97 MDXXIII, APRII.E. 98 stanlinopoli, e che ’I non si pensa di star in cielo o in terra, o renderli li 15 mila aspri dia aver; con altre parole, ut in litteris. Item, scriveno essi re-ctori in Rliodi esser turchi 5000 et rimasti rodioti 2000, quali si tieu non si potranno levar de lì seben volesseno. Noto. Eri vene sier Zorzi Guoro soracomito a disarmar, et sier Nicolò Bondimier è slà mandalo a a Veia. È da saper. In le lettere di Roma se intese, come la Cesarea Maestà manderia a la Signoria nostra a negociar, in locho di l’Adorno, il fradello dii duca di Sexa; tamen poi mandò uno altro. A dì 8. La malina nulla fo di novo. Solum fo ìetere di Sibinico. Come 7 fusle di turchi erano venute al porto per intrar dentro, havendo mandà a dimandar al Conte il transito, dicendo voler andar a Scardona ; per il che esso rector li rispose che ’1 non avia ordine di la Signoria, ma scriveria ; e dimanda quanto I’ ha a far. Da Constantinopoli, di sier Andrea di Prioli baylo, di 8 Marzo. Come li bassà bavia mandato per lui, dicendo, saper la Signoria bavia mandà viluarie in Rhodi. Esso Baylo li rispose non. si troverà mai la Signoria babbi mandalo, ma è stà qualcbesia da sé per vadagnar; con altre parole, ut in litteris. Item, era zonto il capilanio di l’armada qual è capilanio di Galipoli, e bavia ditto non mnn-char tante galìe per il naufragio, come fo dillo man char. Item, che si conza l’armada di terra, non però con presteza ; nè le galìe state fuora è slà tira in terra. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Peno prima do di Zonta in luogo di sier Domenego Trivisan el cavalier procurator, è fuora per esser mirato ordinario del Consejo di X sier Polo Trevisan, l’altro in luogo di sier Michiel Salamon fu fato di Zonta fin vengi el Zeneral et è fuora. Peno sier Lunardo Mozenigo el savio del Consejo, et sier Ma-rin Zorzi dotor, fo podestà a Padoa, fo solo ditto sier Michiel Salamon. Item, fono sopra scriver a Sibinico di dar il porto etc. Fo gran disputation et nihil conclusum, termina venir el Pregadi. A dì 9, la matina fo lettere di sier Zuan Vituri provedador di l’armada, di Candia, di 2 Marzo, ut in eis. Messeno bancho do galle, sier Vicenzo Salamon et sier Lucha da cha’ da Pexaro tornali novamente di Soracomiti. Questo fu fallo per le cosse di Dalmata, e aziò le zurme venule a disarmar non si 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom, XXXIV. perde. Tamen, di quelli di terra ferma è morti asai in galie; sichè non si lauderano di esser andati in armadi. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Fu posto iterum la grafia di sier Antonio Capello rimase Procurator per expectativa, che voi li soi danari di venir in Pregadi sia posli in nome di sier Marin Capello suo fradello, et possi venir in loco suo in Pregadi. Et non fu posta di una ballota. Item, fono sopra scriver a Sibinico per le 7 fusle et uno schierazo di turchi erano a Caocesta el voria-no intrar in porto ditto per andar a Scardona. Et fu preso tralar la materia in Pregadi. A dì 10. La matina fo letere di lioma, di 6. Di coloquii dii Papa con l’Orator; qual si promele assai di l’archlducha d’Austria, et li ha scrito uno altro brieve. Item, come esso Oralor ha parlato col Cardinal Corner, è di deputadi a proveder a le cose del Turcho, zercha le cosse di Dalmatia; qual à dito farà il tutto. Et altre particularilà non da conto. Di Napoli, di Lunardo Ansclmi consolo. De occurrentiis, nulla da conto. Di sier Marco Dandolo dotor, cavalier, sier Antonio lustinian dotor, sier Fiero da Pexaro procurator, sier Marco Foscari, oratori nostri vanno a Roma, date a Pexaro a dì... . Come erano zonti li molto bonorali da la duchessa di Ur-bin è lì; il Duca non vi è. Item, il collega Mozenigo, vien per mar, non è zonto; et che voleno esser per la Domenica di apostoli, in Roma. Da poi disnar, fo Pregadi et fu il Doxe. Leto letere di Roma et dii provedador Vituri di Candia. Item dii Gran maistro di Rhodi a la Signoria. Rin-gralia di la bona compagnia fatoli per il Zeneral e rezimento di Candia, et come si parte e va in Sicilia. Voi veder di aver Brandizo overo Malta da la Cesarea Maestà, per poter li far la residenlia di cavalieri di Rhodi, et li manda a otFerir 100 mila ducali contadi; con altre particularilà. La copia di la le-lera predila, polendola aver, sarà qui avanti scripla. E nota. Il dito Zeneral (Gran maistro) partì di Candia con 3 galìe e ha fato le vele negre con la Ma-dona suso et Cristo passo trato di croxe da l’altra banda, et lettere : « Afflictis rebus spes unica no-stris *. Fu posto, per li Consieri, una (aia a Vicenza, di poter poner in exilio chi ha ferito Isepo Lusco fo di domino Zuane el cavalier, con taia eie. 119, 1,2. Fu posto, per li ditti, una taia a Treviso a quelli amazò Bernardin di Rugolo citadin di Treviso et daziaro, ut in parte. 131,2, 4.