99 HDXXIU, APRILE. 100 Item, una taia a Vizenza, 3 incogniti ferite domino Alvise di Porlo canonico. 134, ‘2, 4. 55* Di Brexa, di sier Antonio Sanudo podestà et sier Lorenzo Bragadin capitanio, et da Crema, di sier Alvise Foscari podestà et capitanio, fo lecte lettere. Con avisi de Nlilan che fevano fanti ponendovi a le porte dopia custodia, et alcuni erano fuzili de Milan etc. Da poi fo leto una scrittura data per li oratori di Austria a la Signoria, risponde a quanto li fo dito non voler far trieva, ma paxe. Dicono prima bisogna zercha i confini, perchè pretendono la Signoria legni dii suo etc. Et sier Marco Antonio Venier dotor, savio a terra ferma, fé’ la relation di quello questi disseno in Colegio. Fu posto, per i Snvii d’acordo, una lettera a li oratori in corte, parli al Papa di quanto hanno dito oratori di Austria et. . . Da poi fo leto con grandissima credenza, per Andrea de Franceschi secretano dii Consejo di X, letere di Sibinico di sier Andrea Baìastro conte, di.... passato, scritte al ditto Consejo. Che alcune fuste voleano venir per quel porlo e andar a Scardona, et quello l’havesse a far; per il che per il Consejo di X con la Zonta li fo risposto le persuadesse a non venir, a la fin le lassasse venir. Item letere nuove del ditto conte. Come, hes-sendo per venir 5 fuste et uno schierazo a Caocesta et... ch’el havia quel capilanio mandato a rechieder el porto, per andar a Scardona, et parse a quel rector, havendo l’ordine dii Consejo di X, di dir a quelli cittadini si lassasse iulrar. 1 quali non volseno assentir: et li monstrò la letera: li quali disseno, la Signoria non sa quello sapemo nui: voi luor Sibinico, e far venir zenle da terra, e queste fuste da mar. Per il che esso Conle rescrive a la Signoria li dagi ordine. El nel Consejo di X con la Zonta do zorni fo tratà questa materia ; a la fin è preso venir in Pregadi, et cussi si è venuti. Fu posto, per i Savii lutti dii Consejo e sier Marco Antonio Venier dolor, savio a terra ferma, una lettera al dillo conte di Sibinico, che li rispondi che potendo far di mancho di venir, ne faria cosa agrata a non Venir; ma se pur volesseno, li lassasse intrar facendo meler in bordine li 300 fanti è li ; et che le galie dii Capitanio dii Golfo e altri sta-gino lì eie., et li fazi bona ciera. El andò in renga sier Toma Conlarini savio a lerra ferma, qual è sta Baylo a Conslantinopoli e per niun modo sente se li dagi il porto, e disse molte raxon che si doveva denegarli l’intrar. Et venuto zoso lui sier Toma Contarmi, sier Piero Boldù, sier Gabriel Moro cavalier et sier Santo Trun savii a terra ferma messeno scriverli se li risponda che non accade il suo venir a Scardona, e li niegi il transito, et che el Capitanio del Golfo con due galie altre vadi a Sibinico. El andò in renga sier Marco Antonio Venier dotor per la opinion soa e di Savii. Li rispose sier Gabriel Moro el cavalier, et fè una renga desperala, come si tralava di perder la Dalmatia etc. Ilor li Savii ai ordeni messeno voler la parte di Savii di terra ferma, con questo che . . . Et li Savi dii Consejo e quel di lerra ferma si 56 lolseno zoso e intrò con li 4 Savii a lerra ferma. Andò la parte : ... 136 di Savii ai ordeni. Et quesla fu presa e fu comanda grandissima credenza. Ve-neno zoso avanti hore 24. L’oralor dii Turco è ancora qui, sia per spazar certe sede di alcuni soi levati a Castelnovo. Nolo. Havendo l’oralor cesareo don Alfonxo Sanzes dito in Colegio, haver autorità di trattar l’a-cordo, fo di ordine dii Colegio l’altro zorno inan-. dato a caxa sua sier Zorzi Corner cavalier proeu-ralor savio dii Consejo, el sier Marco Antonio Venier dolor savio a lerra ferma, deputadi a questo per il Consejo di Pregadi. Il terzo è sier Alvise Mo-zenigo el cavalier, era consier, qual è andato Orator a Roma. Zonse ozi sier Nicolò Bondimier di sier Andrea, vien a disarmar, il qual porta bon nome el si ha portato ben. A dì 11. La matina nulla fo di conio. Da poi disnar, fo Collegio di Savii. Fo lettere di Sibinico, di sier Andrea Balastro conte. Come ha inleso quelle fuste di turchi sono per venir a brusar li molini di Sibinico, dicendo, è di raxon di Scardona. Zonse la galla Pagana, soracomito Hercules di Misoli, vien a disarmar, vien di Veia, qual scontrò la galla Bondimiera sopra dila et la galìa di sier Andrea da Canal erano parlile da Caodistria per andar a Veia, di ordine di la Signoria ; a le qual galle esso Soracomito disse che non andasseno, perchè lui veniva di là e le cosse erano aquielade. Il conle Cristoforo Frangipani corse sollo Segna, brusò certa chiesia poi parli, nè altro fu ; sichè dite galie è par-tide, e vien a disarmar. Zonse etiam la note sier Andrea da Canal qu. sier Alvise, soracomito. A dì 12, Domenica di apostoli. La Signoria