina vene in Collegio li do oratori di Manto» con il veehio sla qui, li qual do tol-seno licentia di repalriar; et uno giovene era con loro di età anni .. . chiamato........fece una oratione in laude dii Serenissimo, assa’ polita. Veneno li oratori cesareo et anglico, et volse nudienlia con li Cai di X, dicendo volevano dar una bona nova. Come l’era zonto il mandato di l’infante in man dii suo orator, et non erano venuti con lui perchè insieme nulla haveano negociado di queste pratiche di acordo, dicendo, si piaceva a questa Signoria eometer a li deputali o Iratar in Collegio dillo acordo, loro lo uilimariano et fusse presto perchè F anglico convien partir. Fo mandati da parie, et diloli poi che desideremo veder dillo mandato et commissione, mostrando el Doxe a piacer che ’I fusse zonlo. Et cussi loro reslono di farlo mostrar. Vene l’orator di F archiductia di Austria chiamato Infante, mandato da li prefali oratori da poi, insieme con il secretano era di FAdomo, et monslró dil'o mandalo, qual par sia di tratar paxecon la Signoria ma non di contentar a F acordo si farà con suo fratello Imperator; e tolto la copia dii ditto mandato, l’orator disse si questo non bastava havia una letera di l’infante; manderà uno altro in che forma si volesse. Fo mandato scerete per domino Bortolo da Fin dolor avochalo, et consultato si questo mandalo basta. Disse non^ è succiente a quello rechiede il Stado nostro. Da poi disnar, fo Pregadi et lelo molto letere notate di sopra. E di più, di Sibinico di sier Francesco da cha’ Taiapiera proveditor eeneral et viceconte di Sebinico, et sier Alvise da Canal capifanio al Golfo date ivi, di sier Marco Antonio da Canal conte di Spalato, di sier Do-menego Fizamano conte di Trau. In conso-nantia, quel sanzacho dii Duellato voi venir a luor Glissa terra di F Ongaro, et fa la massa a Signa loco de turchi mia 10 lontano di Clissa, et dubitano sotto causa di fenzer voler tuor Clissa non vedino di aver qualche terra nostra, et scriveno avisi eie. Di Cataro, di sier Vetor Diedo retor cpro-veditor. Come a Caslelnovo erano venuti da 1000 per lavorar e fortifiehar quel loco, el rami per butar arlillarie, et fu diio el signor Turclio voi meter in quel Golfo 60 galie et fusto etc. Da poi fo leto alcuni avisi daji per li oratori di Mantoa di quel Corsili suo è in Spagna : di quelle occorentie ut in eis. Da Milan si ave edam aviso per questa via, come el vien in questa terra di ordine di l’Imperator, in loco di F Adorno, il prothonotario Carazolo napolitano per Iratar questi acordi, e sarà presto qui. Da poi, con grandissima credenza, Andrea di Franceschi secretano dii Consejo di X andò in renga e lexè una letera di sier Zuan Badoer dotor eteavalier orator nostro in Pranza, dri-zata ai Cai. Come, per quelli che frequentano spesso su e zoso di questa terra, comprende il re Chrislianissimo premier sospelo non si acordemo con la Cesarea e Calholicha Maestà; per tanto dubita che ’1 non precipiti etc. TJnde li ha parso avisar di questo eie. Da poi il Serenissimo si levò et fece la relatione di tratamenti fali in Collegio per li Ire oratori, come ho scrito di sopra. Fu posto perii Savii risponder a l’orator di Austria, et in consonanza a li do oratori cesarei et anglico: che desideremo vengi mandato, che F Ar-chiducha sotoscriverà e sarà conlento a ludi li a-cordi faremo con la Cesarea Maestà eie. Ave : 162 di si, 10 di no, 4 non sincere. E fo comandà grandissima credenza. Fu posto, per li Consieri, la parie dii piovan di Santa Maria Formosa per Piero Corona eleto in loco di pre’ Michiel de Clementibus, che sia mandalo a dir al Legalo che lo confermi, per esser sta eledo da li parochiani justa il solilo. 163, 2, 2. Fu posto per li Savii una parte zercha regolar i banchi de scrita ebe sono el quelli che voleno levar; la copia di la qual sarà seripta qui avanti. Ave: 172, 2, 1. Licet do banchieri bolotaseno, sier Alvise Pisani proeurator el sier Silvan Capetto è a le Raxon Nuove, qu. sier Lunardo. Fu posto per li Savii ludi, che do Soraeomili meleno a dì 14 bancho, et armali vadino a l’obe-dientia dii Capilanio dii Golfo. 170, 4. Fu posto, per li Savii ai ordeni, scriver una lele-ra al re di Tunis voghi satisfar il credito a’ sier Pe-legrin Venier qu. sier Domenego con lui, di doble 469 7 ut in parte. Ave: 149, 5, 2. Fu posto, per lutto il Collegio, scriver ai relori di Candia, alento sier Toma Contarmi fo baylo a Conslantinopoli resta aver dii suo salario di quella camera assa’danari, che li debano dar ducati 150 al mexe sin che ’I siasalisfalo, ut in parte. Ave: 132, 4, 1. Fu posto, per ludo il Collegio, certa eonfìrmation ai frati di Santa Croce di Traù di P bordine di Predicatori di cerio teren in P isola di Bua, li concesse